11 gennaio 2012

Mercoledì 11 Gennaio 2012


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Oggi credo mi dilungherò, e come tutte volte in cui lo faccio, potete stare certi che il post susciterà qualche perplessità e polemica sul mio modo di pensare.

Oggi parlo dell'Italia, di cosa ne penso io del nostro stato e di cosa penso dei cittadini, ed in generale di come vanno le cose e di come vedo io le cose.

Sarà un discorso abbastanza lungo e probabilmente anche spezzettato, dato che l'unica cosa in cui sono brava, è quella di aprire parentesi su parentesi perdendo infine il filo.

Io odio la mentalità della maggior parte degli italiani, odio le diversità tra Nord e Sud, odio l'evasione fiscale ma odio anche spendere un sacco di soldi in più quando chiedo una merdosa ricevuta.

Ah si, per la lettura di questo post, è utile che chi non sopporta il mio uso della parola "Odio" passi avanti, perchè userò questo termine tante altre volte, insieme ad altri termini volgari riguardanti la defecazione.

Iniziamo dalla mentalità italiana in generale: se studi sei figo, se no fai schifo. Dopo che studi, dici "Oh, se potessi tornare indietro andrei a vendere la frutta", ma poi pensi male di chi ha la terza media. E quindi non è vero che torneresti indietro a vendere la frutta.
Quando hai la laurea pretendi, e se poi ti becchi il lavoro in nero non fai altro che pensare che con la tua laurea avresti potuto fare di più.
No, non in Italia. Chi studia ADESSO, SA che non avrà un futuro restando qui, e quindi studia a suo rischio e pericolo. Ma che poi non si venga a lamentare, perchè si sapeva già da prima che avrebbe marcito nel tunnel della disoccupazione. Soprattutto chi studia alle facoltà ammuzzo come quella dove ero iscritta io, Scienze delle merendine. Dio mi ha illuminata facendomela abbandonare, e sono felicissima della mia scelta.

In tutto ciò, mi sembra giusto e doveroso fare distinzione tra Nord e Sud.
Al Nord c'è molto più lavoro, nonostante la crisi tocchi anche voi mezzi fortunelli (perchè come sapete già, non credo ci sia nulla di positivo nel vivere al Sud se non l'andare a mare e il mangiare cose buonissime). La crisi c'è, e non è un modo di dire.
Ma poi ci sono sempre i soliti banalotti che dicono che la crisi non c'è perchè hanno tutti l'Iphone. E ci credo!!! Se io non avessi una busta paga con cui comprare una casa, mi pare logico che il poco che ho lo spenderei non sul mattone ma su oggetti meno costosi, no?
Cosa c'è di male?
Se i cristiani hanno buste paga di 500 euro e non possono neanche pagarsi un affitto, perchè dovrebbero raccogliere mollichine? Non riuscirebbero comunque neanche a dare una caparra, quindi tanto vale andare al cinema, prendere una cena su Groupon e comprarsi l'Iphone, per come la vedo io.
Se dobbiamo vivere per sempre con i nostri genitori, almeno le spese superflue ce le paghiamo da soli.
E no, soprattutto al Nord non ci paghi manco una mansarda con 500 euro.

E quindi, tornando alla distinzione tra Nord e Sud, direi che almeno lì al Nord il lavoro in nero è abbastanza inferiore in percentuale rispetto al lavoro in nero di qua.
E le paghe sono nettamente superiori rispetto alle nostre.
Ora, qui fabbriche ce ne saranno si e no cinque, ma gli stipendi di chi ci lavora full time, non superano certamente i 1000 euro. 10 ore di lavoro, dico, non un part time.
Qui nei negozi danno 400 euro per i full time alle commesse. E lavorano in nero. Vi sembra normale tutto ciò?
No. E la gente accetta per disperazione, ed io mi devo anche sentire una schifezza perchè rifiuto simili lavori.
Ma tu guarda.
E sì, ora non dovrei dirlo e magari mi beccherò anche degli insultoni, ma voi del Nord, cari amici, siete nettamente superiori mentalmente a noi del Sud. E non parlo di cultura, dato che molto cittadini del Sud si laureano, amano studiare e si portano avanti. E' proprio la mentalità diversa. Qua chi non studia ha l'arroganza di dire che lo studio fa schifo, e chi studia ha la superbia di guardare gli altri dall'alto in basso.
Una volta, parlando con Ingrid, le chiesi che lavoro faceva un ragazzo di cui mi stava parlando, e lei mi disse: "Lui ha un posto buono, fa l'operaio". Non me la scorderò mai questa frase, perchè qui da noi c'è un razzismo immenso verso chi fa l'operaio, il muratore, la donna delle pulizie, persino l'estetista. Qui da noi, e non dite di no, vi prego, gli unici lavori buoni sono dottore, imprenditore (mafioso... non mi si venga a dire che esistono imprenditori che non hanno a che fare con la malavita) o impiegato statale. Tutto il resto è per gli ignoranti.
Non esistono operai con la laurea, o estetiste con la laurea.
O sono stranieri, o sono ignoranti, e di conseguenza questi lavori vengono visti come lavori per ignoranti, lavori da sottopagare.
Al Nord, lavorare in una fabbrica, anche se stancante, è comunque una certezza e se ci lavori hai un posto decente. Qui no, qui fai cagare se lo fai.
Non vi dico le facce che il mondo ha fatto quando mi sono fidanzata con Daniele, dato che fa il venditore ambulante. E mi sono beccata anche gli insulti del mio ex su questa cosa. Ma stiamo scherzando?
Ma cosa c'è da insultare se una persona lavora onestamente?

E passiamo all'evasione fiscale. Oggi La Sicilia scriveva in prima pagina che l'evasione a Catania è del 57%. Praticamente gli unici imbecilli che pagano le tasse sono i dipendenti statali come i miei genitori dunque?
Più della metà delle persone evade le tasse.
E si, tu lo scontrino lo puoi e lo devi richiedere, ma quando ad una visita un Dottore ti dice che la sua prestazione costa 100 euro e quando invece chiedi la ricevuta dice che allora passa a 150 euro, non è un po' più difficile lasciargli quei 50 euro sudati?
Io ho comprato gli occhiali da vista dal mio ottico di fiducia, e costavano 570 euro (sono cieca, ve l'ho detto... i miei vetri costano uno sproposito). Mi ha fatto vedere il listino prezzi IMPOSTO dalla casa di produzione, quindi non ha aumentato lui il prezzo. Ebbene, dato che lo conosco da un sacco di tempo, mi ha fatto lo sconto di 150 euro. Lì sono stata io a sbagliare perchè la ricevuta non gliel'ho chiesta, ma con uno sconto così alto come diavolo facevo a chiedergliela?
Mio zio che fa il ragioniere, mi diceva che quando fai una ricevuta o quando fai un contratto di lavoro, la somma che devi aggiungere come "contributo" è di circa il 50%. Ma vi sembra logico che la legge impedisca ad una persona con una piccola azienda di dare ad una persona uno stipendio normale perchè di contributi dovrebbe pagare un salasso?
Io me la prendo molto di più con la legge piuttosto che con chi non la rispetta.
E' colpa della legge se i negozianti sono costretti a fare contratti part time e non full time, pur facendo lavorare i propri commessi otto ore al giorno.
E' colpa della legge se io devo pagare una multa di divieto di sosta entro 30 giorni altrimenti mi pignorano il mondo, e i posteggiatori abusivi possono stracciare le loro multe di 800 euro perchè non "tengono nulla".
E' colpa della merdosa legge se chi ruba una bottiglia in un supermercato si fa due anni di carcere (persona conosciuta da me medesima), e chi spaccia o chi uccide non si becca manco i domiciliari.
E' colpa della legge, se gli stipendi dei parlamentari italiani sono cinque volte superiori a quelli dei parlamentari europei, e questi ultimi non se la passano mica male!
E' VERGOGNOSO che i parlamentari si lamentino se un caffè costa 80 centesimi quando io lo pago il doppio al baretto del Lungomare.
Mi fanno cagare, merdare, stercare, vomitare, diarreare, rigurgitare, i nostri schifosi parlamentari, ed è per questo che io non voto, perchè l'Italia non può cambiare e non cambierà MAI.
Voi avete voglia di dire che il cambiamento viene dal popolo. Vi sbagliate, e ve lo dimostrerò. Io non sono disfattista, è solo che non voglio sprecare il mio tempo votando qualcuno che, anche se risollevasse le sorti del paese, continuerebbe a guadagnare 16.000 euro al mese. Io non solo voglio NON dover morire di fame, ma voglio e pretendo che un parlamentare abbia uno stipendio inferiore a quello attuale. Tre volte inferiore come minimo, e ciò non succederà mai. Non mi basta sapere che potrei votare un uomo che ci risolleverà la crisi. Io devo avere la certezza che quell'uomo, oltre ad aiutare me e gli italiani, penalizzi se stesso, e nessuno lo farebbe mai.
Alla proposta di abbassamento dello stipendio dei parlamentari italiani, quanti hanno dato il proprio consenso? Tre?
E io dovrei votare per chi, per degli schifosi ladri?
Io auguri che venga a tutti un craunchio nel culo, a loro, alle loro merdose mogli impellicciate e ai loro merdosi figli (vedi il figlio di Bossi).
Che bruciassero tutti al girone degli appesi.
Mi fanno cagare proprio.

