1 marzo 2012

Giovedì 1 Marzo 2012


Pic

- Quando affrontiamo le nostre paure, esse scompaiono
-

E' questa la frase che una life coach ha pronunciato parlando con Chelsea nell'ultima puntata di Chealsea Settles: Una vita XXL, andata in onda su Mtv Italia un paio di giorni fa (io ho appena finito di guardarla in streaming).

Oggi vi parlo di... vergogna e imbarazzo per il proprio corpo, paura di mostrarsi per come si è, scarsa autostima, desiderio di nascondersi tra la folla, senso di svenimento al solo pensiero di parlare ad alta voce e gridare le proprie idee.
Ovviamente, in base alla mia esperienza, parlo di corpi mastodontici, ma molti dei miei pensieri possono valere anche per corpi con difetti abbastanza evidenti (chessò, una persona troppo bassa o con un handicap fisico).

Nell'ultimo periodo, ho approfondito dei ragionamenti che mi porto comunque dietro da anni.

Un corpo ingombrante è imbarazzante.
Lo è, purtroppo, e non ci si può fare nulla.
Imbarazzante non vuol però dire che bisogna nasconderlo, né che bisogna nascondersi.
Indubbiamente, una persona con una stazza molto abbondante, si nota di più nello spazio. Basta immaginare una ragazza di 60 chili entrare in una stanza, e subito dopo vedere una ragazza di 110 kg fare lo stesso. Qua non si parla di notare che un fisico è diverso dall'altro, ma di notare il movimento che un corpo fa. Immaginare una donna di 60 chili accavallare le gambe e una donna di 110 kg fare la stessa cosa. O immaginare una donna di 60 chili mettersi in piedi, fare due passi e poi sedersi nella sedia di fronte, e poi vederne una che di chili ne pesa il doppio o più fare lo stesso.
Un corpo abbondante non si può nascondere, non si può camuffare. Non è come mettere lo stick per coprire le occhiaie o fare la tintura sui primi capelli bianchi.
E' per questo che tante ragazze che non stanno bene con se stesse, sapendo che non possono nascondere il loro difetto, inconsciamente decidono di nascondersi per intero, non uscendo di casa, limitando al minimo i rapporti interpersonali, indossando abiti molto ampi e monocolore, evitando di parlare ad alta voce, camminando a testa bassa, e spesso, seppur involontariamente, inacidendosi col resto del mondo che si diverte mentre loro si autocondannano ad una vita piena solo di lacrime, solitudine e risentimento.
Spesso, queste stesse persone che soffrono tanto per questa autocensura che si infliggono, entrano anche in un vortice di vittimismo che le fa inacidire ancora di più.

Conosco persone che mettono il loro difetto sopra tutto il resto, credendo che sia esso la causa dei loro mali.
Ragazze che sostengono che i ragazzi non sono interessati a loro a causa del sovrappeso, non rendendosi magari conto che i ragazzi non sono interessati a loro a causa del loro muso lungo, del loro evidente imbarazzo, della loro acidità, della loro autoironia che in realtà si trasforma -di nuovo- in acidità.
So ciò che dico perchè anni fa ero anche io così. Ho dato il mio primo bacio a vent'anni suonati, e prima di allora mi lamentavo del fatto che nessuno mi volesse in quanto ragazza grassa e quindi brutta.
Ma quando mai! Non fu mai così, difatti, non appena il mio carattere cambiò ed io acquistai più sicurezza, trovai ben più di un ragazzo che mi trovava carina nonostante i miei cento chili.

Io, col senno di poi, voglio tranquillamente dire che IL CORPO NON è UN PROBLEMA, neanche se è brutto.
E' la mente il problema, non il corpo (ovviamente qui non mi riferisco a problemi seri del corpo. Se non hai una gamba, è ovvio che avrai problemi di deambulazione, e se sei cieco è ovvio che non potrai guidare la macchina, ma qui non mi esprimo mica. Non mi riferisco neanche ai problemi di salute. Se pesi 200 kg, è ovvio che potresti non superare i 40, idem se pesi 28 kg).
Il nostro corpo è un regalo, non è un flagello di Dio.
Il nostro corpo è ciò che fa parlare la nostra anima. Ci serve. Non è bello e non è brutto, ma è la nostra vita. Ci permette di abbracciare le persone o di stringere loro la mano, ci permette di guardare negli occhi il nostro interlocutore e di camminare all'aria aperta. Ci permette di digitare su una tastiera e di nuotare nell'Oceano. Ci permette di dare la nostra spalla a chi ne ha bisogno e di accarezzare un cucciolo.
Per fare tutte queste cose, quanto conta il peso che abbiamo? La nostra altezza? NIENTE.
Eppure sono tutte cose positive quelle che ho elencato, no?
Ci danno sensazioni positive, e le danno ad un magro, ad un grasso, ad un gigante e a un puffo.
Sono o non sono tutti uguali, messi di fronte alle sensazioni piacevoli?

