20 dicembre 2012

Giovedì 20 Dicembre 2012

La cosa brutta diquesto blog, è che oramai non voglio più scrivere i miei dispiaceri perchè so già che risposte riceverò. E che critiche riceverò. E che insulti riceverò.

Sono in crisi completa.
Sono enorme (l'ho già detto, lo so), non troverò mai più un lavoro e, non per essere negativa, ma la vedo dura anche per Daniele, soprattutto in questo periodo.
Il punto è che non abbiamo soldi per stare qui due o tre mesi senza lavorare, sperando che il periodo passi.

Io sono molto sfiduciata, ed il fatto che sono grassa e che sia una fallita mi fa venire voglia di morire (per fortuna che domani è il grande giorno e moriremo tutti, grassi e magri). Non morire nel vero senso del termine, ma morire a letto senza vedere la luce del sole sì.

Un anno di dieta. Un anno di dieta PER ME  è tantissimo.
Un anno di dieta in cui ero diventata come volevo essere. Mi guardavo allo specchio e mi piacevo nonostante cellulite, poca tonicità e smagliature.
Da qualsiasi angolazione mi guardassi, pensavo che, cavolo!, finalmente la mia immagine riflessa allo specchio mi andava bene.

Sono una deficiente.
Non ho nessuna gisutificazione, nessuna.
E non ho nessuna voglia di ricominciare, dato che so già che di nuovo ci ricadrei (ovviamente ricomincerò, ma è tutta una farsa).

Venticinque chili avevo perso. Io non ci posso credere. Venticinque chili persi in un anno, e venti ripresi in tre mesi.
VENTI CHILI IN TRE MESI!!!

Sono ENORME.

Tutti mi dicevano che in Inghilterra il grasso è sdoganato, che i negozi hanno taglie per persone grasse... ma dove?
Oltre che da Primark, io non ho mai visto jeans della mia misura da nessuna parte.
E le linee plus size forse le hanno solo via web (ad esempio da Forever 21 di Oxford Street non c'è la linea per taglie forti).
Commesse grasse? Ma dove?
Lavoratrici grasse? ma dove?
Cioè, dove le avete viste?
Io ne ho viste veramente poche e solo in certi negozi (tipo HMV, dove non potrei lavorare dato che non ho un inglese perfetto).

Soffro di scoliosi in maniera importante e l'unico lavoro che potrò fare, sempre se qualcuno mi cagherà, saranno le pulizie negli alberghi. E non conosco nessuno che le abbia fatte che non sia scappato dopo un mese.

Detto questo, se resterò povera e pazza e se il mondo dovesse disgraziatamente continuare la sua esistenza anche fra 36 ore, potrei essere costretta a tornare a Catania, non volendo chiedere soldi ai miei. E a quel punto dovrei chiudere il blog ed eliminare la mia pagina Fb, nonchè eliminare me stessa.

Sì, ora direte che sono negativa, ma io vorrei proprio sapere un'obesa ignorante cosa dovrebbe fare e chi la dovrebbe prendere a lavorare con sè.

E poi c'è un'amica di un amico che gli ha detto che mi conosce tramite blog e sono una deficiente che parla sempre di grasso e di quanto sia lurida.

Do una pessima impressione di me.

Ma vaffanculo.

Mi sono scocciata a scrivere per adesso, mi sono rotta di me stessa e di tutto.

Quando avrò qualche argomento diverso, forse aggiornerò, se no ciao.

.

Ps: Mi sento libera di cancellare tutti i commenti con insulti pesanti fini a se stessi.

.

92 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma non ho ancora capito perchè non inizi un blog nuovo, dove i troll non vengano a rompere le palle.
Per il resto è una brutta situazione ma non buttarti giù così, magari riesci ancora a trovare un lavoro e pian piano tutto si sistema..
Boh :) Buona fortuna

Anonimo ha detto...

perchè dici che è difficile rovar elavoro? fora puoi farcela!!!! innere

Anonimo ha detto...

Mi dispiace sentirti così giù.
Ti dò ragione sul fatto che alcuni commenti sono insopportabili e pesanti: non credo tu voglia qualcuno che ti dia ragione per forza, ma sicuramente alcuni commenti anonimi andrebbero cancellati all'istate. Non è una questione di censura, ma di rispetto. Il blog è tuo e deve far star bene te. Ogni confronto o critica è sempre gradito o accettato, gli insulti gratuiti no. Cancellali. Questo blog ti serve per sfogarti, non permettere che alcuni individui non ti facciano sentire a tuo agio nel TUO spazio.
Detto questo, in bocca al lupo per tutto. Ce la farai.
F

Sara ha detto...

Giuliana, è solo un momento negativo, passerà! Non mollare il blog, per te è una valvola di sfogo.
Rimetti la moderazione per un po' e cancella i commenti negativi all'istante.
Io ti seguo da anni e mi dispiacerebbe che te ne andassi.
Coraggio!

Anonimo ha detto...

Cup, se quel che scrivi è solo uno sfogo dettato da una comprensibilissima preoccupazione per il tuo futuro, bene così.
Ma se sei davvero convinta di quanto dici, allora credo che dovresti tornare a Catania ora e cominciare un serio e propositivo percorso di psicoterapia e regime alimentare sano, nonché sport.
Il problema non è come ti senti ora che sei depressa e sconfortata, ma come reagisci alla difficoltà: se credi davvero che ricomincerai una dieta e l'abbandonerai, che non troverai un lavoro stabile, che non potrai migliorare alcunché di te stessa e della tua vita... beh, non capisci che è in questa eterna prospettiva di immobilità che risiede il tuo problema?
Tutti patiamo momenti di afflizione e sconforto, anche i migliori di noi, i più preparati e fortunati sono fiaccati da sventure e sconfitte nella vita. Eppure ci si rialza tutti e si ricomincia, si consegue l'obiettivo prefissato o almeno di fa di tutto per poterlo conseguire.
Dai, per quanta fatica dovrai fare, cerca di impegnarti davvero per la tua realizzazione finché sei in tempo e finché hai preso coscienza dei tuoi limiti spero momentanei.
Il mondo è fatica, tesoro, lo è per tutti, perché non dovrebbe esserlo per te? Ma dopo il sudore viene anche la soddisfazione di avere costruito quel che si voleva.
Se seguiti a disfare tutto, c'è qualcosa in te di cui devi occuparti prima di ogni altra cosa. Lo sai che non basta cambiare paese per risolvere magicamente i propri dilemmi: il cuore non cambia solo perché cambia la vista intorno.
Avanti!
Lilla

Anonimo ha detto...

secondo me dovresti cercare di imparare a fare qualcosa... non significa che devi studiare, va bene anche qualcosa di pratico, lavori da artigiano: cucire, riparare scarpe ... vedi tu se è possibile farlo a Londra o se è meglio provare a Catania, però pensaci seriamente (naturalmente se qualcuno è disposto ad insegnarti inizialmente non ti pagherà).

Anonimo ha detto...

Ma ti sei preoccupata di STUDIARE un po' di inglese? Mi sembra il requisito MINIMO e ESSENZIALE. Tutto il resto è fuffa.

Anonimo ha detto...

comunque anche fare le pulizie negli alberghi non è semplicissimo... anche lì guardano se sei veloce, devi essere piuttosto precisa ma fare le cose in poco tempo. Chi l'ha già fatto è sicuramente avvantaggiato.

Neofanta ha detto...