Passando al mio sogno di vivere a Londra, direi una cosa: come mi si può dire che la cameriera potrei farla anche qua, come se la situazione fosse la stessa?
A parte il fatto che qui a Catania, una babysitter prenderà al massimo sette euro l'ora e una cameriera al massimo 30 euro a serata (dalle 18 all'una di notte circa), per non parlare delle commesse che, come ho già detto, se non lavorano per aziende straniere guadagnano una miseria (e si, i piccoli bottegai si lamentano della concorrenza, ma ci sarà un motivo se aziende grandi e straniere come H&M, Zara e compagnia bella fanno contratti veri e pagati davvero e se il bottegaio non fa lo scontrino e ti paga 300 euro al mese, no?)... ma poi volete mettere?
Io ho sempre amato Londra, solo che adesso che va di moda, ovviamente non mi crede nessuno.
Avevo dieci anni e sognavo di andarci, e mia madre a sua volta mi diceva che quano era giovane sognava lo stesso anche lei, che poi non è riuscita ad andarci neanche in vacanza.
Avevo vent'anni quando ci sono andata la prima volta e ho poi deciso che non avrei visto null'altro. Solo per mancanza di denaro, perchè se potessi scegliere di fare tante vacanze viaggerei volentieri, ma dato che posso sceglierne solo una, ho sempre scelto Londra.
Non sono una persona ambiziosa, non sogno di diventare un grande medico o una grande attrice, sogno solo di cambiare città.
Mia madre prova a dirmi che devo restare, ma la capisco perchè ha un cuore di mamma e non vuole che mi allontani, ma io non voglio sopravvivere, io voglio vivere.
Sì, lo so che con lo stipendio da commessa o babysitter non potrei vivere nel lusso, ma per sopravvivere intendo un vivere dove dico io, pagando la mia vita con il mio sudore, senza aiuti da bambocciona, senza accettare paghe da fame e senza accettare di vivere in un posto che non sento mio.
Io non sento l'Italia come casa mia, e se un domani dovesse andarmi male a Londra, me ne andrei a Brighton, a Carrapipi o in Australia o in America o in Irlanda, ma non in Italia.
Non voglio vivere in un posto dove devo farmi raccomandare per fare la badante, e non voglio vivere in un posto dove non esiste la meritocrazia.
Io sono io, ho un diploma preso all'Istituto D'Arte, ho abbandonato l'università, so scrivere e parlare in Italiano e ho fatto lavori ammuzzo come tutti i miei coetanei. Nessun grande titolo di studio, nessuna esperienza con cui riempirmi la bocca.
Voglio un lavoro adatto a me e non voglio rubare il lavoro a chi lo merita ma non ha santi in paradiso.
Voglio un domani andare ad un colloquio senza conoscere nessuno, e dire "Ciao, sono Giuliana e bla bla bla". E voglio che il posto diventi mio perchè si ha bisogno di ME, di Giuliana bla bla bla.

Scusatemi davvero per il lungo sfogo, e so di non aver detto niente di nuovo, ma io non ce la faccio più a vedere persone che meritano e sono però costrette ad abbassare le corna perchè devono fare gavetta, magari gratuitamente.
Io me ne andrò di qua perchè non voglio più vedere persone stupende appendere al chiodo la propria dignità pur di cavare un ragno dal buco. Non voglio più vedere persone costrette a stringere i denti per sperare ma non avere neanche la sicurezza di un futuro certo.
Io me ne andrò perchè non resterò in attesa di un cambiamento che non arriverà mai (la mafia esiste da centinaia di anni ad esempio, e non sarà un nuovo Parlamento a sconfiggerla).
Io me ne andrò perchè devo a me stessa il cambiamento della mia vita, e devo a me stessa un futuro, e non posso aspettare che qualcosa cambi qua.

E scusate per i termini volgari che ho usato, per la lunghezza del post, per aver fatto confusione...

48 commenti:

Sara ha detto...

Che dire, hai detto tutto, ovviamente ti appoggio.

pinupmarylin ha detto...

concordo...vivo la tua stessa situazione,,,

Tsk ha detto...

Condivido moltissime delle cose che hai detto... Sarà che sono incappata anche ieri nel disgustoso molto delle raccomandazioni e dello sfruttamento di chi "non ha esperienza" (ma se ho passato anni a studiare, mi dici come faccio ad avere pure esperienza, belin? E se anche rientro nei tuoi parametri, come puoi pensare che riesca a sopravvivere con lo stipendio da fame che pretendi di darmi?), sarà che certe cose sono uguali dappertutto... capisco bene, insomma.

L'unico appunto è che non tutti sono così "illuminati" al nord: da figlia di operai, ti dico che non è stato facile, che certi pregiudizi - allora come oggi - ci sono sempre, soprattutto da parte delle persone ignoranti (e non intendo con questo termine indicare chi non ha laurea o diploma, ma chi evidentemente porta sulle spalle la stupidità del mondo, e ne fa pure un vanto).
A volte mi indigno per quello che succede, a volte sono solo sconfortata; mi incazzo per quanto succede ai miei amici, che non si meritano certi trattamenti; così come non me li merito io.

Non so se le cose siano poi così diverse all'estero; io posso solo sperare che la meritocrazia sia almeno un po' più reale, ma a volte ne dubito.

Ti appoggio per la volontà di cambiare, città o forma mentis; e se ti interessa, la mia policy è provare tanti posti nuovi e scegliere quello che mi piace di più (o che mi fa meno schifo, se si è pessimisti frustrati come me! C; )

Scusa il papiro ♥

Tsk

ellevibi ha detto...

E' molto amaro questo post Cup e verso la fine emerge veramente tutta l'esasperazione che provi.
,
Come dici tu qui "al nord" le cose vanno un pochino meglio se non altro per quanto riguarda la mentalità o lo sfruttamento, ma per il resto non è che vada molto meglio.

Il fatto di non riuscire a pensare ad un futuro che valga la pena di essere vissuto in Italia mi fa molta tristezza, soprattutto detto da una ragazza giovane come te. Io a certe cose magari ci penso meno al momento, perchè con i miei figli non siamo ancora al dunque del trovare lavoro, e il tuo post mi ha messo davvero un po' di panico.

Mi metto nei panni di tua mamma e capisco il suo volerti tenere vicina. Mi rimetto nei panni di lvb e ti dico che fai bene a cercare di avere la vita che vorresti vivere, semplice, senza grandi pretese, ma dove tu sei la protagonista e dove puoi fare delle scelte.
E comunque con questo post mi hai fatto davvero "sentire" com'è, per certi versi, vivere a catania (oltre a tutte le cose meravigliose che avete).

FraF ha detto...

Io non sono mai stata al sud e non conosco la situazione com'è quindi mi fido di ciò che scrivi...posso dirti che qui a Milano la situazione non è così tragica se sei una ragazzo/o e hai bisogno di un lavoretto. Io lavoro per un negozio, ovviamente non italiano, e ho un contratto a tempo INDETERMINATO come tutti i miei colleghi, se vuoi e hai voglia di sbatterti il lavoro c'è, quindi mi ritengo abbastanza fortunata in questo senso...discorso sui parlamentari condivisibile anche se, pensandola così, non cambierà mai niente ma la disillusione è talmente grande da non far nemmeno sperare un cambiamento.
Io amo Milano ma non so se rimerrei in Italia a vivere...

coccinellaverde ha detto...

io sono del sud e vivo tutto quello che vivi tu,ogni volta che mi sbatto su un benedetto libro mi chiedo se sto facendo bene e se un giorno sarò ricambiata per questo...ma quello che vedo fuori fa schifo e davvero più si va avanti e più ti fanno passare la voglia.Mi dicono di fare concorsi,e poi vedo che solo i raccomandati vanno avanti...e cosa cavolo li faccio a fare se "non ho nessuno" alla quale rivolgermi?e chi dice che in coscienza mia vorrei rivolgermi a quel qualcuno?lo dice questo schifo in cui ci ritroviamo. Concordo anche sul fatto della mentalità,purtroppo noi siamo indietro almeno di 20 anni rispetto al Nord per tante cose -.-

Beauty0nMars ha detto...

cup la mafia c'è anche a milano sicuramente, solo che è più "silenziosa"... e tranquilla che anche qua ci sono i figli di papà che dicono che la crisi non c'è e che chi ha un diploma di istituto tecnico o professionale dovrebbe vendere banane! -.-
anyway, secondo me sbagli a non votare.. vai e vota il meno peggio! almeno in memoria di chi si è fatto un didietro grande come una casa per assicurarci questo diritto....