E l'imbarazzo?
Soprattutto sul web, ho conosciuto tante ragazze, fra cui una dolcissima blogger a cui ho espresso più volte la mia stima anche in separata sede, che provano un grande imbarazzo nel mostrarsi senza veli.
No, non deve essere così!
Vi prego, amatevi.

Io sono sicuramente esagerata, dato che imbarazzi non ne ho molti, ma davvero, conosco persone, comprese mia madre e le mie sorelle, che si vergognano nel fare le visite ginecologiche o le ecografie dove bisogna togliersi il reggiseno.
Persone che fanno sesso con la luce spenta.
Persone che "la gonna no perchè ho due prosciutti" e persone che "No, le ballerine no perchè mi attozzano".
Conosco persone, come alcuni utenti anonimi che scrivono qua, che credono che dire ad una persona che veste male sia un insulto, o che mostrare le cosce grosse sia una cosa di cui vergognarsi.

Io non mi vergogno di essere come sono.
La mia autostima non è sicuramente alle stelle, ma sono felice di aver partorito, molti anni fa, un pensiero: il tuo corpo si vede, quindi è inutile che tu provi a nasconderlo.
E, soprattutto, è inutile che provi a nascondere il tuo corpo perchè non ce n'è motivo.

Io sono grassa in jeans o in calze color senape, e sono brofolosa con o senza il fondotinta. Ho i denti gialli sia se sorrido, sia se resto seria. Ho un neo odioso sul polso e non c'è nessun bracciale che me lo farà sparire.
Ho i capelli grassi e non c'è nessuno shampoo o cappello che coprirà la mia forfora. Nessuna mano messa davanti la bocca coprirà il mio dente da coniglio e nessuno stivale farà sparire le mie caviglie forti.
Non ci sarà nessuno che penserà che io con un vestito nero sia più bella che in mutande e reggiseno, ed io per prima penserò e penso di me che in reggiseno, sono identica a quando indosso un saio.

IO SONO IO, e non ho motivo di nascondermi solo perchè qualche mammoriano mi grida per strada che sono una palla o che sono "u peggiu scogghiu ra trizza".

Dovrei darla vinta a chi? Dovrei smettere di uscire per chi? Dovrei coprirmi perchè?

Posso dare un consiglio (o un ordine) a chi sta male con se stesso? OSA. E VIVI.

Io voglio osare. Un bel rossetto rosso fuoco alle otto di mattina o una bella minigonna quando fuori ci sono 35 gradi all'ombra. Dei sandali anche se avete dei brutti piedi, una risata di cuore anche se avete i denti imperfetti. La danza del ventre anche se il vostro BMI è superiore ai 30, e i massaggi linfodrenanti anche se le mani dell'estetista devono toccarvi le chiappe e lo stomaco. Guardare negli occhi il vostro fidanzato mentre fate l'Amore, o farvi guardare il sedere nella stessa situazione (eh si, c'è anche questo, e nessun buco di cellulite farà passare la voglia al vostro partner, statene certe). Camminare spavalde indossando un vestito maculato, non mettersi i pantaloni lunghi solo perchè sono passate due settimane dall'ultima ceretta.

Noi siamo liberi di mostrarci come vogliamo, e nessuna critica dovrebbe farci vergognare.

Non so in cosa consista il percorso per ritrovare se stessi, ma so certamente che è più facile piangersi addosso che combattere per la propria libertà di mostrarsi.

Osate, cavolo, osate senza vergogna.
Amatevi, mostratevi, non vergognatevi, non pensate che alcune cose sono ok e altre sono esagerate.

Nulla è esagerato se viene fatto o indossato o mostrato con consapevolezza.

Non sarete migliori se non vi farete guardare.
Non sarete migliori se vi nasconderete dagli altri.
Non sarete migliori se starete zitti per non attirare l'attenzione.

Nessuno vi apprezzerà solo perchè vi siete coperte i peli delle gambe.
Nessuno vi apprezzerà perchè indosserete una gonna al ginocchio e non inguinale.
Nessuno vi apprezzerà solo perchè avete un trucco acqua e sapone.

La gente vi apprezza se vi mettete in gioco. Se mostrate di avere un cervello, se mostrate di avere confidenza con la vostra mente e col vostro corpo e se mostrate di lottare per voi stesse.

I difetti si vedono lo stesso, quindi tanto vale mostrarli e basta.
Non ci saranno corazze che vi impediranno di far vedere agli altri chi siete.
La vergogna e l'imbarazzo e le lacrime non servono a nulla se non a stare peggio. Tanto vale, dato che oramai siamo su questa Terra, darsi da fare, e ballare.

Com'era che diceva quella pubblicità?
Ah si... VOI VALETE.