Ok Cup, hai appena visto tutte le cose negative della tua vita attuale.
Ora però ti devi concentrare su quello che PUOI fare per ripartire. E fra queste cose c'è un minimo di controllo di quel che mangi, non dico di pesare tutto al grammo, ma ricominciare a mettere dei limiti dal punto di vista alimentare. E ovvio, ricominciare coi curriculum. Hai trovato lavoro a settembre, potrai trovarne un altro da qui a gennaio. E se anche non fosse così, prima di finire gli ultimi soldi, ci devi provare con tutte le tue forze.
Saluti, Neofanta

Unknown ha detto...

ogni volta che vedo qualcuno rivolgere a se stesso parole di tale disprezzo mi si spezza il cuore. siamo tutto ciò che abbiamo, quindi se siamo noi i nostri primi detrattori e affossatori non andiamo da nessuna parte.
non dico che sei una persona perfetta, tutt'altro, però tu nonostante abbia consapevolezza delle tue magagne non hai molta fiducia nel cambiamento.

io personalmente penso che dovresti affrontare i problemi per compartimenti. non puoi gestire sia il problema peso che il problema lavoro allo stesso tempo.
con il sovrappeso ci puoi vivere, perché da quel che so non hai problemi di salute che ti mettano in pericolo di vita. però senza uno stipendio no.
quindi mi sembrano abbastanza chiare le priorità.
ora ti si parano davanti due scelte:

tornare in italia, che per me a questo punto sarebbe anche un'opzione tutt'altro che malvagia ma se ti conosco un po' prenderesti la situazione come la sconfitta della vita e ti incolperesti ad oltranza, quindi no

restare a londra, io sono convinta che qualcosa troverai, il problema è che sarà difficile se continui a deprezzarti in questa maniera. hai esperienza da caffé nero, è vero che eri considerata lenta, ma comunque sai già muoverti in un bar. magari in un contesto meno frenetico staresti a meraviglia. ovviamente sii furba e non dire "mi han licenziata perché ero lenta".

quando e se comincerai a ingranare con il lavoro allora potrai anche pensare a risolvere i problemi di alimentazione e di (questa è una mia personalissima opinione che continuo ad avere nonostante tu mi abbia smentito) accumulo compulsivo.

per quanto riguarda daniele non ti posso dire nulla perché non solo non lo conosco affatto, ma non ho nemmeno mai convissuto con il mio ragazzo. mi è spiaciuto però leggere che venga considerato come un ciacione stupidotto dai soliti anonimi del borgo. dati i toni dei commenti di questi ultimi, ti consiglierei di o chiudere la possibilità di commentare o in ogni caso di non postare finché non sei venuta a capo di qualcosa.
sono sempre rimasta sconvolta dalla tua capacità di incassare gli insulti più osceni e morbosi e penso che adesso non sia più tempo di leggerli e nemmeno di accettarli perché contribuiscono a costruire una pessima immagine di te.

spero che bene o male queste parole possano stimolarti una riflessione.
magari a suo modo sono parole dure ma penso che ce ne sia bisogno, e bisognerebbe lasciar perdere quelli che ti adulano qualsiasi cosa faccia o quelli che ti insultano e trollano come se non ci fosse un domani.


PS: ah, adesso che ci penso, il pezzo dove descrivi la tua delusione per il fatto che Londra non sia una città così ciccia-friendly mi ha seriamente lasciato di stucco. spero scherzassi! insomma voglio dire, sembra che tu ti senta rifiutata personalmente dalla città. sembra quasi che tu ti sia trasferita lì con la speranza di trovare un paradiso di accettazione o chissà cosa.
mettiti in testa una cosa: giuliana/cup è tante cose, non c'è scritto da nessuna parte che tu sia definita solamente dal tuo peso e dal tuo grasso. il peso è una cosa che fluttua con il tempo e nonostante sia uno dei fattori che si vedono di primo acchito in una persona, non è l'unico tassello che compone la sua personalità.
penso che quando avrai risolto un po' di questioni relative alla tua autostima poi potrai avere un po' di stabilità per occuparti del tuo peso. altrimenti sarai condannata a sentirti una dea nei periodi di magra, e un rifiuto monocellulare nei periodi di abbuffo. vuoi veramente una esistenza altalenante così?

Anonimo ha detto...

Ciao cara, io ti seguo anche se in silenzio da mesi ormai. Ti seguo perchè ti trovo simpatica, in molte cose interessanti e ho una profunda ammirazione per la scelta che hai fatto di andare a Londra e prima ancora di metterti d' impegno e perdere kg e non solo.
Il fatto che tu abbia ripreso parecchi kg, non deve farti sentire una schifezza, hai cambiato città, nazione, vita...e di conseguenza anche le abitudini alimentari...Eri lì sola senza il tuo mondo che hai lasciato a Catania...prendere kg è una prassi. Te lo dico io che ho sempre portato 40 massimo 42 e dopo aver vissuto per 9 mesi all' estero ho preso qualche kg e adesso porto la 44. Per me è sconfortante credimi, tutto cio che adoravo indossare e mi stava bene adesso O NON MI ENTRA O MI VA DA CANI.
Tutto questo per dirti che devi fregartene delle stronzate che ti dicono. Tu sei tu, questa è la tua vita, la tua strada, il tuo mondo. Se adesso o anche un domani non riuscirai a perdere definitivamente peso CHI SE NE FREGA....di certo non per questo sei una sfigata incapace o chissà che...quindi togliti dalla teste queste fesserie...
Il tuo umore è molto cambiato da quando sei andata a Londra, perchè non è facile anche se è stata una cosa desiderata da se stessi...ma non è facile lasciare tutto e iniziare. La coppa di gelato consolatrice ci sta, orari sballati e alimentazione sballata PRASSI...l umore non aiuta...se non sei felice come puoi star lì a pensare ai kg di troppo??? Concentrati sui tuoi obbiettivi, trovare un lavoro, goderti Londra il più possibile insieme adesso anche al tuo amore...vedrai che se insisti e non demordi, verrai premiata....IL RESTO VIENE DA SE...quando sarai più serena potrai pensare al tuo fisico sempre SE VORRAI ANCORA FARLO...se no FANCULO A TUTTI...uno deve sentirsi bene con se stesso e basta...Per questo prima di partire sei riuscita a perdere tutti quei kg, perchè eri felice all idea di questa nuova avventura, eri motivata, più serena, più su di giri e questo aiuta molto.
NON LASCIARTI ANDARE, SII FIERA DI TE STESSA, perchè cio che stai facendo non tutti hanno il coraggio di farlo..sii orgogliosa
Un abbraccio
Dolcestefy

K. ha detto...

Ciao Giuliana, questa è soltanto la seconda o terza volta che commento, ma mi sembra il momento giusto per farlo. Ti seguo dall'inizio, da prima dell'ultima dieta, da ben prima di Londra. Ti ho sempre stimata per il coraggio di essere te stessa e di dire sempre ciò che pensi.

Concordo con Florrie. Le tue parole di profondo odio e disprezzo verso te stessa fanno male, fanno male perché tu non sei definita dal peso, sei definita da quello che c'è dentro, e perché anche tu hai il diritto di amarti ed essere amata. Non ti schiaffeggiare così! Diresti mai ad una tua cara amica le cose che hai scritto di te? Non penso proprio. E ad uno sconosciuto? Ancora meno... E allora perché permetti a te stessa di farti del male? Ti ami meno di una qualsiasi altra persona?

Tu vali, Giuliana, e sembra uno slogan da pubblicità ma è così. Vali, e prima te ne renderai conto, prima riuscirai ad affrontare le difficoltà della vita più serenamente.

Un abbraccio e tantissimi pensieri positivi per te, per trovare lavoro, per stare bene.

K.

Anonimo ha detto...

E' uno sfogo e ci sta, ma prova a rileggerlo cercando di guardarti dall'esterno, forse ti sarebbe utile per capire dove ricorrentemente inciampi.
Secondo me non è il peso, non è la coppia, non è il lavoro; queste mi sembrano più conseguenze derivate da un problema di fondo.
La troverai da sola la strada per capirlo, ma giusto per dire cosa mi arriva leggendoti (senza voler passare per l'analista de noantri) a me pare che, in generale, tu abbia un atteggiamento di grande rigidità, a tratti quasi infantile.
Sia verso te stessa che verso il tuo fidanzato, verso il cibo, verso la possibilità di cambiare un'idea. Sfrutta questo periodo per metterti in discussione veramente, ma non valutandoti sulla bilancia o attraverso il titolo di studio, sii più morbida dentro invece che ammorbidirti fuori (non lo dico ironicamente)e vedrai che con calma verrà da sé tutto il resto.
Per quale stupido motivo se mai dovesse finire la tua esperienza a Londra dovresti chiudere il tuo blog? Una punizione? O vergogna per aver valutato male la situazione?
Te lo avevano detto in tanti che anche a Londra c'era la crisi, che non era più come anni fa, che non era facile senza particolari qualifiche. Ti sei voluta buttare lo stesso (spero con consapevolezza) e potendo hai fatto bene, ma se dovesse andare male, sarebbe stupido considerarlo un fallimento. Gli errori di valutazione, te l'assicuro, li abbiamo fatti tutti nella vita e a tutti in quel momento rode inevitabilmente il culo. Dover ricominciare da una scelta diversa, scendendo di qualche scalino e arricchiti da una buona dose d'umiltà, aiuta però a crescere.

