26 febbraio 2014

Mercoledì 26 Febbraio 2014

Non riesco a riassumere brevemente.
E non metterò virgolette varie, per cui chi sa leggere capirà, agli altri dico au revoir.

A proposito di senso di gratitudine (inesistente stavolta), negli ultimi giorni ho ripensato ad una cosa che mi è successa un paio di mesi fa.

Verso Dicembre arriva una cliente italiana. Siciliana. Oh, siamo della stessa regione, che bello. Sono arrivata da poco, sto cercando un lavoro. Mi metto qui col pc così uso un po' il vostro wifi.

Viene ogni giorno per circa una settimana, io oramai le offro la sua bevanda giornaliera, sia tè o caffè.
Poi la tipa che lavora nel negozio di fronte al mio mi chiede se cerco un lavoro part time per il periodo natalizio. Io rifiuto ma l'indomani informo questa ragazza del fatto che lì cercano. Ok, porterò il cv. Sto cercando anche una stanza, sai cosa?
Io le do il numero del mio landlord che affitta solo tramite passaparola di inquilini fidati, quindi ho messo la mia faccia e ho preso le mie responsibilità in caso di qualsiasi problema.
Bestia come sono, e sprovveduta anche, le dico che proprio il giorno in cui lei doveva abbandonare l'alloggio in cui stava, avrei potuto cederle la mia camera per una settimana dato che io scendevo per le vacanze. Non mi fa sapere nulla per cui alla fine non ci sta, ma la mia disponibilità gliel'avevo comunque data.

Succo del discorso, non è più nosra cliente. Non la vedo più.
Dopo una settimana la vedo dentro il negozio in cui l'ho mandata. Entro. Che bello, sono felice ti abbiano assunta! Sì, mi hanno assunta.

Non la vedo più, la incontro due giorni fa dopo un paio di mesi e mi dice che le hanno fatto il contratto a tempo indeterminato e che il mio landlord le ha trovato la camera.

Punto.
Niente grazie.
Niente sono arrivata in una città sconosciuta e dopo una settimana ho avuto drink gratis, lavoro e stanza perchè una cretina mi ha dato tutto quello che poteva pur non sapendo chi diavolo fossi.

E ok, non dico che avrei voluto un GRAZIE, ma quantomeno una visita al negozio per sentire senza bisogno di chiedere che ce l'aveva comunque fatta.
Non un grazie, un "ok, non mi vedrai più al bar perchè adesso ho da fare attraverso i contatti che ho avuto da te".

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19 febbraio 2014

Mercoledì 19 Febbraio 2014

Io mi chiedo come stia ancora resistendo ad un lavoro in un posto dove sono circondata da cibo che posso tranquillamente mangiare quando voglio.
Non cucino mai, mangio SOLO cibo del luogo dove lavoro tranne quando vado a cena o pranzo fuori dove ovviamente mangio altre schifezze, non di certo insalate.

Credo di star iniziando a soffrire di stress e qualcos'altro.

Ho dei disturbi assurd, dolori ovunque, il ciclo negli ultimi due mesi è arrivato con un consistente anticipo (cosa di cui non ho mai "sofferto") e solo ieri mi sono ricordata che all'ultima visita ginecologica venne fuori che avevo l'ovaio micropolicistico, sono sempre piena di lividi e mi sta venendo il dubbio che vengano a causa del ristagno del sangue che non circola bene e non a causa di sbattimenti vari, ho sempre le gambe addormentate anche se mi abbasso per prendere un oggetto (ciò significa un nanosecondo... e già mi si addormentano le gambe), idem con le braccia. Sono gonfissima, non riesco a tenere il phon in mano perchè mi si addormenta il braccio. E, cosa peggiore di tutte, mi sono resa conto che mi viene il fiatone quando mi alzo dal letto o quando SCENDO le scale o quando cammino NON a passo svelto. Quando cammino normalmente dico.

E no, non farò mai più una dieta.
Credo aspetterò una trombosi o un infarto.
Non voglio morire ovviamente ma non posso combattere, per cui questa sarà la fine che farò. O al massimo finirò presto in sedia a rotelle.

No, se dovete scrivermi che sono depressa e che sono peggiorata sappiate che lo so già.
No, non tornerò in Italia.
Sì, dovrei decidermi ad andare dal dottore, a fare pap test e test hiv, analisi del sangue e controllo al seno, anche perchè il seno non l'ho mai controllato e a casa mia dalla parte paterna l'hanno avuto praticamente TUTTI e purtroppo non è andata bene quasi a nessuno. E non faccio un pap test da anni, per non parlare del test HIV che ho fatto solo una volta un mare di tempo fa.
Sì, dovrei cercare gruppi d'appoggio qui ora che il mio inglese è semi decente.

Devo ardere.

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6 febbraio 2014

Giovedì 6 Febbraio 2014



Ieri notte mi è capitato di leggere un articolo scritto da una donna sul Primo Appuntamento (Qui).