Ps: So che l'autostima non si acquista in un paio di giorni, e so che il sentirsi a disagio impedisce di fare molte cose, ma è facile piangersi addosso e difficile rimboccarsi le maniche. E' facile stare nell'angolo e difficile diventare dei leader. Non è nulla di impossibile l'iniziare un cammino verso l'Amor proprio.
Non è nulla di impossibile tentare. Non si vince sempre, ma almeno ci si mette in gioco.

43 commenti:

incazzataandantemosso ha detto...

Cazzo quanto mi piace questo post!!!

Sei una gran Donna! Lasciatelo dire!!!!

Anonimo ha detto...

E' facile condividere ed amare quello che hai scritto, molto più difficile è viverlo in prima persona. Tu sei fortunata perchè anche a 100 chili avevi la forma mentis giusta. Comunque io ti ammiro molto per tutto questo, lo sai <3 BlackTea

Cupcakes ha detto...

Shoten (posso continuare a chiamarti così?), grazie!!!

Blacktea, io riesco solo ad osare, perchè l'autostima non l'ho alle stelle né l'ho mai avuta alta, quindi mi includo del discorso sugli imbarazzi e non parlo come una che ne sta fuori.
Solo che, forse, ho un minimo di coraggio in più che vorrei infondere anche in chi non ce l'ha. E mi sa che non ci riesco =(

Irene Pazzaglia ha detto...

Post grandioso!!!Sei una ragazza intelligente e di gran valore!
Hai detto delle cose sacrosante!!...

Irene Pazzaglia ha detto...

Mia madre invece mi ha educato nel concetto del non osare. Nel senso, non tirarti su i capelli perchè si vedono le spalle curve, prediligi i capi scuri perchè sei sovrappeso etc. etc. E purtroppo per molti, molti anni l'ho ascoltata e dentro di me mi faccio condizionare...

Anonimo ha detto...

che significa: "troppo" bassa? -.-

Sara ha detto...

io non riesco ad uscire da questa mentalità malata. ho in testa l'idea che "magrezza è mezza bellezza" e più mi guardo intorno e più mi pare che i fatti lo confermino. vedo mie conoscenti o amiche magari con un viso non bellissimo, magari un po' stupidotte, magari con poco gusto e savoir faire ma che SONO PIù MAGRE DI ME e davvero hanno un riscontro molto diverso dagli uomini. io sono circondata da questo, non riesco a vedere le cose in altro modo. non ho problemi nel rapportarmi a livello di amicizia, però mi sento davvero brutta e indegna di avere un ragazzo... e trovo conferma nel fatto che nessuno mi avvicina "per provarci". secondo te è davvero questione di come ci sentiamo? io ripeto in amicizia vado alla grande, cioè non mi pare di essere un'ameba, COME FANNO LORO A PERCEPIRE IL MIO DISAGIO? credo di avere problemi psicologici e legati al modo in cui mangio, sono riflessiva ombrosa tendente alla depressione ma tutto questo dentro...al di fuori non si vede. o almeno mi sembra. comunque tutta questa pappardella era per dirti che si,
-è più facile dar la colpa della propria insoddisfazione a un difetto, anche se con questo metodo l'artificio viene a galla visto che io mi sento cessa esattamente come 20kg fa,
-anche se non ci credo minimamente forse è ora di provare. provare a credere che il mio carattere, coi pregi e difetti, come piace in amicizia potrebbe essere affascinante anche in amore. voglio provarci, grazie al tuo post...

Kanachan ha detto...

grazie, grazie davvero per questo post!
è quello che avevo bisogno di leggere e di sentirmi dire (dalle mie amiche... loro lo hanno fatto tra sabato sera e oggi!)... è la mia mente il problema, non il mio corpo... è la mia mente che ancora non si è abituata alla perdita della corazza che era la mia grassezza... è la mia mente che mi impedisce di vivere con serenità certi momenti... è il lavoro che devo fare adesso... e che mi risulta più difficile di tutto... devo "solo" tirare fuori la mia grinta... che so essere nascosta da qualche parte!!!

lorellalastella ha detto...

un'ode alla vita

Anonimo ha detto...

Belle parole al vento piene di luoghi comuni. E' la prima a non applicarle. Ma siete cieche o che?

Ale ha detto...

Eccomi!
Colpita centrata e affondata in questo tuo ultimo post.
E' come se avessi descritto perfettamente certi miei 'comportamenti' malsani di vita.
Mi ci rispecchio molto purtroppo.. e spero davvero di riuscire ad uscirne e credere veramente nel consiglio che hai dato perchè sarebbe penso il piu' bel regalo che potrei fare a me stessa.
Iniziare a volermi bene.

Ad ogni modo grazie.. mi ha fatto bene leggere queste parole.

Ale

biancamora ha detto...