Irene Pazzaglia ha detto...

Premetto che sono innamorata delle bellezze della Sicilia. Tanto innamorata che ci ho fatto il viaggio di nozze e ci sono tornata spesso. Premetto che della Sicilia mi piace il mare, la gente, il cibo, l'artigianato e le ceramiche- ho riempito casa con pupi e teste di Moro!Poi, voi siciliani siete persone generosissime, affettuose, accoglienti: vi adoro!
Purtroppo siamo in un momento storico difficile, in cui i giovani hanno un futuro pieno di incertezze; inutile nascondere che,dal punto di vista lavorativo, la realtà meridionale è triste, se è possibile la più triste d' Italia. La mia migliore amica è nata e vive a Catanzaro e non riesce a trovare lavoro da un tempo infinito ormai. Anche lei se ne vorrebbe andare altrove,perchè non riesce a combinare nulla.
Fai bene a partire, cara Giuliana, perchè la situazione lo richiede, perchè hai il diritto di cercare e trovare la tua strada, di avere più probabilità di lavoro.
Certo io, come mamma, proverei un dolore infinito se mia figlia un domani andasse a lavorare all'estero, ma non bisogna essere egoisti, è necessario pensare al futuro dei nostri figli e alla loro realizzazione e serenità.
Ti auguro di realizzare tutti i tuoi progetti!Un bacio, Irene

erika ha detto...

Beh, insomma, non posso che darti ragione quasi su tutto.

Il quasi si riferisce al fatto che al nord siamo più fortunati. Io e mio cugino siamo stati disoccupati (e grazie al cielo avevo ancora delle lezioni da seguire ed i miei lavoretti -da casa- in nero, se no mi impiccavo a non fare nulla) per più di un anno.

Ed ora, come sai, non navigo nell' oro, anzi, lavoro 10-12 ore al giorno in una multinazionale con un contratto del tutto legale...da 300 euro. Come tirocinante. Come se avessi bisogno di "imparare il mio mestiere" (motivo per cui esiste il tirocinio con rimborso spese), mentre invece sono entrata già operativa e capace, 4 mesi fa.
Posso avere la *speranza* che mi assumano (che so... un annetto di apprendistato, che nel mio caso non ha senso, ma almeno sarebbe qualcosa), ma di certo non ho la certezza.

Il punto è che ci sono due tipi di persone: quelle che "piuttosto che grattarmi il culo provo, e se son fiori..." e quelle che "per 300 euro al mese non metto nemmeno la sveglia".

E non parlo di te, anche se, per come sono fatta io, e per quello che ho testato molto bene nel mondo del lavoro, stare proprio in casa a far niente è da scriteriati (non da stronzi/barboni/bamboccioni, sia chiaro, ma da scriteriati permettimelo) e ciò non influirà positivamente la volta che te ne andrai altrove (Londra o Milano poco importa) a cercare un lavoro del tipo: "da inizio 2011 al 2012 c'è un buco vuoto sul suo C.V. cosa ha fatto? Pettinato le bambole?", e questo te lo dico da amica, e non da criticona sparacazzate a muzzo.

La fuori il mondo è competitivo, pieno di gente sempre migliore, che lavora tanto e bene a tutti i livelli, come di gente brava o meno ma raccomandata (quindi intoccabile), sia che tu voglia servire ai tavoli che tu voglia diventare manager di una multinazionale. Credimi.
Sentirmi chiedere (ed ero al corso specialistico, quindi pensa fosse stato invece un lavoro): "come mai da un anno non lavori?" per me è stato come ricevere una secchiata di merda gelida in faccia, un'umiliazione enorme, ed ho deciso che piuttosto gratis o come stagista, piuttosto in nero (scrivendo "collaborazioni senza scopo di lucro", ma non avrei MAI smesso di lavorare.

Da voi la situazione è peggiore e molto più frustrante, perché i lavori sono tutti in nero, mentre io almeno sono legalmente tutelata (circa), ed almeno ho un'assicurazione medica completa (se cado dalle scale in orario di ufficio sono coperta, per dire). Parlo proprio della mentalità del cazzo della gente, anche qui al nord.

Sai quanti cazzoni ambulanti si parcheggiano fuori dai super perché "mi conviene vivere con i sussidi piuttosto che alzarmi la mattina e lavorare?". Per me quella è feccia umana, non ha senso di vivere, è solo un parassita della società come un buon 70% di quelli che prendono il sussidio statale.

Allora preferisco te, che vuoi andartene (come me sia chiaro, io non punto la mia carriera su Genova, mica son cogliona), e che se hai voglia di toglierti uno sfizio te lo togli.

E ti assicuro che dopo 1 mese di lavoro frustrante e con 300 euro in tasca, l'ultimo dei miei pensieri è il risparmio.

Evaffanculo.

Scusa se mi sono dilungata ed ho messo tanta carne al fuoco.

Erika

Anonimo ha detto...

Sai già come la penso e che, da palermitana, non posso che concordare.
La mancanza di ambizione è una cosa che mio padre ha cominciato a rinfacciarmi tanto tempo fa. Non ho mai voluto essere una ballerina, una cantante o un'attrice, speravo solo di poter trascorrere i miei giorni sulla terra nel modo più veloce e meno indolore possibile. E avevo 9 anni.
Chissà, se mi avessero recuperata in tempo, forse adesso sarei una persona migliore.

Cristina

(scusa se commento qua e non risp là, ma sono col cell e rispondere ai pm mi viene una merda)

Anonimo ha detto...

*più indolore (ovviamente :p)

Anonimo ha detto...

faccio l'insegnante nella scuola privata al nord (provincia di torino), vengo pagata una miseria (lavoro il doppio di chi insegna nella pubblica) e all'85% il mio lavoro è in nero.
sono d'accordo con te sul fatto che la colpa di questa situazione sia delle leggi che abbiamo: i miei datori di lavoro possono fare quel che gli pare, perchè il sistema dei contratti di lavoro lo permette.
però, magari sono ingenua, continuo a credere che un cambiamento sia possibile e VADO A VOTARE, perchè non voglio, davvero non voglio, pensare che questo sia il mondo migliore possibile. mi piace pensare di offrire ai miei studenti, oltre a millemila nozioni incomprensibili, una possibilità, che a noi non è stata data solo per casualità anagrafica. come si fa a perdere la speranza?

giulia (che una volta commentava di più)

Anonimo ha detto...

Concordo su quasi tutto..è vero qui al nord probabilmente va un pochino meglio, e io me ne rendo conto anche poco magari, perchè studio e basta..
Ma vedo mia cugina per esempio, che un lavoro ce l'ha, e il marito idem, che però a causa della crisi e della precarietà ha dovuto mettere 'in standby' la propria voglia di maternità.. un piccolo esempio che secondo me dice molto!
Per quanto riguarda il votare invece dissento.. credo nell'importanza del voto, anche se può sembrare che la nostra opinione non conti!
E sul chiedere lo scontrino.. ci vuole davvero poco a farlo sempre, però quando ti propongono 'sconti' così alti è impossibile rinunciare:i soldi noi non li troviamo sugli alberi.. purtroppo è il sistema che è malato, ma nel nostro piccolo qualcosa si può fare!

Anael ha detto...