Anonimo ha detto...

chiao!

Unknown ha detto...

Ciao Giuliana, dopo la tua ultima rispostaccia mi ero ripromessa che non ti avrei piu' commentata, visti i risultati. Ora mi trovo a leggere un post tristissimo, in cui ti dai addosso e su alcuni punti dai ragione a chi ti commentava con qualche critica. In pratica sei passata dal solito atteggiamento di arroganza / sicurezza, in cui anche di fronte all'evidenza neghi che ci sia qualcosa che possa andare male (a Londra tutti lavorano/sono tutti felici/le persone grasse non hanno problemi/ anche se non si sa l'inglese qualcosa si fa), al totale abbattimento e lo schifo di te. I brutti periodi capitano, capitano a tutti e tutti noi in un modo o nell'altro riusciamo a venirne fuori (a meno che non si parli di situazioni di salute gravissime). Queste alternanze gigantesche no. Ti seguo da molto, e sinceramente, prendila come vuoi, mi sento di dirti di intraprendiere un percorso psicologico, nutrizionale, sportivo serio, come Lilla se non sbaglio diceva piu su. Parla con la tua famiglia apertamente. Credo che anche loro si siano accorti che qualcosa non va. Non va bene vivere " a dieta" o "non a dieta": devi trovare uno stile di vita. Devi smetterla con tutto quello che e' compulsivo: cibo, acquisti, fisse periodiche, e pure questa fissa per Londra che ti ha portato a dire cose tipo "non mi interessa vedere altro posto nel mondo" e che credevi (come al solito convinta al 100%, nonostante tutti ti dicessero che mah, forse non e' proprio cosi, ma tu giu' sicura!) fosse un paradiso della diversita': lo e', ma come in tutte le grandi citta': perche nessuno ti guarda, perche si e' in tanti, e tutti di fretta.
Impara a fare qualcosa, e a farlo bene: la barista o quello che vuoi tu. Non ti piace studiare? benissimo, vedi se ci sono dei corsi per imparare anche manualmente a fare qualcosa. Questo e' il mondo reale, e tu ci hai sbattuto in pieno: nonostante le lamentele continue, prima eri a casa, in una famiglia che ti voleva bene, che ti teneva in casa senza problemi (anche io vengo da una famiglia meridionale, e ne conosco abbastanza bene le dinamiche, ti terrebbero li fino a 70 anni e lo vedrebbero normale), nessuno che ti dicesse di darti una svegliata, non avevi l'assillo di affitto, spesa e bollette,e il tempo di pesarti al grammo i pasti e non di cercare di mangiare sano anche se sei sfinita, sei saltata da un bus a un treno della metro, e la cosa piu semplice e' infilare la mano dentro un pacco di pringles. Il tempo di fare la bambinona e' finito, ora devi diventare adulta, devi decidere cosa vuoi fare, chi vuoi essere, come vuoi vivere.
Comincia cercando di dare una buona impressione di te: chi non ti conosce e passa qui per caso sente di una che non si fa lo shampoo e parla di bide' cl bicchiere,ovvio che poi crede chissa' cosa.
Gli errori si fanno, si rifanno, si continuano a fare tutta la vita. Non stai facendo tutto giusto prima, e poi tutto sbagliato. Non e' che nel periodo "si"" ti intestardisci senza ascoltare nessuno, hai ragione solo tu, e in quello "No" ti dai della merda. Lascia stare il peso per un attimo, che sembra essere l'elemento catalizzatore della tua vita, e pensa a cosa vuoi fare TU, a cosa vuoi essere TU, e vedrai che una volta cresciutra, e diventata adulta, anche trovare una forma esteriore che vada bene per te sara' piu semplice. Pero' COMBATTI.

Unknown ha detto...

Un'ultima cosa: continua col tuo blog, se ti aiuta. Gli insulti che hai ricevuto, te li sei cercata dicendo, quasi lo facessi apposta, delle sonore minchiate (perdonami il termine), talmente grandi che sembrava le dicessi per scatenare l'inferno degli anonimi. Le critiche costruttive non sono insulti, e se vieni criticata a volte non e' per quello che dici, ma per come lo dici.

anonima catanese ha detto...

vabbè dai ma ci posso credere che sono tutte miss perfezione che si fanno lo shampoo ogni giorno? mica ha detto che non si fa la doccia o che non si fa mai lo shampoo! Giuliana purtroppo, come ti ho detto tutte le volte che ti ho commentato, Londra non è neanche lontanamente un bel posto in cui vivere; ho tanti amici che vivono li, una coppia da 13 anni, un amico da 7 anni ed un altro da 3... la coppia un pochino se la passa meglio ma ovvio che dopo 13 anni come minimo sogni anche in inglese e comunque sono 2 stipendi... gli altri amici sempre camerieri, con dei bei salari ma che rapportati ai prezzi che ci sono la sono niente, tipo che uno di loro per due anni ha vissuto in una camera che ti giuro ci entrava solo il letto e l'armadio, una cosa che da noi sarebbe considerata piccola anche come sgabuzzino (però a Tottenham). oltretutto a londra ci sono pure stata, ok è una bella città, ma non ci andrei a vivere manco se mi pagassero per non fare niente, è piena di gente paesana che vuole fuggire da chissà cosa inseguendo il sogno "americano" (in questo caso inglese) che forse era una cosa pensabile 10 anni fa, ma ora è utopia; fa un freddo cane; come tutte le grandi città puoi morire e se ne strafotterebbero tutti, e in più gli inglesi non sono noti per il loro calore umano; è troppo troppo caotica, ci sono città più grandi dove c'è molta più tranquillità; e potrei continuare all'infinito. Sei partita senza sapere l'inglese, solo perchè avevi questa idea folle e perchè londra ti piace (a me piace ogni città che visito ma non per questo andrei a vivere in tutte! fattelo un giro nel mondo, non ti fermare ad un posto a 2 ore di aereo da casa tua.. esistono anche altri continenti, se dovessi cambiare la sicilia per un posto europeo mi starei bella a casa mia, che per quanto ti sembra favoloso e all'avanguardia è sempre a 2 ore da casa tua, quindi figurati che cambiamento... vai in sud africa o in sud america e vedi cos'è davvero un'altra cultura). Detto ciò, non abbatterti... se dovessi tornare a catania prendila come un'esperienza, sei stata via 3 mesi da sola in un altro paese, non è una brutta cosa eh... prenditi il tuo tempo, riprendi la dieta, studia l'inglese e poi tornaci se vuoi (anche se spero che se devi farti un viaggio o andartene a stare sola scegli un altro posto per dio!! il mondo è pieno di posti favolosi e mooooolto più economici e belli da vivere, e con gli aerei arrivi dove vuoi).. sù col morale, ora c'è anche il tuo zito, non ti abbattere!

Anonimo ha detto...