Mi piace quando sei così riflessiva. Ovvio che certi concetti credo tu li abbia messi come sprone a cambiare ed ecco se ho la ricrescita sulle gambe sicuramente preferisco un pantalone perché mi fa sentire più in ordine, ma il concetto che emerge che spesso il fatto che ci accettiamo o meno viene percepito anche da chi ci sta attorno.
Anch'io se son felice mi accetto e quindi piaccio, ma se ho le mie giornate buie son anche molto più critica nei miei confronti.
La mente vuol dire tanto e influenza tanto chi ci guarda.

FrencyMammaStrega ha detto...

C'è stato un momento nella mia vita in cui ho osato, davvero. Un momento che mi ha regalato l'Arte e mi ha fatta divenire parte della stessa.

Quando sono in crisi, continuo a ripensarci.

Però è stato quel momento. E non penso riuscirò a farlo mai più.

Sono così, osare mi rende ancora più imbarazzata...

Ma questo post è STUPENDO!

chiara ha detto...

La cosa migliore sarebbe riuscire a fregarsene del parere degli altri, anche perchè tutti, ma proprio tutti, hanno i propri problemi d'insicurezza (anche se magari sono bravi a mascherarli!)..piu' facile a dirsi che a farsi..comunque, bel post di incoraggiamento! ciao, chiara
leborseiviaggielanutella.blogspot.com

ft. ha detto...

Vivo di complessi da quando sono piccolissima. Non saprei dire perchè, se per fattori ambientali, di educazione, caratteriali. Non mi sono mai sentita "abbastanza" in tutta la mia vita. Mai abbastanza bella, abbastanza magra, abbastanza brava, mai. E questo sia nei periodi in cui ero scheletrica, sia in quelli in cui ero oggettivamente più rotonda. La percezione che avevo del mio corpo è sempre stata fonte di imbarazzo e vergogna, e mi ha causato un sacco di problemi dal punto di vista relazionale. Ultimamente mi sento cambiata (anche se temo che qualche strascico di ciò che ho vissuto mi rimarrà dentro sempre). Le gambe tutt'altro che filiformi, i dentoni, tutte le cose che di me ho sempre odiato sono rimaste le stesse, ma è cambiato lo sguardo che mi rivolgo. Se mi guardo indietro, e penso a quella ragazza del "mai abbastanza", alle sue lacrime davanti allo specchio, alle paure che aveva, vorrei solo abbracciarla e dirle che va tutto bene. E magari le farei leggere questo tuo bellissimo scritto, coraggioso e forte.
Brava Giuliana.

Anonimo ha detto...

Ti seguo da sempre, ma questo è sicuramente il post più energico e convincente che tu abbia mai scritto! Grazie! Con affetto SMR.

Sluggard ha detto...

Mah, io credo che questo discorso andrebbe bene se inserito in XY pianeta ideale... Non quello in cui viviamo noi, comunque.

E non tanto per la questione "Autostima" (tutti dovrebbero averne un minimo perchè se non scommetti su te stesso, chi lo farà?), ma per la questione "conciati come vuoi, non cambiarà l'idea che gli altri hanno di te".

Avere amore per se stessi significa anche prendersi cura un minimo della propria immagine (e parlo da "esterna", sia chiaro, perchè pur non avendo problemi di obesità nè di insicurezza non sono certo Miss Trucco&Parrucco) e di come questa viene recepita.
E' vero, se uno è grasso che si metta un abito a righe multicolor o un tubino nero grasso rimane: ma l'effetto che dà è diverso. E' diverso per lui e per gli altri.

Valorizzarsi non credo che sia un crimine contro la dignità, ma un atto di rispetto verso se stessi.
La nudità è mostrarsi senza maschera e non per niente è un atto che riserviamo a persone prescelte e non a tutti coloro che ci circondano.

Mi viene in mente una blogger di cui hai un postasti il link mesi fa... Una ragazza gravemente obesa che si concia come una bambolina di porcellana, con tanto di ombrellino da sole.
Io più che coraggio, ci vedo esasperazione in quell'atteggiamento, più che accettazione di se stessi ci vedo disperazione.

Ingrid, per me, è una ragazza che si accetta: si prende cura di sè, si trucca bene (forse dovrei usare il passato, visto il suo ultimo post.. ma credo sia ancora così), osa, ma senza esagerare, ha imparato a valorizzarsi per quella che è.

Volersi mettere un paio di calze fucsia quando si è cicciotte e fatte a pera per me non è accettarsi, è non volersi guardare per quelle che si è, che è ben diverso.

Prendiamo un esempio fuori dalla solita questione "grasso": le donne di 50/60/70 anni che si conciano come ragazzine di tredici. Dovrebbero girare in burqa, non piacersi? No, assolutamente.
Ma una donna è bella quando è ELEGANTE e, sebbene si possa essere eleganti anche in jeans, non credo si possa essere eleganti in abiti che non sono "nostri".