Per sfatare qualcuno dei tuoi miti, ti dirò che:
1) al mio paese con 500 euro ho affittato una casa di 80 mq + balcone cantina garage e giardino (condominiale vabbè, ma intanto c'è)= tutto dipende da quali sono le priorità individuali.
E che
2) si, forse da voi un operaio full time prende 1.000 euro al mese, ma l'ultima volta che sono stata giu con 9 euro abbiamo cenato IN DUE in pizzeria (pizza, birra, seduti al tavolo e serviti = euro 4,50 a testa). Qua con 9 euro è già tanto se prendi UN panino e una bibita dal camionazzo di turno (=spendo il doppio per mangiare la metà e senza coperto, servizio, etc.). Fai due conti.

Con ciò non voglio darti contro, ma non pensare che altrove sia tutto rose e fiori o finirà che sbatterai il naso e ti farai del gran male prima o poi.

Per tutto il resto sono ASSOLUTAMENTE d'accordo con te. Il vero problema è la gente che si piange addosso (io per prima eh, son qua che mi lamento che non riesco a fare conoscenze nella città nuova ma boia se mi schiodo dalla sedia per mettere il naso fuori di casa -.-). Se tutti avessero la tua risoluzione: 'alzo il culo e faccio qualcosa per cambiare questa situazione di merda' (nel tuo caso è 'prendo e vado a Londra') il mondo inizierebbe a girare un po' meglio.

A.

Anonimo ha detto...

Wow.

Anonimo ha detto...

Allora...concordo con quasi tutto, anche se e' vero che quando al Nord ci stavo io vivevo a Milano e anche se si stava meglio che al Sud io guadagnavo 1100 Euro a progetto e ne pagavo 400 per una STANZA in condivisione, dunque come vedi non e' che al Nord si abbia questo gran potere d'acquisto.
Concordo sulla mentalita' italica ma non sull'andare a votare, che, rivoluzione a parte, e' l'unico strumento di potere che abbiamo.
E' vero che come dice Eka non fa certo bello avere anni vuoti sul CV, e probabilmente te ne chiederanno una ragione ai colloqui, per questo io penso che qualcosa dovresti farlo anche se mal pagato,tanto e' solo per pochi mesi, no?
una ultima cosa, guarda, che mi viene dal cuore: il tuo ex si e' permesso di criticare Daniele perche venditore ambulante? Scusa? Ma quale ex, quello che non faceva niente dal mattino alla sera tranne deprimersi e suonare la chitarra? e questo sarebbe piu dignitoso? Vabbe va.
Ti abbraccio!!!

Veronica

la Simo ha detto...

condivido TUTTO e da Nord-abitante, hai ragione su quasi tutto..tranne che di lavoro pure qua non ce n'è più..siamo in troppi e ci sono pochi posti disponibili, le ditte chiudono m almeno se fai la commessa 800/900 euro li porti a casa..

elisa ha detto...

Premesso che nemmeno qui la situazione è rosea, l'unico appunto che ti faccio è: senza votare, come pensi di cambiare qualcosa? Credi sia impossibile? Il sud è nella situazione in cui è anche perchè ha sempre votato per dei delinquenti.

Bologna, per esempio, è stata un paradiso felice per tanti anni, finchè la gente ha votato per persone perbene, per sindaci che facevano il bene pubblico, e non per i primi mentecatti che regalavano un cesto di prodotti tipici in cambio di una croce sulla scheda elettorale.

Il voto è un'arma, e se tutti facessero come dici tu e se ne andassero al mare anzichè votare, saremmo in una situazione ben peggiore di questa.

Elisa :)

marianna franchi ha detto...

Non voglio farti sorridere ma io faccio parte di quella categoria che vorrebbe tornare indietro e cambiare mestiere... e sono d'accordo pure io con tutto il discorso! Non so se in Italia la situazione migliorerà, so solo che l'unica cosa che rimane è quella di sperare.... un abbraccio e complimenti

Ladra di Caramelle ha detto...

Io, Steve Jobs e Bill Gates non siamo laureati ma abbiamo iniziato a lavorare nel campo informatico molti anni fa, quando ancora c'era posto più o meno per tutti.
Faccio fatica, a 36 anni, a mettermi nei panni di chi si affaccia adesso al mondo del lavoro e penso che essere riuscita ad emanciparmi verso i 29 (non pochi, comunque) comprando un appartamento. Ma considera che allora lavoravo già da 11 anni e con l'aiuto dei miei e qualche risparmio ce l'ho fatta.

Adesso come adesso penso che anche io, come te e come tanti miei amici (che per inciso stanno da dio!), sceglierei di andare all'estero: mi spezzerebbe il cuore allontanarmi dalla famiglia, ma dopotutto qui non vedo grandi prospettive, anche solo a differenza di due anni fa, la situazione lavoro è proprio crollata verticalmente...

Fefy ha detto...

Quoto Erika ed Anael su tutta la linea, e ti dirò di più.
Uno dei problemi di questo paese è la mancanza di ambizione, non quella che definisci "la legge".
Le aziende non assumono a tempo indeterminato per evitare che un dipendente si trasformi in un peso morto che punta solo a ricevere lo stipendio.
Se veramente mettessero in atto le modifiche sull'articolo 18 (lo Statuto dei Lavoratori) qualsiasi precario ti dirà che è un dito nel culo, io ti dico che permetterà a molta più gente di stare bene e di dormire la notte. Un'unica percentuale di contributi (sì, a seconda del contratto la percentuale è variabile, e io alla storia che non avremo mai una pensione non ci credo!!!), più elasticità nel mercato del lavoro e... gente più motivata.
In fondo non credo che a Londra stiano tutti a prendere polvere crogiolandosi nel loro tempo indeterminato. Ti sei già informata su come sia il loro mondo del lavoro?
Chiudo infine dicendoti: i lavori merdosi sono alla base della catena lavorativa, ma almeno ti aiutano ad accumulare quella che è esperienza che fa tanto figo avere ai colloqui. Cos'hai da perdere rispetto al nulla?

Anonimo ha detto...

Mi piace che tu abbia messo sul tavolo certe questioni, è una buona occasione per sgranchirsi il cervello. Ho riscritto questo commento 20 volte perchè non volevo scrivere un trattato lungo e noioso, quindi se non mi spiegherò bene e risulterò offensiva sono pronta a rispiegarmi magari con più parole!
1. Qui al nord non è vero che un operaio è rispettato (come hanno già detto).
2. Se io studio per laurearmi (nel mio caso studio Fisica) penso di avere il diritto di pretendere un lavoro diverso da chi ha la terza media. Non per forza più pagato, ma riconosciuto, giusto perchè i 5 anni in cui mi sono fatta il culo valgano qualcosa.
3. Fisica sicuramente non è scienze delle merendine, però in Italia ha più o meno lo stesso valore siccome non si finanzia la ricerca. E quindi sono stata scema io a iscrivermici? Non credo.

Mi rifiuto di ragionare così (parlo in generale ora), di piegarmi a un sistema che NON è GIUSTO, e il fatto che ora funzioni non vuol dire che io debba accettarlo e non vuol dire che funzionerà sempre. Certo che è difficile un cambiamento, certo che è difficile che parta dal basso, ma sai perchè? TUTTI si lamentano e basta e non hanno voglia di fare un cazzo! Chi accetta lavori in nero e sottopagati, chi si adegua al trend ed evade, chi si mette a collaborare con la mafia, chi vuol trasferirsi e basta... lo so che non è colpa tua se in Italia le cose vanno male, so che non vuoi uccidere nessuno trasferendoti, ma sono convinta che tante gocce insieme facciano il mare, e tu sei una goccia in meno che per ora si piega e poi evaporerà. E l'Italia andrà sempre peggio. Io non sono Gandhi, non ho il carisma di arrivare alle tante persona come te (che, attenzione, non ritengo dei bastardi egoisti)che ormai si sono rassegnati. Ma pensaci per favore. E in questa ottica ovviamente ti dico anche che se fossi in te continuerei a votare.

Bene, mi sa che alla fine è venuto lungo lo stesso, ma prima era peggio ;) mi piace il tuo blog, sono pigra e non mi va di commentare ma lo leggo sempre. Non voglio chiederti di trasformarlo in una piazza politica, però continua a scrivere quello che pensi e continua ad aprire dibattiti così, parlare può solo fare bene (anche avendo idee tutte diverse) e tu hai un grande potere visto che sei così seguita :)

Federica ha detto...

..............................................................................................( -.- )" vorrei adesso vedere la borsa che hai preso Martedì e ciao.

elle ha detto...