Giuliana,

Devo dire che anche io sono una di quelle lettrici silenziose, come hanno già detto le altre sei una ragazza intelligente e sicuramente piena di tante qualità, questo è anche il motivo per la quale tanta gente di segue e ti legge, non solo per odiorati e insultarti. Io ho visssuto a Londra 3 anni, i primi sei mesi devo ammettere ho cazzeggiato e mi sono spesa tutti i soldi che avevo (errori di gioventù)! poi una volta arrivata alle super strette ho cominciato a mandare cv come se piovesse ed ero disposta a tutto pur di lavorare e finalmente dp un mese a bottte di 30 candidature al giorno ce l'ho fatta a trovare lavoro. Era un lavoro da receptionist in una catena di hotel, però insomma mi ha permesso di stare lì per tutto quel tempo. Ammetto che se non ci fosse stato lì mio fratello ( già da 2 anni a Londra prima di me) non ce l avrei fatta perchè la solitudine, la barriera linguistica e il non lavorare pesano tanto. Il mio consiglio è questo: non è un fallimento tornare indietro se effitivamente ci provi e vedi che non ottieni quello che ti aspettavi, non per tutti le occasioni sono all'estero o nel trasferirsi. Oguno trova la sua strada anche sbagliando o provando altro. Per dirti io andai via da Milano perché ormai m annoiavo si facevano sempre le stesse cose, nonosante avessi un lavoro indeterminato e retribuito bene a soli 21 anni, ma nn era quello che volevo fare e quindi tanti saluti. Credevo che sarei arrivata Londra e avrei fatto vita pazza, mille feste e amici, in realtò quel tipo di vita la fai solo se vai all università lì o hai un bel lavorone che ti fa guadagnare bene. Altrimenti come il 90% degli emigranti t ritrovi a fare la vita casa/lavoro e poche uscite, turni atroci, pochi soldi ecc ecc però cmq conosci persone ti diverti impari la lingua e vivi da solo, cose che ti aiuteranno tanto nella vita ovunque tu sarai. Io andai convinta di trovare l'uomo della mia vita, dpo 3 anni di uomini inutili (pochissimi inglesi che sono un po' frigidi e farfalloni) sono tornata a milano e ironia della sorte in 2 mesi ho trovato quello che ancora adesso dopo 1 anno è il mio ragazzo e conviviamo. Insomma, la vita è così, bizzarra, pensa sempre che l'importante è fare, se continui a fare cose troverai da te quello che ti rende felice anche dove meno te l'aspetti. Non essere triste e non schifarti di te, pensa a qunat Daniele ti ami e che è lì per amore, una cosa stupenda che poche persone farebbero. Insomma, ci passiamo tutti da queste cose non sei sola, e tutti le superiamo, quindi anche tu sicuramente ce la farai!

Ps: per il lavoro (magari lo sai già) io ho sempre cercato su Gumtree.co.uk oppure cerca se il tuo quartiere a un sito proprio (di solito lo hanno) così magari trovi lavoro vicino a casa e hai più chance di essere presa proprio perchè vivi "local"

Buona fortuna

P.

Anonimo ha detto...

Giulianona alla fine ci hai provato, anche se secondo me sei andata a londra un po alla cieca. Non sai la lingua, non hai un titolo di studio decente, non sai fare niente. Se torni a catania almeno hai fatto un'esperienza, puoi sempre metterti con impegno a cercare di imparare a fare qualcosa e poi andare dove ti senti

Anonimo ha detto...

Non ho mai visto tanti commenti inutili tutti insieme. Non so se mi fa più ridere chi ti scrive "ti capisco, anch'io sono passata dalla 42 alla 44" o chi ti scrive cazzate in stile life coach americano (combatti, reagisci, tutto verrà da sé...ma sparatevi, a cosa credete che serva?) Tutti bravi a fare gli psicologi della gleba e a raccontare, tra un consiglio inutile e un altro, le vostre esperienze (egocentrici che non siete altro). La verità è che nessuno saprà mai come si sente in questo momento. E forse l'unica cosa giusta detta è che dovresti, per il momento, spendere il tuo tempo a cercare uno psicologo, uno che vada bene per te (e non fermarsi al primo che passa, gli psicologi sono pur sempre persone e bisogna sentirli un minimo compatibili a se), uno che nel tempo ti aiuti a prendere la vita e te stessa con maggior calma, consapevolezza, serenità, chilo più o chilo meno, fallimenti o successi. Finché non sarai a posto con te stessa non ci sarà dieta lavoro o città che risolveranno i tuoi problemi.

Eli ha detto...

A volte ti leggo ma non ho mai commentato, umanamente mi spiace molto leggerti così, in questo periodo dell'anno pieno di luci e corsa ai regali è abbastanza triste essere senza lavoro. Non sono brava a dare consigli ma occorre rimboccarsi le maniche ed essere positive.I momenti difficili li attraversiamo tutti l'importante è superarli.
In bocca al lupo

Cupcakes ha detto...

Ciao a tutti e grazie <3

Dunque, rispondo per punti un po' a tutti:

- Mi piacerebbe aprire un blog parallelo e privato dove sfogarmi, ma non so se lo farò mai. Avrebbe di sicuro dei periodi di magra, e nei periodi di vacche grasse ci vomiterei solo decine o centinaia di lamentele e di autocompatimenti.
Non so se sarebbe il caso di farlo davvero.

- Questione Catania: io vorrei non dover tornare mai. Per me tornare sarebbe una sconfitta personale, ed in più sono assolutamente consapevole che se anche cercassi un lavoro lì, non lo troverei o troverei le solite cose al call center sottopagatissime. Sono partita per riuscire a mantenermi da sola e a vivere da sola, e tornare a Ct significherebbe condannarmi ad una vita intera da bambocciona, mantenuta dai miei genitori o comunque in casa con loro.
Molto comodo, ma mi renderebbe davvero poco indipendente tutto ciò. A Catania non avrei prospettiva di un futuro, qui o in qualsiasi altro paese dove ci sono più offerte di lavoro sì invece.

- Non sono brava in nulla e questo è vero, ma credo che nei lavori manuali nessuno nasca imparato. Posto che a me studiare non piace, per imparare un mestiere devo praticarlo, ed in questo caso dovrei praticarlo per forza di cose a pagamento, dato che altrimenti non riuscirei a pagarmi l'affitto.
Io spero solo di trovare qualche lavoretto, anche brutto, con cui pagare le spese, e nel mentre cercare un po' di forza di volontà per migliorare il mio inglese, magari proprio attraverso un corso gratuito. Il fatto di non avere un lavoro però mi sta mettendo addosso un'ansia incredibile e non riesco a fare nient'altro.

- Per la questione dieta non so davvero cosa potrei dire di nuovo. La mia vita ruota attorno al cibo/non cibo. Mi baso sulla mia persona solo attraverso l'aspetto esteriore, e penso solo a quello. Per me io non sono nulla se il mio aspetto esteriore è nulla. E due anni di psicoterapia non sono serviti a molto. Sul momento mi davano forza, ma adesso che l'ho interrotta e ho cambiato stile di vita, non sono riuscita a far traslocare anche gli insegnamenti che la terapia mi aveva dato.
Allo stesso tempo, quando voi mi dite che io sono io e non il mio grasso, mi chiedo come possa essere io con venti chili in più o in meno: la figura cambia radicalmente, e per forza di cose anche l'umore e il mio modo di vedermi. Certo che le cose cambiano quando cambi, come faccio a porre l'aspetto esteriore al secondo posto, quando è la prima causa del mio malessere e del mio "storpiamento" fisico?

- Questione Londra: io sono pienamente convinta che a Londra potrei viverci tutta la vita nonostante i suoi limiti. Io questa città l'adoro, e non trovo una cosa negativa il fatto che sia a due ore da casa mia, anzi: ti permette di cambiare stato, civiltà e tradizioni, ma allo stesso tempo non ti estranea o aliena dai tuoi affetti rimasti giù.
La città è bellissima, mi piace la vita frenetica di qui, mi piace il fatto che puoi uscire da sola e nessuno ti guarda strano se sei al ristorante o al cinema senza compagnia. Mi piace proprio il fatto che la solitudine non sia un vuoto da riempire per forza (anche se psicologicamente ognuno sa come si sente, e c'è chi si sente male da solo, mi pare logico questo).
Adesso che ci vivo, mi piacerebbe avere i soldi per fare dei viaggi all'estero, ma parlo di vacanze, non di trasferimenti. Se dovessi scendere a Ct, credo che vorrei risalire sempre qui per vivere, e non in altri posti.
E poi, nonostante io non parli bene l'inglese, la lingua mi piace molto.


Anonimo ha detto...