Quando una donna di 65 anni si vuole mettere un top corto o una ragazza di 150 kg si infila dentro un abito a palloncino, per me non è innamorata di se stessa, ma di quello che la moda via via le propone. E la vuole seguire a costo di mortificarsi, di svilirsi.

Non so se sono riuscita a chiarire il punto, nonostante il romanzo che ho scritto.

Vabbè.

elenalia ha detto...

Secondo me è molto indicativo però che tu quando pensi a persone sovrappeso sono sempre donne.
Anche gli uomini possono essere sovrappeso... ma nessuno giudicherebbe come uno di 60 chili accavalla le gambe e come lo farebbe un maschio di 110...
Quante gabbie abbiamo di cui liberarci.

Anonimo ha detto...

Il mio problema più grosso è che dopo una laurea triennale, non riesco a trovare uno straccio di lavoro neppure nei centri commerciali, neppure contratti trimestrali. Niente e la cosa comincia a farmi male perchè anche gli altri iniziano a farmelo pesare. Vado alla specialistica ma non ho alcuna motivazione e sono in una fase pre-depressione (se così posso chiamarla). Vedo che nonostante gli immani sacrifici per la laurea è come se avessi la terza media o peggio, perchè ovunque mi presento mi rifilano le solite frasi INVIA IL CV oppure TI FAREMO SAPERE e buonanotte. Non entro neppure nei corsi a numero chiuso, per fare il servizio civile ci ho provato mille volte invano. Ho ZERO conoscenze che mi possano aiutare, ci vorrebbe un miracolo. Qui in Sicilia se non hai chi ti aggancia o le referenze giuste, resti a sperare. Il mio serio problema è questo, non vedo più un futuro, mi vedo le porte sbarrate e so io quanti sacrifici ho fatto per laurearmi. Vorrei andarmene al nord o all'estero ma per fare cosa e con chi? Rischiare tutto e finire dove? Partire e tornare indietro come il figliol prodigo?
Qui la situazione in famiglia sta dientando critica: mia madre appena mi vede mi dice questo, mio padre arriva pure a gridare, il mio raga me lo ripete ogni istante.
Sto impazzendo.
Fisicamente sono sempre stata normopeso (42-44), ora vado sulla XS-S. Mangio di tutto ma questo stress non mi fa prendere un etto. Potrei permettermi di tutto, madre natura mi ha dato un buon aspetto ma io sono in una fase pre-depressiva non conclamata e non ho lo spirito per fare cazzate o altro. Non ho neanche un cent, se non quello che 2 volte a settimana mi passano. Vorrei fare mille cose, ho 26anni ma vedo solo il muro che la società mette quando sei tagliato fuori da giri e conoscenze. Vorrei lavorare, spendere il mio titolo e uscire da questo baratro che mi sta portando alla rovina.

Theallamenta ha detto...

Se non si ha avuto voglia/tempo di depilarsi, andare in giro lo stesso con i peli a vista secondo me non è questione di autostima. è un ostentare una finta sicurezza, perchè se sei davvero sicura di te, se davvero hai la giusta dose di autostima, non prendi come un affronto alla tua persona il fatto di metterti i pantaloni.

Se uno è a posto con se stesso non sente il bisogno di gridarlo al mondo. Non sente la necessità di vestirsi come per dire: "Ehi!! Guardatemi tutti!! Ho addosso una maglia gialla leopardata perchè ho una grande autostima!!! Ehi!! Sono qui!! Ho detto a voi, guardatemi!!! La vedete la maglia leopardata??? sono sicura di me!!!".

Forse parlo così perchè ho un'altra età, ma non mi stancherò mai di dire che saper accettare i compromessi NON è una sconfitta o un venire meno a se stessi. Non c'è niente di male a vestirsi carine per piacere agli altri, a coprirsi le gambe se non sono depilate, a valorizzarsi se si è in sovrappeso.
L'importante è che sia un processo tranquillo che non crea problemi.

Mi fanno molta più paura quelli che devono affermarsi a tutti i costi rivendicando una sicurezza che forse in fondo in fondo non c'è. secondo me è un modo di gridare al mondo "ci sono anch'io!!" :)

Anonimo ha detto...

Quoto il commento di Theallamenta, il discorso di tutto ad ogni costo è molto adolescenziale e alla fine non è diverso dall'atto del rinchiudersi in casa.
La sfida delle "convenzioni sociali" (per quanto stupide o meno) o semplicemente del buon gusto è un modo per delegare sè stessi all'apparenza, di nuovo, un modo per nascondersi e non per "amarsi".

Hyatt

elisa ha detto...