Guarda, io sinceramente condivido in parte quello che dici. Abito al Nord e non è vero che qua è tutto rosa e fiori, anzi, solo che se ne parla di meno. Anche dove abito io (nel "ricco" nordest") ci sono pregiudizi e gente che la pensa come nel medioevo (cerca su internet il nome dell'ex sindaco e attuale vice Giancarlo Gentili, e poi dimmi -.-), le persone sono razziste, il lavoro non c'è e se c'è è in nero, o uno stage, o è un qualche contratto usa e getta.. io per dire, lavoro per una multinazionale e sono precaria da quasi 3 anni.... mi rinnovano ogni 6 mesi.. è frustrante ma non c'è altro li fuori e tutto sommato qui ho uno stipedio e certe tutele. Ma, ripeto, è dura, durissima anche qui. Senza contare che qui il costo della vita è molto alto rispetto al sud, quindi il misero stipendio non basta MAI.

Però se posso permettermi, sulla questione lavoro concordo con Eka. Io non so proprio come fai a non studiare nè lavorare. Io impazzirei, non tanto per il fatto di non avere un minimo reddito e vivere a spese dei miei (però anche si!!), ma tanto perchè mi sentirei proprio inutile a livello personale... per questo anche mentre studiavo al liceo e all'uni ho sempre lavorato, in nero , ma sempre.. baby sitter, ripetizioni, traduzioni.. ho sempre cercato di arrangiarmi e oltre ad avere qualche soldo per me, fare qualcosa che mi facesse sentire "utile".....

Per quanto riguarda Londra, non credere che lì sia tutto rosa e fiori..certo hai più possibilità di trovare lavoro e più flessibilità, ma all'inizio ti devi adattare, specie all'inizio perchè di certo non puoi stare li senza una fonte di reddito... io ho passato i primi 6 mesi a lavare piatti e pulire tavoli e pavimenti, avevo le mani tutte rovinate dai detersivi, e di certo non navigavo nell'oro, venivo pagata ogni due settimane e l'affitto della stanza e le spese mi portavano via la maggior parte dei soldi.. e il periodo dopo in negozio a Camden, per quanto adorassi il lavoro, ero comunque pagata in nero (come in tutti i negozi della zona!) e anche se predevo l'equivalente di 1200 euro al mese, oltre a non avere alcuna tutela e garanzia (le ferie erano un miraggio), a fine mese facevo comunque fatica ad arrivarci... insomma, in un certo senso tutto il mondo è paese ecco...

Io mi sento solo di darti un consiglio: NON MOLLARE. Non riununciare ad esercitare il tuo diritto a votare solo perchè "tanto non cambia niente" o a cercare lavoro (anche temporaneo) perchè "tanto non ce n'è"....perchè secondo me così contribuisci solo a rendere ancora più "immobile" il mondo in cui vivi.. datti da fare, fai esperienze, informati, impara.. il tuo cv ringrazierà ma sopratutto farà bene anche a te!! :)

Lucy Van Saint ha detto...

Io sono d'accordo con te su tutto. L'idea che se uno è operaio ed è sfigato c'è anche qui a Roma e mi fa cagare. Io ho una laurea, un master, parlo 3 lingue ma vivendo in un paese non meritocratico pur avendo vinto un concorso senza spinte e raccomandazioni resterò precaria per 10 anni prima che mi assumano, e con uno stipendio che farebbe ridere qualunque laureato all'estero, e già devo considerarmi fortunata rispetto ai miei coetanei. O li facciamo tutti fuori sti pezzi di merda oppure l'Italia sprofonderà nello schifo sempre di più. Ci vorrebbe la ghigliottina. E tu che sei giovane fai bene ad andartene all'estero, anche se pure lì non è tutto oro quello che luccica.

Lucy Van Saint ha detto...

E aggiungo anche che sono d'accordissimo col commento di Eka.

Anonimo ha detto...

Ciao..
leggo sempre il tuo blog, mi piace come scrivi e diciamo che in linea di massima sono sempre d'accordo con quello che dici. Questa volta però devo dissentire su alcune cose.
Nord e sud sono molto diversi, è vero, ma come già hanno detto qui al nord gli stipendi in linea di massima sono più alti perché il costo della vita è maggiore. Esistono anche qui i lavori da commessa in nero a 300 o 400 euro al mese ed esistono i lavori da operaio a 3 euro all'ora (questa volta non in nero) dove ti devi fare un mazzo per 8-10 ore al giorno. Secondo me al nord non siamo "più fortunati" di chi sta al sud: si guadagna relativamente di più perché la vita costa relativamente di più ma chi prende stipendi da fame (e per stipendio da fame intendo non più di 600 euro al mese) è messo peggio che non al sud perché la vita costa di più.
Non sono d'accordo con il ragionamento che fai sui prodotti superflui (vedi iphone, ecc.). Se una persona non ha una busta paga per permettersi di comprare una casa, perché non pensa a risparmiare? Perché non pensa che se guadagna 500 euro può evitare di spendere più di uno stipendio su un oggetto tanto bello quanto non necessario come l'iphone e risparmiare per il futuro o evitare di sputtanarsi tutto in oggetti inutili senza pensare al futuro? Scusa per il linguaggio che uso e scusa se la mia opinione è così forte ma non riesco a sopportare quando le persone si lamentano che non riescono ad arrivare a fine mese e poi li vedi con il cellulare da 700 euro o il macchinone ma senza i soldi per comparsi da mangiare. Quello che c'è di sbagliato è la mentalità di fondo, la ricerca di apparire agli occhi degli altri e la diffusione di valori sempre più superficiali. Penso che la cultura italiana, in generale, senza fare distinzioni tra nord e sud stia diventando sempre più priva di consistenza, i valori importanti stanno sempre di più diventando "io ho la macchina da 50 mila euro sotto il culo", "io ho il giubbino moncler", "io ho le scarpe da 300 euro e tu no". E' sempre più importante l'apparire e, in una società così, come si può pretendere che qualcosa cambi? La colpa di tutto questo, secondo me, è della televisione. Dei programmi trash, dei programmi spazzatura, dello schifo che trasmettono. Ma che gusto c'è nel guardare programmi tipo "ma come ti vesti?", il grande fratello, ecc? Cosa può portare in più nelle nostre vite, come ci può arricchire, far crescere, farci sviluppare uno spirito critico? Bisognerebbe spegnere la tv, buttarla, non comprare giornali di gossip..ma chissenefrega se la letterina e il calciatore si sono lasciati, perché dovrebbe importarmi, per vivere le vite degli altri? E' necessario un cambiamento dalle radici più profonde. E' necessario che si comincino a dare le giuste priorità alle cose, altrimenti un cambiamento non ci sarà.
Non fai bene a non lavorare, anche lo stipendio sarebbe basso l'esperienza che faresti non ha prezzo.
E' giusto che tu voglia vedere come funziona il mondo ma non dimenticare che se tutti la pensassero come te, cioè che l'Italia fa schifo e che non cambierà mai, lei non cambierà mai davvero.
Ok è lunghissimo, sorry..

Cupcakes ha detto...

Ciao ragazze!

Darò una risposta sommaria, e credo non verrà troppo lunga. Poi rileggerò i commenti e, se sarà il caso, risponderò a qualche domanda a cui magari non ho risposto nel mio discorso generale.

Non ho approfondito il discorso Nord perchè ho preferito parlare del posto che conosco meglio, e cioè del Sud, quindi ho riassunto il tutto dicendo che anche da voi c'è la crisi ma state sicuramente meglio di qua.
Ecco, so che anche al Nord c'è la crisi, ed è nera, ma voi dovete credermi e fidarmi sulla parola: qui stiamo "morendo di fame". Ora, ovviamente i miei lavorano, quasi tutti i genitori delle mie amiche lavorano e cose così, ma i miei coetanei no. O meglio, le uniche persone che conosco e che lavorano a tempo indeterminato e con una paga nella norma, sono le persone che lavorano nell'azienda/call center dove ho lavorato anche io ma con il contratto a progetto. Non è un lavoro bello, perchè è stressante, i capi ti pressano ecc ecc, ma la paga è giusta, adeguata, ci sono le ferie e tutto. Un lavoro normale, dunque.
Le altre persone che conosco, TUTTE, lavorano in nero o con contratti falsati: tipo quattro ore ma ne fanno otto, tipo otto ore ma ne fanno dodici senza ricevere straordinari, tipo che la busta paga dice 600 euro ma ne ricevono la metà e cose così.
Le opzioni sono tre:

1) Conosco poca gente io e quindi è un caso che non lavorino o abbiano contratti orrendi
2) Non esiste lavoro giusto ma solo escamotage per sottopagare e sfruttare
3) Conosco dei fannulloni

Facile indovinare quale sia la risposta esatta.