In questo blog o fai la vittima piagnucolosa o la presuntuosa arrogante e acida che non ascolta i pareri di nessuno...ai due estremi proprio. Magari il tuo problema sta nel bipolarismo. In ogni caso ripigghiate che ci sono persone di 200 chili, padri di famiglia disoccupati e figli che se osano rimettere piede in casa dopo essersene andati si sentono dire "noi non ti diamo più un soldo" oppure "sei voluto andare via di casa, allora restaci". Almeno tu hai un porto sicuro dove tornare, non sei irrimediabilmente obesa e non hai alcuna responsabilità, nè marmocchi a carico. Insomma, potrebbe andarti anche peggio e non staresti qui a lamentarti se avessi davvero il pepe al culo o se non riuscossi ad alzarti dalla sedia perché fortemente obesa. Perciò up, il peggio che ti può succedere è tornare a Catania e forse non sarebbe neppure un male per te al momento.
Per cambiare argomento, la cosa che più mi ha dato la nausea del tuo post precedente è il tuo considerare gli altri solo come appendici del tuo piacere, gli altri devono procurarti benessere e sti cazzi, l'importante è quello che provi tu. Se stare con un ignorantello come Giuseppe ti ha resa così algida è brutta come cosa, più di qualsiasi corno o cornino.

Anonimo ha detto...

Invece quella del blog parallelo sarebbe un ottima idea, a cosa servono i blog personali se non a lamentarsi e scrivere di diete, paranoie eccetera?credo che chi ti segue dall'inizio apprezzasse da te quel tipo di blog più di quello pieno di outfit e acquisti futili degli ultimi anni. La verità è che per te non sarebbe abbastanza popolato e questo sarebbe una botta terribile per il tuo ego. L'anonimo sopra

Cupcakes ha detto...

Lilla , hai ragione: mi autosaboto o come si dice.
Credo già dal principio che non otterrò buoni risultati negli obiettivi che mi prefisso, oppure so già che se anche dovessi ottenerli poi li sfascerei velocemente.
Non so però il perchè io viva così, nella perenne insoddisfazione. E' come se non volessi essere felice, ma in realtà io vorrei esserlo davvero, mi pare ovvio!
Boh.

Florrie , rivolgo a me parole di disprezzo e la cosa triste è che penso di meritarle. Idem con i commenti anonimi: alcuni mi feriscono, altri no (mi feriscono, sembra strano a dirsi, più le critiche che gli insulti), ma non li trovo mai falsi, per cui pensoche tutte le cose che gli anonimi mi dicano siano vere.
Per quanto riguarda la città ciccia friendly, in realtà me ne avevano parlato così, non ero io ad essermi illusa. Qui sono tutte stra secchissime e fantastiche, e le persone sovrappeso non mi sembrano così tante. Sì, ovviamente ci sono, ma spesso sono madri di famiglia, donne adulte: io ragazze obese come quelle dei blog che seguo, non ne vedo mica spesso, anzi.
Idem con la storia dei vestiti: tutti dicevano che a Londra i negozi hanno taglie grandi anche per chi ha problemi di sovrappeso, ma io di pantaloni al di sopra della 46 continuo a non vederne se non da Primark. Boh. Magari sono io che avendo pochi soldi non ho guardato bene in ogni negozio, ma a me pare così.
Invece, per la domanda sul sentirmi bene nei periodi di magra e male nei periodi di abbuffate, direi che no, non voglio una vita altalenante, ma solo per il motivo che non vorrei dei periodi di grassa =)

Veronica , ciao a te.
A me dispiace che quella volta tu ti sia sentita attaccata da me, ma credimi che ho trovato una "rispostaccia" la tua sui miei occhi e non la mia risposta a te. Davvero, io ho sempre apprezzato ed accettato i tuoi commenti, ma quella volta mi hai davvero spiazzata e ferita.
Spero che il malinteso sia superato adesso, e ti ringrazio per questo tuo commento. E mi scuso ancora se ti sei sentita attaccata. Il mio non voleva essere un attacco, ma a mia volta mi sono trovata di fronte ad una tua supposizione per me assurda che neanche gli anonimi più accaniti avevano mai fatto.
Detto questo, ti ringrazio per le tue parole confortanti di questo commento: tu sei una di quelle lettrici che legge con attenzione e che, nonostante io sia una pazza furiosa, mi segue con affetto, e ti ringrazio doppiamente per questo.
Sono arrogante, è vero. L'arroganza è immaturità, e devo fare ancora molto per crescere. Non è facile per me ammorbidirmi con le persone. Come disse una volta la mia terapeuta, "tratto gli altri da cretini per non sentirmi cretina io". E potrebbe descrivermi bene anche il detto "La miglior difesa è l'attacco".
Spero col tempo e con le esperienze di riuscire ad ampliare i miei orizzonti, che adesso sono purtroppo molto ristretti.

Per tutti : Grazie ancora, soprattutto alle lettrici silenziose che hanno scritto qualcosa per farmi sapere che ci sono <3

ft. ha detto...

Resisti Giuliana resisti!

Io non trovo tu sia monotona, non trovo che il tuo scrivere di ciò che vivi quotidianamente sia triste. L'impressione che mi hai dato è quella di una ragazza vera che ha deciso di scrivere di sé stessa senza filtri, senza ipocrisie, senza addolcire la pillola. Ammiro il tuo coraggio in questo senso, ed il coraggio che hai avuto nel prendere in mano la tua vita e nel cercare di trasformarla, dal momento che ti stava stretta. Questo atto di coraggio dovrebbe renderti fiera di te a prescindere dai chili dal lavoro e da tutto il resto. Ci hai provato, è già tantissimo, e questa soddisfazione ti rimarrà a prescindere da come vadano le cose.
Ma ripeto, non mollare, non darti per vinta.
Sei riuscita a trovare un impiego in un nanosecondo, appena hai messo piede in città. Come hai avuto quello, riuscirai a trovarne un altro. Sei riuscita a perdere tanti chili in poco tempo e ok, da sola li hai ripresi. Sono sicura che la vicinanza di Daniele riuscirà a darti l'input che ti mancava per tornare a prenderti cura di te.
Un abbraccio!

Margherita ha detto...

Ciao Giuliana.
Veronica ti ha scritto, come sempre, cose belle e condivisibili. Spero non ti impermalosirai ma capirai il suo discorso, che condivido totalmente. Io riparto però dalla -bella- frase dell'anonimo delle 23,06: "Gli errori di valutazione, te l'assicuro, li abbiamo fatti tutti nella vita e a tutti in quel momento rode inevitabilmente il culo. Dover ricominciare da una scelta diversa, scendendo di qualche scalino e arricchiti da una buona dose d'umiltà, aiuta però a crescere". E' proprio così. Ed è quello che ti avevo detto anche qualche post fa', quando si parlava dell'università. La tua boria è pari solo alla tua fragilità. Io credo che tante donne, tutte così diverse fra loro, ti commentino, con affetto, con rabbia, con partecipazione, perché in te rivedono quegli errori, così umani, che tutti noi nella vita abbiamo presto o tardi commesso. L'umiltà aiuta a ripartire. Ricordo, credo quest'estate, che scrivesti un post legato al fatto che dimagrire, alla fine, era legato solo alla forza di volontà. Molte commentatrici si incazzarono e ti dissero che non era una cosa così controllabile. E' facile essere arroganti quando si è sul carro dei vincitori. E' meno facile essere sempre misurati, abbandonare l'onnipotenza e provare, con grande umiltà, a provare a fare del proprio meglio, che non significa fare sempre tutto bene, ma provarci, provarci anche quando le cose sono nere e piove sempre. La continuità è la dote fondamentale. In te non c'è questo equilibrio. Ed è per questo che pensi che avresti potuto tranquillamente finire l'università (ma non l'hai finita) e nel momento in cui dimagrivi pensavi che alla fine quelle degli altri erano tutte pippe (ma alla fine non lo erano, credo che ora come ora tu possa comprenderlo). I blog sono belli perché sono come alberi: li vedi crescere e cambiare. Se tu tornerai dall'Inghilterra, questo non sarà un fallimento, ma un'esperienza. Hai vissuto, hai picchiato la testa, ma quel che conta è che hai vissuto e hai imparato qualcosa di nuovo. La vita non è classificabile solo come una serie di fallimenti e vittorie, ma anche e specialmente come una galleria di esperienze, che sono poi quelle che ci fanno crescere e formano la nostra opinione del mondo. Se continuerai a tenere il blog, io credo che fra qualche anno le tue lettrici avranno modo di constatare che, dopo molte cicatrici e lividi in più, sarai cambiata e cresciuta: più morigerata, meno spaccona e specialmente più felice. Forse sono ottimista, ma mi piace esserlo e vorrei che lo fossi anche tu. Tanti in bocca al lupo, Giuliana.