Anche io sono d'accordo con Theallamenta. Non mi sembra una vittoria dell'autostima andare in giro con i pelacci sulle gambe, purtroppo mi sembra solo sciatteria, come mi sembra sciocco volersi SVALORIZZARE indossando cose che palesemente ci stanno malissimo e ci fanno sembrare il doppio. Il diritto ad essere carine non è un dovere, è vero, ma trasformarsi in un circo ambulante solo per dire "ECCO, io sono piena di autostima e me ne frego se ridete di me!" non mi sembra sintomo di benessere... Secondo me una persona che sta bene con se' stessa sa valorizzarsi e curarsi senza viverla come una schiavitù, lo fa per sé stessa, per sentirsi bella e sentire di piacere alle persone che si amano.

Anonimo ha detto...

"Per fare tutte queste cose, quanto conta il peso che abbiamo? La nostra altezza? NIENTE.
Eppure sono tutte cose positive quelle che ho elencato, no?
Ci danno sensazioni positive, e le danno ad un magro, ad un grasso, ad un gigante e a un puffo."

sai che queste parole mi hanno aperto un mondo. Mi hanno offerto un punto di vista a cui non avevo mai pensato. Bello. brava Cup, bel post.

rosamaranto ha detto...

Non faccio complimenti gratuiti in genere, ma questo è veramente un bel post, e mi trovi pienamente d'accordo. Per anni mi sono nascosta, un pò perchè stavo bene anche da sola, un pò perchè non mi sentivo uguale agli altri, e solo da poco tempo ho capito di aver fatto una cazzata. C'è da dire anche che è anche questione di età: se hai 16-20 anni sei più propenso a nasconderti se non rispondi ai canoni che la società impone, perchè comunque dipendi dal giudizio degli altri, e se ti dicono che non vai bene ci credi in pieno. A 30 è un pò diverso, devi prendere in mano la tua vita e fare tutto ciò che è in tuo potere per scongiurare gli incipienti problemi di salute che possono accorciarti la vita quando meno te lo aspetti.
Seguo anche io Chelsea Settles, e mi piace molto, nonostante quello che mangia sia comunque pieno di conservanti...preferisco sempre una bella insalata di cetrioli, lattuga e semi di sesamo a un bibitone dietetico di verdure frullate che non so esattamente cosa contiene :P

Anonimo ha detto...

Sai....questo post mi sembra molto una sorta di "segno". Mi viene di dirti " grazie" anche se ovviamente non lo hai scritto per una determinata persona. Però hai detto davvero delle cose bellissime e che io,anni fa,con la mia mentalità del cavolo,avrei preso x un invito al lassismo...e invece no...mettersi in gioco,capirsi,accettarsi,non privarsi della vita è il modo migliore x predisporsi a viverla e a migliorarsi. Non ha senso stare chiusi in casa nell'attesa di perdere quel kg etc...

Cupcakes ha detto...

Irene, anche io sono stata cresciuta con le solite frasi sui vestiti corti adatte alle magre, i vestiti sobri adatte alle grasse e roba così, ma dato che sono di coccio, ho sempre esagerato creando un opposto: tutti mi guardavano per come ero conciata esageratamente, e così insultavano il mio modo d'acconciarmi evitando di insultare la mia stazza. Quando mi sono resa conto che in effetti osavo solo per spostare l'attenzione su altro, mi sono un po' ridimensionata, e adesso direi che esagero SOLO per mio piacere...

Anonimo che chiede dell'altezza, per troppo bassa intendo di un'altezza che si nota... se sei 1,60 sei nella norma, ma se sei 145 o 150 cm, è probabile che sarai molto minuta e salterà più all'occhio questa cosa, no?

Sara, credimi, io vorrei tanto infonderti un barile di sicurezza in te stessa. E' indubbiamente vero che un ragazzo guarda prima una di 50 chili, ma se ne pesi 50, 60 o 80, per loro secondo me non fa differenza. Certo, se si parla di obesità grave, il corpo cambia completamente, ma se il sovrappeso o l'obesità sono "nella norma", non c'è scusa che tenga: l'atteggiamento è quello che conta, e non i venti chili in più o in meno.
Proprio perchè in amicizia vai bene, suppongo tu sia la classica simpaticona e amicona, no? Ti vedranno sempre come la simpaticona ed amicona finchè ti mostrerai così.
Non voglio fare la psicologa né voglio dare consigli di seduzione, ma se solo tu riuscissi a trovarti, oltre che amichevole, anche affascinante, le cose cambierebbero: cambierebbe il tuo atteggiamento, i tuoi movimenti, il tuo sguardo...

Ft, ecco, era proprio questo il mio intento: provare a fare capire a tutte, compresa la me del passato, che siamo belle nonostante i difetti, e che la paura è il male e l'accettazione è QUASI sinonimo di felicità.
Grazie a te.