Quindi, quando ho detto che chi sta al Nord è più fortunato NONOSTANTE LA CRISI, intendevo dire che qui non ci sono i lavori pagati mille euro col contratto (tranne se lavori in un'azienda internazionale e straniera, come ho già scritto). Non esistono credo, e i pochi contratti che ci sono, di solito hanno una paga LEGALE superiore alla paga ILLEGALE che i datori danno al dipendente.

Ovviamente il discorso delle raccomandazioni che da voi sarà altissimo, da noi è praticamente al 99%, e non scherzo. Sempre tralasciando il famoso call center (che è l'unico posto che abbia mai visto dove si può entrare senza raccomandazione) e FORSE, ma non ne sono sicura, anche i negozioni come H&M, Zara, Accessorize e simili, non conosco nessuno che abbia trovato il lavoro senza una bottarella. E parlo di lavori normali, tipo cassiera al supermercato.
Non può esistere che tu mandi il curriculum e ti chiamano, e non ho mai sentito nessuno dire di aver trovato lavoro solo mandando il curriculum.

I miei genitori mi hanno sempre raccontato che anche ai loro tempi, quindi una trentina d'anni fa o poco meno, si andava avanti tramite raccomandazioni, e d politici ne sono passati in trent'anni.

La mafia qui ci mangia vivi.
Comanda tutto.
So che c'è anche al Nord e so che c'è in tutto il mondo, ma qua controlla ogni cosa, non solo gli appalti o cose simili.
Qua la mafia COMANDA, e comanda da quando esiste forse.
Votare non cambierà mai le cose in Sicilia. Io non me ne intendo granchè di politica, ma so che anche quando c'era il sindaco Bianco, che è stato fra i più apprezzati e NON corrotti, le cose non è che siano andate tanto meglio.
Il popolo siciliano non comanderà MAI. Ma neanche fra un milione di anni.
La Sicilia sarebbe già affondata se non ci fossero stati i mafiosoni, che sono gli unici che la tengono in piedi.
Io non voglio restare qui per sopravvivere.
Se anche le cose potessero cambiare ed io ne avessi la certezza al 100%, vorrei andare via lo stesso.
La mentalità sicula, come ho spiegato una volta nel vecchio blog, è "Nulla faccio e tutto guadagno". Ecco perchè chi vuole lavorare o farsi il culo, va a studiare e poi se ne va, e chi resta è un mafioso, un ladro, uno spacciatore o un poveretto.
Nessuna persona con un po' di sale in zucca, cultura e voglia di vivere in un posto dove la meritocrazia regna, resterebbe qua.
Resta solo chi è raccomandato, chi è ignorante e chi è furbo.

Continua...

Cupcakes ha detto...

Voi stesse, mettete il caso che avete preso laurea, specialistica, master e che i vostri genitori non vi raccomandino.
Pur di credere nel cambiamento, dopo vent'anni di studi, restereste nella vostra città o vorreste subito lavorare, essere pagati per quanto meritate e cose così?
Cioè, ma se io che sono una semplice diplomata desidero fuggire, chi si rotto davvero la schiena per raggiungere un obbiettivo, come potrebbe restare qua in attesa di un posto di lavoro, di un concorso che mai vincerà?
E' impossibile.
Difatti, la maggior parte delle mie amiche vive già fuori, chi per studio e chi per lavoro.

Rispondo anche a chi mi suggerisce che qui i prezzi sono bassi e quindi lo stipendio è proporzionato.
No, una volta i prezzi erano bassi.
Certo, non paghiamo 15 euro un aperitivo o un cocktail, ma una pizza con bibita a 4,50 non la vedo da quando avevo sì e no dieci anni.
Per dire, se andiamo a prendere pizza e bitrra in centro, non viene meno di 10 o 12 euro. Non saranno 25, ma neanche 5.
Con uno stipendio di 600 euro puoi al massimo affittare una camera per studenti, perchè le case partono da 350/400 euro credo.
E qui i mezzi pubblici sono praticamente inesistenti, quidni è obbligatorio mettere benzina alla macchina.

Io posso scrivere, scrivere e scrivere, e voi penserete sempre che magari io sono esagerata. Solo chi vive al Sud e non è figlio di papà può capire cosa dico. Non è per svalutare le vostre capacità, è proprio che se non siete all'interno del posto, non potete basarvi solo sui racconti, perchè i racconti sembrano esagerati e non mi è facile esprimermi correttamente qui.

A chi mi dice di cercare un lavoro, dico che ovviamente avete ragione, ma come ho già detto, preferisco avere un cv vuoto (anche se barerò un giorno e mi inventerò qualcosa. Ditemi pure che sono scorretta, ma fanno tutti così, dato che soprattutto all'estero vogliono che tu abbia un po' di esperienza in quella città!) piuttosto che accettare paghe da fame. Non dico che non farei lavori in nero perchè li ho già fatti, ma avevo delle paghe dignitose. Ho fatto la badante ad un cieco e paralitico, il famoso maniaco, ho fatto la donna delle pulizie per due anziani, ho fatto da babysitter a un bambino disabile, ho fatto volantinaggio. Non è che sono sempre stata con le mani in mano! Mi sono sempre data da fare, in un modo o nell'altro. Ma ho fatto per lo più la badante, e adesso che vivo con mia nonna, le sto risparmiando a sua volta di prendere lei una badante. Mi aiuta economicamente ma non spende quanto spenderebbe con una badante estranea, ed io faccio lo stesso "lavoro" che avrei fatto per un'estranea. Solo che ovviamente, in questo caso non è un lavoro, anche se ho degli orari ecc.
Mi sto crogiolando su questa cosa probabilmente, ma ciò non significa che io non stia cercando lavoro o che non invii curriculum. Semplicemente non sto accettando l'unico lavoro che propongono, e cioè la vendita porta a porta o la vendita tramite call center. E sono fiera di me stessa per questa cosa, perchè non accetto una paga di cento euro al mese (come le ultime paghe che prendevo all center), dato che solo di benzina ne farei il doppio.
Il lavoro sottopagato lo lascio a chi davvero ne ha bisogno, ma non per snobismo, semplicemente perchè io, PER FORTUNA, ho ancora la possibilità di rifiutare simili schiavitù. Mi sento un peso per la mia famiglia? Sicuramente sì, ma non mi abbasserò più a farmi sfruttare come un cane da persone di merda che non valgono niente.
Infine, direi che ognuno ha le proprie priorità, e non tutti quelli che hanno l'iphone ma una paga bassa lo fanno per fare gli sboroni. Io sono un po' tirchia, ma se guadagnassi 500 euro al mese non starei lì a mettere centesimi da parte sperando dopo cinquant'anni di potermi pagare una finestra e una porta.

Cupcakes ha detto...

E mi fa rabbia legegre le vostre parole positive dove dite che ringraziate il fatto di avere almeno un lavoro. Il lavoro è un diritto, e io non voglio vivere in un posto dove bisogna dire grazie a qualche imbecille perchè mi fa fare uno stage retribuito che dopo dieci anni, FORSE, diventerà un lavoro.

FINE!!!

Anonimo ha detto...