Unknown ha detto...

Non è facile, certo, e non sono così ipocrita e falsa da dire che è bello essere in pesante sovrappeso o addirittura obesi.
non è bello, ma se uno ha questa visione monodimensionale di sé dimagrire sembrerà, più che un obiettivo fattibile e soprattutto mantenibile, la cosa da cui dipende tutta la tua esistenza. quindi se durante questo cammino incontri degli ostacoli o hai normalissime debolezze, ti sembra già di aver sbagliato tutto e di essere inutile.

son già contenta perché ti vedo con la volontà di uscire dall'impasse. bene. probabilmente quello di ieri è stato uno sfogo dettato dall'esasperazione ma i problemi rimangono sempre lì nonostante sia più lucida.
una ricetta sicura non ce l'ho perché non sono né un life coach né uno psicologo (nonostante qualcuno qui sopra abbia insultato chi provava a darti consigli di supporto finendo poi per dar consigli pure lui, che coerenza) però ti dico cosa faccio io quando mi sento senza scopo.

Unknown ha detto...

appena possibile, cioé quando hai un pomeriggio libero, metti un abito carino, truccati e soprattutto stampati dei cv aggiornati. non pensare la troiata che ti puoi truccare e infighettare solo se pesi meno di tot perché è una troiata.
esci da sola o con dani e fate un giro. senti il sole sulla pelle (visto che pare che ci sia un tempo smagliante in questi giorni). il sole è un formidabile antidepressivo e aiuta a sentirsi pieni di energia.
guarda che negozi e che esercizi commerciali ci sono nella tua zona e nelle zone adiacenti. c'è qualche negozietto di chincaglierie che ti piace? un baretto tranquillo? un posto dove cercano una cleaning maid? sorridi e lascia loro il cv.
alla fine della giornata vi sarete goduti londra come una coppia, sarete usciti dalla situazione claustrofobica della vostra stanzetta, e soprattutto avrai fatto attivamente qualcosa per trovar lavoro.
l'anonimo prima di me ha ragionissima quando dice che non solo non sei obesa in pericolo di vita, ma non hai nemmeno persone che sono completamente dipendenti da te (figli). sei libera da debiti o altri obblighi materiali.
l'unica prigione in cui ti stai richiudendo da sola è il tuo orgoglio. si può benissimo dire "scusate, ho fatto degli errori di valutazione", non muore nessuno, certo, i soliti punteranno il dito, ma lo punterebbero anche fossi una businesswoman con stipendio da 10k, con un marito meraviglioso, tre figli perfetti e una casa da giornale... solita storia.

quindi: è tutto qui. iniziare è difficile ma bisogna superare l'inerzia del ciclo vizioso mi han licenziato-mi faccio schifo da sola-mangio tanto-mi faccio schifo perché son grassa-mangio per punirmi di essere grassa-mi odio-siccome sono una fallita e mi odio non mi assumeranno mai eccetera.
alla fine non sai più come tutto è iniziato ma sai che è tutto una merda completa.

fossi lì ti prenderei di peso e ti porterei ai kew gardens, cazzo. hai bisogno di un'azione d'urto.

Unknown ha detto...

cavoli, nel mentre che ti scrivevo oltre al tuo sono arrivati i commenti di altre lettrici. mi son piaciuti molto tutti.
più o meno ognuna ti ha detto delle cose giuste e che condivido.

io penso che dovresti restarci a londra perché vedo quanto la ami e quanto ti piace. notavo solo come fosse strano che tu abbia scelto di parlare dell'argomento taglie e persone grasse a londra estesamente.
quel che però vorrei dirti, è che condivido un po' anche quel che dice margherita.
ci sono passata anche io, un tempo ero una persona abbastanza "giudicante" che tendeva a essere piuttosto meschina appena si presentava una debolezza o un difetto nel mio prossimo. passavo allo scanner ogni minima magagna e se un giorno quella persona mi avrebbe dato contro, sarei stata pronta a rinfacciarle tale vera o presunta "macchia".
poi è successo che dopo un periodo in cui sono andata in crisi perché guardacaso ero IO a non incontrare più i miei "standard di qualità", ho capito che dovevo esser più indulgente. il che non significa non saper riconoscere le situazioni o gli atteggiamenti sbagliati, ma essere dei giudici più clementi.

da quel che scrivi spesso noto che sei una persona che si arrocca sulle sue posizioni e non prova molto a mettersi nei panni degli altri che vivono un tipo di vita diversa o pensano altro. non credo che lo faccia con secondi fini come facevo io, ma comunque penso che sia abbastanza evidente la tua mancanza di immedesimazione. (non direi arroganza, ma più che altro sordità).
ecco, la stessa rigidità che rivolgi agli altri la rivolgi a te stessa. sei il tuo giudice più impietoso che è pronto subito a condannarti all'ergastolo. e trovo degno di nota che ti feriscano di più le critiche strutturate e finalizzate all'aiuto (per quanto maldestre) che gli insulti.
il bello che tutto questo non serve a un cazzo se non forse a sfogarsi sul momento. ma alla fine, quando ti sei data della merda per dieci volte di seguito, che hai concluso? niente.

in questi mesi da che ti leggo ho visto una notevole evoluzione, sei diventata in qualche modo meno "chiusa" e dogmatica, ora si tratta di continuare su questa strada, quella di essere meno punitivi.

Anonimo ha detto...

Ma che cazzo scrivete sti monologhi a fare? ci perderete di sicuro pure un sacco di tempo, ma chi ve lo fa fare? Ci sono persone molto più meritevoli di lei di ricevere supporto e che non lo ricevono

Anonimo ha detto...

Florrie dei miei stivali che a quanto pare hai un sacco di voglia di raccontarti e di fare discorsi da film americano, io non ho certo dato consigli inutili della serie combatti-reagisci-truccati-ce la farai ma ho detto che l'unica cosa sensata che è stata scritta è stata che deve andare da uno psicologo. Non capisco che c'entra la coerenza, ho fatto una semplice constatazione. Ti prego non scrivermi l'ennesimo monologo in risposta, non lo sopporterei.

Anonimo ha detto...

Per l'Anonima cretina che è passata dalla 42 alla 44 e si sente grassa!
Ma cara la mia "obesona" non dire minchiate perchè passare dalla 42 alla 44 e sentirsi grasse è da malate..... ci sei mai entrata tu in una 54? Non sai che si prova, non conosci lo sguardo della gente che ti fissa e pensa a quanta ciccia ti porti dietro..... non credo tu abbia mai cambiato strada se vedevi della gente ferma ad un angolo e pensando ti potessero criicare pensavi fosse meglio cambiare marciapiedi..... hai mai messo le magliette xxxxl da uomo perchè della tua taglia non ne trovavi, hai mai trascorso estati intere in casa perchè ti vergognavi di farti vedere in costume? Hai mai rifiutato un abbraccio da qualcuno per paura che potesse tastare con mano i tuoi rotoli?.... potrei continuare per ore perchè io sono stata obesa e dalla 54 ora sono una 46 e mi sento magra.... anche se so di non esserlo..... ho trovato un mio equilibrio e mi fanno girare veramente i coglioni quelle bimbeminkia del cazzo che per un etto credono di essere grasse! Stupide che non siete altro..... siete voi le prime che appena vedete una con un rotolo in più la indicate ridendo sotto i baffi decolorati che avete!

Anonimo ha detto...

a proposito l'anonima grassa con la 44 è Dolcestefy!

Unknown ha detto...

ci perdo tempo perché considero giuliana un'amica, anche se forse è una parola grossa dato che la conosco solo virtualmente.
se vedo qualcuno che mi sembra abbia bisogno di conforto, provo a darglielo. di certo non vado a spulciare la blogosfera per trovare gente in difficoltà.

e poi che è 'sta storia del meritevole? uno può essere immeritevole o aver fatto solo cagate nella vita o non avere la forza per tirarsi fuori (come cup) ma un consiglio ponderato costa solamente il tempo di pensarlo(che ho in quantità visto che sono in ferie)e può esser donato a tutti, a prescindere da che posto abbiano nella graduatoria della meritorietà.