Sluggard, uan donna èbella quando si vede bella e non qaundo è elegante. C'è chi si vede bella con le calze fucsia. Non è che perchè TU vedi l'esagerazione come esasperazione, chi esagera si esaspera, eh.
Quando vesto di nero, ricevo molti più complimenti e apprezzamenti rispetto a quando indosso la minigonna maculata, ma allo specchio, mi vedo come se fossi la morte vestita in nero, e molto carina e solare con la gonna maculata quindi preferisco la gonna maculata anche se gli altri preferiscono altro.
La ragazza di cui postai il link, ama lo stile caramelloso. Non la troverei migliore con un paio di jeans, io. Ed evidentemente anche lei non si troverebbe meglio con i jeans.
Io non ho detto "Siate barbone", ho detto "siate voi stesse". E se a te stessa piace il collant color senape anche se le tue cosce sono larghe un metro, indossalo pure.

Elenalia, i ragazzi ingrassano in maniera diversa. Se hanno sovrappesi di una decina di chili, solitamente si accumula nella pancia, quindi si nota magari la pancia da alcolista ma nell'insieme non è male. Quando un ragazzo o un uomo passa all'obesità grave, ingrassa invece come la donna, con sedere e fianchi che vanno allargandosi sempre più, e lì si nota parecchio. E si nota come accavalla le gambe o come si muove un obeso patologico.

Anonimo 13:40, capisco perfettamente la tua situazione, alla fin fine anche io vivo in Sicilia e conosco solo persone che lavorano ai call center (pensa che solo a Ct ci sono 35 call center!!!). Purtroppo, piangersi addosso non risolverà mai nulla. La tua famiglia non può appoggiarti i primi tempi in un'altra città? Giusto per avere una base per andare alla ricerca di un lavoretto. Per esperienza di persone a me vicine, credo d'aer capito che l'estero è meglio dell'Italia in generale. Potresti tentare il grande passo e provare ad andare fuori (magari non in Spagna, ma in Svizzera o in Germania mi pare che ci siano buone opportunità, o in Inghilterra stessa).
Ti faccio un grande in bocca al lupo.

Cupcakes ha detto...

The Alla menta, Hyatt ed Elisina, io non ho scritto che tutti dovrebbero uscire pelosi e puzzolenti e indossare tute maculate ogni giorno. Ho scritto che chiunque voglia farlo, sia un giorno, sia una settimana, sia una vita intera, dovrebbe farlo se lo sente. Conosco tante persone con una buona autostima che hanno un look acqua e sapone. Io mi riferivo a chi vuole ma pensa di non potere. Se vuoi, puoi. Se non vuoi, nessuno ti costringe e conciarti come un albero di Natale! Io sono trash inside, quindi mi viene facile esagerare, ma mica tutti dovrebbero avere i gusti orridi come i miei solo per mostrare di avere sicurezza.
E poi, chi è che decide cosa voglia dire valorizzarsi? Ripeto: io mi vedo meglio in minigonna che in jeans, eppure ragazze come voi, credono che una di 100 chili starebbe meglio in jeans ;)

Rosamaranto, il primo giorno di dieta, Chelsea aveva seguito una ricetta per mangiare TOFU FRITTO! Roba che noi seguaci della dieta mediterranea faremmo nel peggiore giorno degli agarri =D

PER TUTTI GLI ALTRI, grazie di cuore <3

Anonimo ha detto...

Vi assicuro che in altri paesi le ragazze vanno in giro vestite come vogliono senza mostrare alcun imbarazzo, indipendentemente dalla stazza, l'altezza, l'età etc etc..
Le ragazza vanno in giro tranquillamente con i peli, le calze smagliate, o i vestiti sgualciti o i "cotechini" (come dicono simpatici anonimi) in bella mostra, la ricrescita ai capelli, i vestiti e le capigliature più bizzarre che si possa immaginare.
Vedere tutto questo è all'inizio destabilizzante per noi che siamo abituati diversamente, ma poi è liberatorio, ve l'assicuro.
In Italia c'è una mentalità retrograda ("non sta bene avere la crescita, i peli, la calza smagliata, non bisogna fare vedere la ciccia etc etc") ed è un vero peccato.
Ci si attacca al concetto di eleganza, invece sono solo grossi limiti mentali da paesino di provincia.