Di questo post posso condividere solo l'amarezza per la situazione italiana ma poco altro.
Le università italiane sono diventate dei laureifici di scarsa qualità con il benestare di tanti ragazzi che cercano un pezzo di carta con il minimo sforzo, e che si iscrivono o per far contenti i genitori o per cazzeggiare un po' prima di farsi due domande su che strada dare alla propria esistenza.
Odio i laureati spocchiosi che non si "abbassano" ad accettare lavori più umili, mentre trovo umano avere delle aspirazioni e augurarsi che anni di studio portino lontano dalla bancarella di frutta.
Non mi piace il discorso del "guadagno poco preferisco pagare meno il medico, gli occhiali, ecc.ecc." L'evasione è questa! Lo sconto dei tuoi occhiali, le tasse che non pagherà il tuo amato commerciante, ricadano su tutti. Non si può desiderare un cambiamento e continuare ad alimentare un sistema malato. (ps: anche a me costa tirar fuori quei 50 euro in più, ma se tutti lo facessero forse di tasse pagherei la metà di ora!). Perché non iniziare con il buon esempio?
La giustizia italiana è spesso iniqua, Equitalia è un sistema di recupero crediti molto discutibile ma mettere la macchina in divieto di sosta (e non pagare la multa contestata, perchè se la paghi nessuno ti verrà a cercare) o anche rubare nei supermercati non è una prescrizione medica obbligatoria. Non riesco ad avere comprensione verso chi prima infrange le regole e poi vuole clemenza-giustizia. Scommettiamo che se si evitano certi comportamenti poi non si trova la casa pignorata?
Non credo che "non farsi sfruttare per 400 euro al mese" sia meglio di vivere a scrocco della propria famiglia e spendere quel poco che si ha in beni superflui. Le grandi cose si fanno goccia goccia. 400 euro al mese, sono 4400 all'anno? Sono 44'000 euro in 10 anni. Forse a 34 anni risparmiando su quel poco che si guadagna un anticipo per la casa lo si riesce a dare.
Io non ti auguro di guadagnare per tutta la vita 400 euro al mese in nero, ma credo che da qualche parte bisogna pure iniziare perchè qualsiasi cosa è meglio di non fare niente.
Credo nel libero arbitrio e prima di lamentarsi di come va l'Italia bisogna chiedersi "cosa posso fare e faccio per cambiare le cose".
Forse questo post non ti piacerà e non lo pubblicherai, non importa.
Te lo scrive cmq una laureata con lode, ex ricercatrice in USA, che è tornata in Italia (per motivi di famiglia) senza trovare nulla. Il terremoto di L'Aquila è stato solo il colpo di grazia. Io non ho avuto mamma e papà che mi tenevano a casa e ho potuto cincillare in I-phone i miei (pochi) soldi. Io mi sono fatta un mazzo, ora faccio un lavoro umilissimo, che con i miei studi c'entra una cippa, ma ringrazio ogni giorno di averlo perchè quei 1200 euro al mese mi permettono di vivere con una mia dignità e con un po' di serenità per il futuro. E tante persone laureate (e non) mi dicono "che schifo, in una casa di riposo non ci lavorerei mai".. e sono le stesse che "io la cameriera mai"... "io vendere la frutta? Tze". Allora ogni popolo si ha quel che si merita. Il lavoro che c'è, a molti non piace. E' perchè non piace, perchè è faticoso, perchè è mal visto dalla gggente, che molto spesso si preferisce la disoccupazione, vivere alle spalle dei genitori, e lamentarsi lamentarsi lamentarsi. Se l'Italia inizierebbe a corciarsi più le braccia e meno la bocca, forse le cose non sarebbero così nere. E qui la domanda mi sorge spontanea "prova a chiedere a giovani disoccupati se accetterebbero 1200 euro al mese, in regola, in una struttura di riposo". Dalle risposte capirai l'incazzo di questa risposta. Io l'ho visto per esperienza, ogni volta che cercavano personale e l'ho detto alle mie amicizie disoccupate.

Sandra.

Cupcakes ha detto...

Sandra, non so se sei mai passata di qua, ma non censuro nessuno, figurarsi chi dice la sua in maniera civile come hai fatto tu.
Mi dispiace molto che tu sia dovuta tornare in Italia, che i tuoi non abbiano potuto mantenerti e che adesso stai facendo un lavoro che magari non meriteresti, ma ciò non significa che tutti devono farsi il mazzo, accettare lavori umili e rifiutare l'aiuto della famiglia, se la famiglia te lo dà volentieri. Se leggi i commenti che ho lasciato qua sopra, spiego anche il perchè io preferisca quasi fare la mentenuta.

Nel mio piccolo, chiedo sempre lo scontrino (e la ricevuta, a onor del vero la chiedo sempre. Solo quella volta dall'ottico non l'ho chiesta perchè 150 euro in meno sono davvero troppi. Magari ho sbagliato, ma è una cifra enorme per me), non pago MAI i posteggiatori abusivi, rischiando anche danni alla macchina, che per fortuna è vecchia e quindi regge bene i colpi. In casa mia tutte le tasse sono sempre state pagate, tutti i beni sono stati dichiarati, le macchine hanno tutti i bolli, revisioni e assicurazioni in regola e non abbiamo mai evaso un piffero di niente. Sono stata cresciuta in maniera onesta (mia madre mi ha dato della ladra persino quando in un negozio mi hanno dato un euro in più di resto per sbaglio ed io non l'ho restituito -.-), e nel nostro piccolo, sia io che i miei familiari, rispettiamo tutte le leggi e non siamo mai stati, né mai saremo, degli evasori.

Qui, decine di ragazzi cercano la raccomandazione per avere un certificato OSA che gli permetta di pulire i sederi e il vomito degli anziani, quindi tu avrai conosciuto persone che hanno schifato il lavoro che fai tu, ma io conosco persone che provato ogni anno ad entrare ad uno di quei corsi che possa permettere poi di fare il lavoro che fai tu (un ragazzo che lo fa lo conosco, e guadagna 800 euro al mese, non 1200).
Il mio ragazzo stesso fa il venditore ambulante e guadagna davvero una miseria, ma pur di lavorare lo fa.
Ed anche io che in questo momento non accetto certi lavori (di vendita al call center, mica in casa di cura), ho raccolto pannolini pieni di merda, e scusami il termine, per avere qualche soldo a fine mese.
Conosco tanta gente snob e tanta gente convinta che la laurea ti rende figo e superiore, ma conosco altrettante persone che spaccherebbero anche le pietre pur di guadagnare qualcosa onestamente...

Anonimo ha detto...

Giuli condivido ogni tua parola, non sai quanto ti capisco... mi spiace solo di non poter mollare tutto e andar via.
Ti auguro di realizzare il tuo sogno londinese con tutto il cuore!

Carolina

Anonimo ha detto...

Giuliana, mi fa piacere di non essere censurata ma se ci sono tanti giovani a zonzo è anche perché "non significa che tutti devono farsi il mazzo, accettare lavori umili e rifiutare l'aiuto della famiglia, se la famiglia te lo dà volentieri."
Sai l'assurdo? Ora ho anche un incarico universitario (con un rimborso ridicolo), esco da lì e insegno, e cosa preferisco? Vedere il sorriso di persone che non hanno nessuno, che sono felici quando lavori, a cui puoi regalare una cosa che gli serve e che ti danno 5 euro di regalo di Natale come fosse un tesoro. Io ci passavo anche nei giorni di ferie perché mi mancavano. Non mollerei più questo lavoro perché mi da' molta più soddisfazione che vedere studenti cazzeggianti o una pubblicazione su Maths. Eppure sono vista esattamente come dici "pulire il qlo e il vomito degli anziani", che schifo eh?. Questa frase suona simile a quelle su "tze fai il venditore ambulante? Puah".
Non mi importa se tante persone trovano schifoso ciò che faccio ma grazie a questo posso permettermi una vita MIA (sfizi compresi). Mi spiace molto che lo riducano invece a ciò che hai scritto tu.
A volte penso che se avessi iniziato tanti anni fa avrei già una mia bella casa di proprietà ma amen. E come madre sarei molto più tranquilla a sapere che mio figlio ha di che vivere in barba alle ciance di paese che tenermelo a casa in attesa di un BUON posto (che potrebbe non arrivare) socialmente rispettabile per non vergognarmi dicendo che magari fa le pulizie. Non capisco le famiglie complici, e avendo 4 figli penso già che se vogliono studiare ben venga ma intanto che iniziassero a fare pure i camerieri a 30 euro a serata.
La mia opinione è questa, non vado avanti ad argomentarla perché girerei soltanto la frittata da tutte le parti.
Non ho la presunzione di far cambiare idea a qualcuno ma ho troppe amiche sulla soglia dei 40 anni che non sono state capaci di cambiare strada e ora sono depresse, devono chiedere denaro in famiglia per tutto, e non si sono potute costruire niente. Cambiare non significa rinunciare, ma solo fare qualcosa in attesa che arrivi ciò che si desidera.

Lo faresti questo lavoro in casa di cura per 1200 euro al mese? Ti tengo presente, un affitto e da mangiare ce li paghi tranquillamente.

Sandra

Anonimo ha detto...