Poi ho letto il punto di vista di un uomo (Qui).

Do ragione a lei soprattutto per quanto riguarda offri tu al primo appuntamento  e manda l'sms della buonanotte, ma in generale quoto tutto il suo post.
Do ragione anche a lui però, perché è vero che ogni ragazza ha lo squadrone di amiche dietro.
Ma gli do torto per quanto riguarda il finale.
Le mie amiche donne mi fanno la stessa identica domanda ed io la faccio a loro, non è una prerogativa maschile l'essere animali quando si pensa ai rapporti uomo/donna.

Tutto questo preambolo perchè ho pensato a come sarebbe ADESSO per me un primo appuntamento ok. E la mia risposta mi dimostra che sto invecchiando.
Non so cosa avrei risposto anni fa ma probabilmente quasi le stesse cose di adesso, solo che adesso vivo in una città dove i miei amici nati qui hanno la macchina ma gli altri hanno i due piedi e la Oyster Card. E vivo in una città dove non sono rare le opportunità di avere appuntamenti con stranieri che parlando un'altra lingua e venendo da un altro stato non possono parlare con te di un sacco di cose, ad esempio aneddoti sull'infanzia in cui si citano tutte quelle cose che si usavano fare da noi in quel periodo. Da loro si usava fare altro probabilmente.

Ho pensato a chi opta per il cinema al primo appuntamento. Il mio è un NO.
I gusti sono diversi, lui probabilmente sceglierebbe film da uomo. Sono stata al cinema due volte con un tipo con cui mi vedevo qui e abbiamo visto Fast & Furious 6 e Man Of Steel. Capirete che due fracassamenti di maroni sono stati per me. Inoltre neanche dopo c'era qualcosa di cui parlare. Oh, che bello Superman? Oh, che bel finale con le macchine che sfrecciano a più non posso?
No, grazie.

C'è chi opta per la cena fuori.
La cena fuori non sarebbe male se io non avessi disturbi alimentari. O se non li avessero loro.
Un'altra volta sono uscita con un tizio che fa il personal trainer. Ok, ci sono uscita due o tre volte ma appena ho visto la sua follia l'ho informato del fatto che non ci fosse chimica tra di noi.
Saluti e baci.
Il caffè no, il tè no. Non mi fanno bene per il training. La Coca Cola no, grazie, mi fa male. L'alcool no perchè devo guidare. Ok, bevo del tè verde anche se è forte. Una teapot intera di tè bollente alle 5 del pomeriggio e con 30 gradi all'ombra.
Poi c'era quello del cinema che è lo stesso con cui sono stata a cena in un ristorante molto carino sul genere indiano ma con cibo di merda.
Stavamo vomitando tutti e due sui nostri piatti con cibo sistemato artisticamente.
Grazie chef per il piccolo omaggio di falafel che non abbiamo assaggiato, era buonissimo.
Io poi mi sento in imbarazzo e non mangio mai di gusto.
La cena fuori per me è NO.

Passiamo alla bevuta fuori.
La bevuta fuori significa vediamoci dopo cena, e qui dopo cena significa alle 20 o qualcosa di simile. Possono essere le 18:30 come le 22 a dire il vero. Neanche cenano forse.
La bevuta fuori è ottima: ti permette di capire se il lui in questione è un beone, cosa molto probabile qui, e permette a lui di non spendere un capitale se è un tipo come me da due birre e via.
Se è un beone spenderà milioni, se beve moderatamente potrà bere, diventare brillo e far diventare brilla te senza neanche spendere tutta la sua paga settimanale da cameriere (o da personal trainer, non scordiamolo).
Le mie esperienze su queste uscite? Tutti finivano la serata ubriachi marci, per cui bocciati, ma siccome un paio di volte anche io mi sono ritrovata nella loro stessa situazione, gli appuntamenti sono diventati più di uno.
Adesso che sono nella fase sobria o brilla ma non più da ubriacamento, ho anche smesso di avere appuntamenti in attesa di trovare qualcuno non dico propriamente straight edge, ma non alcolizzato di sicuro.
L'uscire dopo cena poi ti aiuta a non perdere tempo. Se vi piacete vi soffermerete un po' di più sotto casa o alla fermata dell'autobus, se non vi piacete si farà quasi subito mezzanotte e avrete la scusa che l'indomani dovete svegliarvi presto per andare a lavoro.
La bevuta fuori per me è SI.

Queste erano solo le tre opzioni base. Non parlerò di tutte le altre ma in generale direi che caffè pomerdiano per incastrare gli impegni potrebbe essere ok e potrebbe essere ok anche un concerto in un locale, quindi bevuta + musica che piace a tutti e due + sigaretta al termine del concerto, pareri sulla band e via discorrendo su argomentazioni non troppo private e imabarazzanti.

Forse un giorno sperimenterò anche gli appuntamenti di gruppo con i meeting vari organizzati sul web.
Vi farò sapere.

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