DDRD ha detto...

mi vergogno a dirlo ma mentre leggo questo post...
sto piangendo.

se mi guardo indietro anche solo di 7 anni (quando di anni ne avevo 17) ricordo che non mi piacevo, troppe occhiaie, lo spazio tra i denti davanti, il sedere troppo sporgente, pesavo troppo, pesavo troppo poco, la forfora, gli occhi che non sono blu (ahah chissà poi perché) poco seno, troppi fianchi...

se mi riguardo indietro ho una rabbia estrema perché nonostante sia sempre stata una persona che usciva, andava a tutte le feste possibili e immaginabili, addirittura osava provarci coi ragazzi che le piacevano dentro di me questa vocina continuava a sibilarmi che era inutile, che ero brutta, addirittura ripugnante, che era meglio non me la tirassi troppo. ma dimmi tu.
a vedersi a posteriori ci si darebbe sempre grandi padellate in testa per essersi fatte il sangue marcio così, ma del resto non è anche questo crescere?
io penso di sì.

un abbraccio

(mannaggia a tté mi è colato tutto lo smoky eye :P)

Anonimo ha detto...

Sono l'anonima dell'altezza. Sono 154 e ME NE FREGO di chi dice che 150 cm sono "troppo" pochi.

Cupcakes ha detto...

DDRD, <3

Anonima dell'altezza, fai bene a fregartene (anche se non si direbbe, dato che stavi aspettando la mia risposta per darmi a tua volta questa risposta) =)

La Lau ha detto...

non serve che ti dica come la penso visto che ho scritto un post quasi simile la settimana scorsa... simile, non uguale :-) il tuo mi è piciuto di piu!
e comunque ho scritto pure la seconda parte :-) vieni a trovarmi <3

Anonimo ha detto...

Forse non mi hai capita bene (:
Intendevo dire con il primo messaggio che non sta a te dire cosa è TROPPO per qualsiasi cosa. Aspettavo la risposta per essere sicura nell'enunciarti il concetto.

Ah, se c'è qualcosa che conta, quelle sono le proporzioni. Facci una riflessione. (:

Saluti.

Altezza

Anonimo ha detto...

Io non ho parole...ad un certo punto mi sono venute le lacrime per ciò che hai scritto. *___*
Mi hai trasmesso molta forza e ti ringrazio!
Non avevo mai letto un post così bello ed altruista nella blogosfera prima d'ora :)
COMPLIMENTI!

Barbara

Anonimo ha detto...

E' per discorsi del genere che ti ho sempre amata da morire, perchè se sono così in parte è anche merito tuo <3

Gladis

Ladra di Caramelle ha detto...

se vuoi sapere una cosa interessante e anche buffa, è che gli uomini non vedono "cose" come buchi di cellulite, ricrescite di pelo o di tinta, capelli non freschi di parrucchiera. Non dico che per questo dobbiamo girare come cavernicole, ma possiamo metterci senz'altro il cuore un po' più in pace.
Sono piccole cose che si accettano "invecchiando" (e sono fra gli aspetti migliori dell'età che avanza!).

Anonimo ha detto...

Ti seguo da sempre, ma ho lasciato tracce di me solo una volta credo . Adesso mi son sentita di scrivere qualcosa, perchè secondo me questo è il post più bello che tu abbia mai scritto.
E' vita. E' verità. E' quasi poesia.

Per favore, dedica tutto questo anche a te stessa, dovresti amarti di più .

Ti ho come amica anche su fb e vedo qualche commento a foto che ti ritraggono, e in cui esprimi disprezzo verso te stessa .
Leggi questo post, da esterna, come se non lo avessi scritto tu, e avrai l'effetto che sta avendo su moltissime ragazze che hanno commentato. Sii riconoscente a te stessa.

Giulia

birrabionda ha detto...

....'cause you are beautful. In every single way!

Anonimo ha detto...

"Ci si attacca al concetto di eleganza, invece sono solo grossi limiti mentali da paesino di provincia."

bravo anonimo delle 17:21!!

Sluggard dimostra di non aver capito un piffero del tuo discorso, attaccandosi al concetto di eleganza e al fatto che non deve essere un crimine il sapersi valorizzare. E tutto ciò non c'entra nulla con tutto ciò che hai scritto tu. complimenti per la chiusura mentale. E viene pure qui pensando di fare la figa con le sue opinioni da donna di mondo. no comment.

coccinellaverde ha detto...

ti farei una dichiarazione d'amore per quello che hai scritto...sono cose meravigliose,vorrei solo avere la forza di metterle in pratica e prendere quel pizzico di coraggio in più che hai tu

Cupcakes ha detto...

Grazie a voi che avete apprezzato, mi rendete tanto felice <3

Ladra, i ragazzi queste cose le notano eccome a mio parere, ma non le trovano oscene come le ragazze!

La strega ha detto...

bellissimo post davvero, mi hai fatto sentire benissimo nel leggerlo :) GRAZIE!

Anonimo ha detto...

Purtroppo ( e dico purtroppo!) hai ragionissima. Io vado a giorni alterni, a volte mi amo a volte no. Ma rispetto al liceo, quando mi odiavo un gioro si e l'altro pure, almeno ho fatto qualche passo avanti :P Ma ripeto, sono d'accordo con te, parola per parola. Ora me lo scrivo sul letto: PERCHE' IO VALGO :)