La crisi c'è ed è innegabile, come ti è già stato scritto non credere che fuori sia tutto rose e fiori, poi scusa ma la cosa del cv vuoto la trovo una idiozia..1 mai sentito parlare di referenze? 2 se non fai nulla non impari nulla e ad un ipotetico colloquio prenderanno persone più esperte di te, perchè a parole sono tutti bravi ma credimi l'esperienza fa la differenza, qui da me ad esempio anche per il lavoro di commessa prendono chi ha già esperienza nel settore non chi non l'ha mai fatto,e non credo sia una cosa difficile da imparare, i contratti illegali ecc ci sono anche da me, ma credo che al di là di tutto sia proprio sbagliata l'idea di stare con le mani in mano perchè il lavoro sfruttato no e tanto c'è la famiglia che mi mantiene,adesso che sei qui fai qlc qui quando andrai a Londra farai cose lì, cioè o lavorerai a Londra o ti farai mantenere a vita dai tuoi?io non riuscirei mai a stare tutta la giornata senza fare nulla o in casa con mia nonna...se facessero tutti il tuo ragionamento in sicilia non dovrebbe lavorare nessuno allora,o anche altrove se il datore di lavoro sfrutta, tutti disoccupati in attesa della fantastica Londra ^_^

Anonimo ha detto...

quoto sandra, no non lo farebbe perchè non ha voglia di fare nulla,solo comprarsi cose inutili e scrivere sul blog e la colpa è anche dei genitori che assecondano la sua nullafacenza.

Cupcakes ha detto...

Sandra, lo farei eccome. L'ho fatto per molto meno, e con tutti che mi dicevano (snob o no, me lo dicevano) che non avevo motivo di farlo, dato che i miei potevano mantenermi. Come se fare la badante agli anziani o fare le pulizie, fosse un lavoro così brutto, degradante ed umiliante da preferire lo stare a casa. Io non ho mai preferito stare a casa. Io preferisco stare a casa in base alla paga, non al lavoro, perchè il lavoro onesto nobilita l'uomo, ma lo sfruttamento gli fa perdere la dignità. E, dato che purtroppo certe volte non si può rifiutare lo sfruttamento pur di portare la pagnotta a casa, io non penso sia giusto farmi sfruttare se non ho nessuna pagnotta da portare a casa. Cioè, se devi farti calpestare la dignità, fallo per costrizione e non per passare il tempo.

Per chi pensa che io sia una nullafacente solo perchè adesso non faccio niente, vorrei ricordare che ho fatto da badante ad un uomo disabile che mi faceva anche delle avances e mi trattava di merda (e lì si che la dignità si perde... quando mi ha licenziata mi ha detto che portavo sfiga ed ero una yella umana). Ho fatto da donna delle pulizie a due anziani, e cucinavo, lavavo, pulivo, scopavo, spolveravo e raccoglievo i loro pannolini. Ho fatto la vendita al call center guadagnando negli ultimi tempi UN EURO E CINQUANTA AL GIORNO per quattro ore di lavoro.
Quindi le vostre critiche sulla mia attuale nullafacenza fatele pure, ma che non mi si venga a dire che non ho mai fatto nulla o che non accetterei lavori umili, perchè ripeto, quanti di voi hanno lavorato per un euro e cinquanta al giorno?

erika ha detto...

risposta al tuo ultimo commento: IO.
Per il resto mi spiace, ma non posso darti ragione. Da qualche parte bisogna iniziare, la gavetta è bastarda, la sto subendo da anni, e non credo di aver perso la dignità a lavorare tanto per così poco.
Anzi, fra qualche anno le competenze in ambito aziendale mi saranno servite, mentre rimanere in casa dietro allo schermo a scrivere sul blog di quanto faccia schifo il mondo sarebbe stata solo l'ennesima perdita di tempo.
Questo è quello che penso, per il resto, liberissima di darti dei limiti, il mio era solo un consiglio spassionato.

elle ha detto...

Anche io concordo con Eka, sorry :( E, ripeto, fidati che anche quando ti trasferirai a Londra i primi tempi dovrai adattarti e sicuramente per un po' di dovrai far sfruttare in qualche pub o in qualche negozio di abbigliamento... insomma, io credo che per quanto sia vero che il mondo del lavoro oggi sia ingiusto e che la situazione sia critica specialmente dove stai tu, non sia giustificazione per starsene a casa a sopravvivere...

Poi per quanto riguarda la storia del cv e del barare, liberissima di farlo, ma non credere che i datori di lavoro siano cosi scemi da cascarci..... perchè la verità poi viene sempre fuori, con i fatti, e se dici ad esempio di avere lavorato come barista e poi non sai nemmeno come funziona una macchina del caffè del bar, se ne accorgono eccome..........

erika ha detto...

elle, si accorgono anche prima delle fregature: basta vedere come ti comporti/cosa dici/come ti muovi al colloquio...

elle ha detto...

appunto... per quello secondo me non è proprio una cosa saggia.....

Cupcakes ha detto...

Bhè, ma io barerei soprattutto allungando i tempi! Al posto di scrivere di aver lavorato al call center per sei mesi, ne scriverei dieci o un anno intero, non è che potrei mai inventarmi di aver lavorato in un bar, dato che si accorgerebbero subito del fatto che non ho esperienza!

Comunque quando lavoravo al call center, negli ultimi mesi dovevo per forza chiedere soldi ai miei per fare benzina, dato che guadagnavo meno di quanto spendevo, quindi è anche per questo che ho mollato.

Anzi, diciamo pure che una sottopaga l'accetterei se il posto di lavoro fosse magari non distante da casa, ma fare 120 euro di benzina al mese e guadagnarne... 50 in un mese di lavoro, non ha proprio senso. E i miei devono anche darmi il doppio dei soldi per mantenere a quel punto i miei spostamenti.

birrabionda ha detto...

qui al nord, dove siamo più fortunati, se va bene un lavoro lo troviamo, riusciamo pure a tenercelo per tutti e tre i mesi del contratto! e poi se il contratto scade e non ce lo rinnovano possiamo comodamente trovarne uno in nero, saltuario perchè nessuno si prende più la briga di tenere persone non in regola per rimetterci l'azienda, magari da muratore, a 5 euro l'ora. o da babysitter, a 4 euro l'ora. ah ci sono anche le cooperative, si può comodamente lavorare quelle 10 ore al giorno a 800 euro al mese. e siamo così tanto fortunati che chi ha un bar o una qualunque attività se si dimentica di fare uno scontrino paga, e tanto, e non è che lo fa per evadere perchè non ne vale più la pena. il discorso è diverso per medici, avvocati ecc. qui al nord come credo al sud l'errore è andare a rovinare chi lavora per mantenersi e paga mentre chi ha sempre fatto i suoi porci comodi e naviga nel dinero continua a farlo. probabilmente le cose stanno un po' cambiando (me lo auguro) ma nel frattempo chi continua a pagare è chi già pagava.
qui al nord, siamo nella stessa identica merda che giù al sud.

Cupcakes ha detto...

Birrabionda, il mio discorso sul Nord non voleva essere che voi siete fortunati e ricchi e noi straccioni e poveri... volevo solo dire che da noi non esiste neanche il poco, pochissimo che forse c'è da voi!

birrabionda ha detto...

ehm. semplicemente avevo bisogno di sfogarmi anch'io.

Cupcakes ha detto...

E hai fatto bene a farlo infatti!

Marta ha detto...

Ciao, sono Marta, operaia e tra 4 5 mesi mi laureo. Mi sono iscritta all'Università 4 anni fa. Esistono gli operai laureati, sono forse di più degli impiegati laureati, perchè chi ha avuto aiutini per entrare in un ufficio dopo il diploma, poi mette il cervello nel cassetto e si occupa di più di scarpe, vacanze e aperitivi. Poi ci sono gli operai per scelta, spesso ignoranti per scelta. Parrucchiere ed estetiste colte... beh... non ne conosco.....

Marta ha detto...

Sono sepmre io. Dimenticavo di dire che lavoro da 25 anni, ho fatto di tutto e di più, in Italia e all'estero. Sono capofamiglia non ostante i miei 950 euro al mese, ho 2 persone a carico più il mutuo.... e l'ultima rata dell'Uni. Vedere tanti ragazzi a zonzo con in tasca i soldi per l'aperitivo del sabato non è decenza. Prima si lavora, poi si spende. Non tutti sono fugli di qualcuno. Ma è bello vedere come proprio chi non ha nessuno su cui poter contare riesce a tirar fuori il meglio. In responsabilità, parsimonia e dignità. Si inizia ad essere uomini o donne solo quando si abbandona lo status di figli. E si sopravvive solo con le proprie possibilità. Si può? Sì, con molta maturità. Vengo da quando a 14 anni ti davano in mano il libretto di lavoro e in culo un calcio. Lì ti viene la voglia di studiare, di notte, i fine settimana, in pausa pranzo. Per dimostrare che chi arriva dal basso ha più dignità. E non si tratta solo di soldi. Ma di cultura, di conoscenza, di sensibilità. Della capacità di discernere. Che si acquista con molti sacrifici che ahimè spesso i giovanissimi non vogliono fare.