Unknown ha detto...

13:41 ah, te sì che sei furbo, hai capito tutto te. lo psicologo è servito a molto mi dicono, visto che adesso è daccapo. 7+.

Anonimo ha detto...

dolcestefy, ha anche un nome da bimbaminkia." oddioo non sai cosa si prova, non mi entrava più niente, avevo la 44!!" ok non è piacevole cambare taglia ma ragazza mia a perdere una taglia ci si mette un soffio!! non ha senso venire qui a parlare del tuo aumento di taglia ad una che di chili ne ha messi su 30!! parla di altro!! va bè che ti chiami dolcestefy, magari hai solo 15 anni...in tal caso sei scusata. (concordo con l'anonima ex taglia 54)

Anonimo ha detto...

florrie, io dallo psicologo non ci sono mai andata. magari ne avrei bisogno ma non ci sono mai andata. vedi che scrivi cazzate?

Anonimo ha detto...

Io ti ho scritto una mail, non se se l'hai vista, e mi sa che ho fatto mooolto ma mooolto bene (capirai il perché dalle prime righe).
BlackTea

Unknown ha detto...

capisco che hai un disperato bisogno di sfancularmi, ma almeno prenditi la briga di leggere bene cosa scrivo per non prendere fischi per fiaschi.
adesso E' daccapo, terza singolare del verbo essere, mi riferivo a cup che ha detto prima di aver fatto terapia in passato in merito alla sua autostima.

Anonimo ha detto...

Florrie forse è daccapo perchè ha lasciato la terapia incompiuta??? magari se seguitava ad andarci poteva servirgli. Ci vuole tanta pazienza per rimettere in sesto la salute mentale, non è mica un raffreddore!! Perché mi attacchi se dico che è piu utile andare da uno psicologo che stare a sentire chi le dice REAGISCI!! COMBATTI!!! E' forse sbagliato? a me non sembra!!
e comunque perdonami se ho frainteso il tuo italiano correggiuto.

Anonimo ha detto...

"lo psicologo è servito a molto mi dicono"....certo invece tu servirai a molto con i tuoi monologhi. Parli con una che per continuare a comprare spazzatura da H&M e alla bancarelle aveva dimezzato i giorni di terapia perché costavano troppo, e che la terapia l'ha lasciata prima del tempo. Fare le cose a metà non serve a nulla, mi pare ovvio. A lei magari due anni non bastavano e ne doveva fare 5. La mia migliore amica ha fatto 6 anni di terapia, dico 6, e ad oggi rispenderebbe tutti i soldi che ha speso senza batter ciglio, parole sue. Ma ci vuole tempo, pazienza, sacrificio, cosa che la proprietaria del blog a quanto pare non ha. Non per attaccarti anch'io ma magari florrie informati prima di dire "eh, lo psicologo a cosa le è servito..."

Elliee ha detto...

Forza Giuly, coraggio! Non disperare. Sei a Londra e lavori nei bar/locali/negozietti/ristoranti/pizzerie ce n'è sempre, perchè essendo lavori fatti quasi esclusivamente da immigrati che prima o poi se ne vanno (perchè trovano di meglio o tornano a casa) c'è molto ricambio.. Come ti hanno già detto stampate cv e andate in giro per la città a consegnarne piu che potete, specie nei locali italiani.. Per quanto riguarda la lingua forse dico una cazzata ma mi sembra che a Earl's court ci sia un corso d inglese gratuito..prova a informarti!! Coraggio ce l puoi fare forza :)

Elliee ha detto...

http://m.gumtree.com/f?categoryId=130&locationId=10000344&q=free+english dai un occhio qui!!

Unknown ha detto...

anonimo delle 14:19, non ti voglio attaccare per il gusto di farlo, mi ha dato semplicemente fastidio il tuo voler derubricare i commenti con consigli "pratici"(non solo miei) a cazzate.
io sono davvero convinta che lo psicologo possa servire MA a condizione che il paziente sia collaborativo. se già non ti vuoi far aiutare in quel modo o cominci a pensare alla psicoterapia come a una noiosa incombenza (e pare sia già successo) nemmeno il più bravo potrà far qualcosa per te.
oltretutto cup non può e non vuole tornare in Italia stabilmente, e visto che non sa granché l'inglese e non ha soldi ve la vedete a fare terapia in U.K, adesso? io no!
ho semplicemente cercato di dar dei consigli IMMEDIATAMENTE praticabili anche in base alla mia esperienza.

PS: mi sembra di scrivere in italiano standard.

Anonimo ha detto...

studiare l'inglese è già qualcosa, ma non basterà. Finché farai lavori generici vivrai in una situazione di estrema precarietà perché è la norma assumere a tempo determinato e licenziare quando non c'è più bisogno. Te lo dice una che per anni ha lavorato con contratti co.co.pro e sostituzioni di persone in maternità, sempre in ansia per il futuro, e ha avuto un po' di pace solo quando è stata assunta a svolgere il lavoro per cui aveva studiato, dopo aver superato un concorso. E stai facendo esperienza di quanto possa essere logorante non avere alcuna sicurezza. Posso solo raccomandarti di non perdere più tempo, di non adagiarti pensando che basti sudiare un po' la lingua: pensa che se l'avessi fatto a Catania nei mesi in cui aspettavi di partire lo scoglio della lingua sarebbe già meno difficile da superare. Non compiere lo stesso errore, inizia da subito a pensare cosa vuoi fare e a preparari per quello, questo è il momento di darsi da fare.

Anonimo ha detto...

Per l'anonima "dalla 54 alla 46" delle 13:44 :

ma possibile che si debba sempre capire (e compatire) chi ha un problema di sovrappeso..?? Questi sono problemi da primo mondo per cui bisognerebbe avere la decenza di non lamentarsi.

La soluzione, oltretutto, e' molto semplice: chiudendo la bocca nessuno e' MAI diventato grasso.

Scusa la brutalita', ma non capisco perche' dobbiamo sempre preoccuparci di "urtare" i sentimenti delle persone grasse.

Credi che chi e' magro lo faccia senza sforzo ed impegno? Pensi che non eserciti un notevole autocontrollo? Pensi che non si sfidi giorno per giorno per mantendere una certa forma?!

Impegnati, sfidati e controllati.

La ragazza passata dalla 40 alla 44 sta sicuramente vivendo una situazione piu' "traumatica" di una che pesa 100+ kili piuttosto che 90 e che - alla fine - e' sempre grassa e basta.

Scusa, ma volevo fare anche io il mio piccolo sfogo...


Anonima passata dalla 40 alla 36 (contenta, ma non troppo)


PS: Londra era una citta' chubby 15 anni fa, adesso con la rivoluzione organico-salutista e' un'altra storia. E' come vivere a NY e pensare che "allora in America non sono grassi". Non si possono giudicare le nazioni dalle loro capitali..!

Serena ha detto...

Cara Cup,
te lo hanno detto tutti, sarò banale ma non devi abbatterti. Io, come tanti, ho passato situazioni simili alla tua, senza lavoro, pur avendo master e laurea, mi sono sentita triste e senza prospettive. Non c'è un segreto per superare queste cose, se non quello di guardare avanti e di rimboccarsi le maniche. Impara a fare qualcosa, qualsiasi cosa, coltiva una passione e cerca di reinventarti, insomma secondo me ti serve una spinta che ti aiuti a trovare il tuo posto nel mondo. So che non è facile ma non sei una sciocca, ce la farai. E considera che anche tornare a Catania non è una cattiva idea: hai una famiglia che ti vuole bene, cosa non da poco. Non sto qui a farti la lagna ma credimi, io me ne sono dovuta andare di casa molto presto perché mia madre era insostenibile e anche ora che sono passati anni e ci vediamo poco, continua a trattarmi con sufficienza e ad apprezzarmi solo quando faccio ciò che dice lei.
Sulla questione della lingua ti dico una cosa che forse ti dissi già tempo fa: ci vuole tempo ed esercizio, anche in questo caso abbattersi serve poco. Pensa, io ho fatto la scuola bilingue, parlo abitualmente per lavoro con persone straniere e comunque continuo a imparare sempre cose nuove.

Coraggio :)

p.s. scusa gli eventuali errori, sono senza occhiali!

Anonimo ha detto...

Ciao Giuliana
Leggendo il tuo ultimo intervento, ho avuto l'impressione che il peso condizioni notevolmente le tue valutazioni. Forse il vero problema consiste nel legare il modo di affrontare la vita al peso, che, se ci rifletti bene, è un numero sulla bilancia e una taglia di vestiti (a parte tutte le implicazioni in fatto di salute). La dieta può essere di aiuto, a parte di intenderla come sano regime alimentare. E quanto parlo di sano regime alimentare non mi riferisco, con tutto il rispetto, allo stile "simil vegano" che hai seguito per circa un anno. La tavola, infatti, deve essere anche gratificazione e dopo un anno sfido chiunque a non dire "ciao ciao" alla montagna di verdure con poco condimento o ai prodotti a base di soia. Ho sempre pensato (e anche scritto) che il regime alimentare seguito a Catania fosse troppo restrittivo; se la dieta è fatta bene, nel senso che appaga anche il palato, la cd "giornata sgarro" neppure dovrebbe essere citata, specie ad una persona con una diagnosi di binge.
Comprendo e rispetto lo sconforto, però considera che rialzarsi è un'occasione per guardare avanti, per non vivere di rimpianti e, perché no, per dare un senso alle giornate. Spero tanto che il prossimo lavoro abbia orari decenti, in modo da poter consumare pasti regolari. Ad ogni modo, preparare un pò di verdura, della frutta, richiede poco, pochissimo tempo e, soprattutto, parliamo di piccoli volumi, quindi non usciresti di casa con la zavorra.
Forza e coraggio e tanti cari auguri!

Anonimo ha detto...

cara Giuliana, ti leggo spesso perchè mi fai tenerezza e faccio il tifo per te.
Non ti abbattere e non sottovalutarti, sei solo molto giovane e giustamente a volte confusa e scoraggiata ma fa parte della vita ed è il prezzo che paghiamo tutti per crescere e trovare la nostra strada.
Sono grassa da sempre..sono crsciuta tra le risatine e le gomitate della gente, mi sono innamorata di uomini che pensavano "è interessante e simpatica ma il fisico..".
Ogni giorno la nostra società ci condiziona nel modo più doloroso e stupido. Ogni giorno sentiamo frasi cariche di disprezzo per noi mascherate subito dalla frase " e poi per la salute", ma pensi che a quelli che ci ridono dietro gliene freghi qualcosa del nostro colesterolo?
No è solo conformismo, è solo "il burka occidentale della taglia 42".
Ho conosciuto tante donne assolutamente perfette che si uccidono di fitness perchè vedono celluliti microscopiche.
Sii forte, sii diversa e decidi tu quello che vuoi essere grassa o magra in Italia o a Londra sei sempre tu, la tua anima, il tuo carattere, quel tuo unico nucleo prezioso che fa di te quella che sei.

Anonimo ha detto...

New York e' la capitale degli Stati Uniti da quando?

Anonimo ha detto...

Ma l'anonima dalla 40 alla 36 è malata o solo stupida? Secondo te è più traumatico passare da una 40 a una 44 che pesare 90 o 100 chili, tanto si è comunque grassi??? Ma sei completamente scema???
No, i grassi non vanno compatiti in ogni caso, ma dire che basta chiudere la bocca per non esserlo mi pare un idiozia grossa come una casa e dovresti vergognarti per averlo scritto. A quanto pare non hai idea della problematiche che possono esserci dietro.
Nessuno va compatito perché è grasso, o perché ha una 54 piuttosto che una 44, tutti fanno sacrifici o hanno problemi e questo è sacrosanto ma hai scritto una serie di idiozie tali che cancellano l'unica cosa lontanamente intelligente che ho scritto. Vergognati per la leggerezza e l'ignoranza con cui affronti certi argomenti e no, io non mi scuserò con te per questo piccolo sfogo.

Anonimo ha detto...

Anche io ho perso e guadagnato chili e il senso di sconfitta è profondo ma poi ci si ritrova e si ritorna a combattere.
Io ho sofferto come tutti; ho provato la povertà e le umiliazioni ad essa legate, ho vissuto la straziante delusione di essere sterile e poi anche il cancro.
Ma ho avuto la fortuna di fare quello che sognavo, nel lavoro e nella vita.
e dopo tante delusioni ho trovato un uomo che mi ama immensamente e proprio così come sono.
So che questa menosissima mia storia non serve ma volevo solo dirti che la vita è in continua evoluzione e quello che vivi adesso ti porterà cose nuove e inaspettate.
Sii forte e coraggiosa come sai diessere e un giorno capirai che questa tua strada è stata a volte accidentata ma ti avrà portato dove vorrai essere.
Un abbraccio G

Anonimo ha detto...

Scusate, non voglio alimentare la polemica, ma frasi del tipo "tenendo la bocca chiusa, nessuno ingrassa", denotano grande leggerezza nel rapportarsi ai DCA. Avete presente un fumatore incallito che vuole smettere di fumare? Ecco, il meccanismo di dipendenza è lo stesso e per uscire fuori dal ciclo del "dieta, non dieta, chili giù, chili su", ci vuole molto di più del nastro adesivo sulle labbra. Purtroppo il cibo, per quanti soffrono di DCA, è una specie di coperta di LInus, la carezza che scalda l'anima quando tutto va storto, un modo per distogliere l'attenzione dal presente, quando le sfide e gli impegni spaventano così tanto, da sembrare insormontabili. Come ho già scritto, il mio unico consiglio consiste nel guardare avanti, riprendendo un pò di sana alimentazione, senza alimenti esclusi a priori. Questa tattica selettiva, infatti, non va bene, perché alimenta quella pulsione malata che, alla prima difficoltà porta a saccheggiare la dispensa.

Anonimo ha detto...

No, ma poi... alla cretina delle 16,17 nessuno ha ancora detto che l'obesità, al di là dei disturbi alimentari, è riconosciuta essa stessa come malattia dal sistema sanitario. Ti sei chiesta il motivo?
Di bocca dovresti chiudere la tua...faresti un favore alla società.

anonima catanese ha detto...

posso fare una domanda senza che mi ammazzate? Giuliana perchè non ti fai l'operazione all'intestino? conosco una ragazza che ti giuro era enorme, l'ha fatta ed ora pesa 60 kg... certo ha delle smagliature allucinanti, le tette dimagrite e flosce e la pelle di tutto il corpo che sembra un uovo fritto appeso a un chiodo.. però se fossi io ad avere tutti quei kg in più, li metterei un 20mila euro in conto per fare tutti gli interventi che contano per perdere peso e poi per sistemarmi. se proprio non ce la fai a perdere peso con la dieta (o meglio, ce la fai ma poi ci ricaschi), perchè non hai mai preso in considerazione una cosa definitiva? ci sono donne che spendono 20 mila euro per farsi tette/naso/labbra... perchè non farlo per un motivo di salute (oltre che fisica anche mentale visto che poi ci stai così male)?

Anonimo ha detto...

anonima catanese
la -bilio intestinale-, quella più estrema, è un'operazione per i grandi obesi e Giuliana non lo è fortunatamente.
Ci sono altre possibilità di chirurgia bariatrica ma tutte includono una riabilitazione alimentare. Se non impari a mangiare correttamente torni al peso di partenza. Sono aiuti e non magie, tra l'altro con conseguenze fisiche non indifferenti da valutare.
Poi...i soldi non servono per la chirurgia ricostruttiva post dimagrimento, (ovviamente dimagrimento di un ex obeso) passa tutto il sistema sanitario nazionale.

Anonimo ha detto...

Scusate nuovamente, ma qua stiamo facendo di tutta un'erba un fascio.
Giuliana ha qualche chilo in più, quindi la scelta della chirurgia bariatrica è tanto dissennata quanto rischiosa. Parliamo, infatti, di un intervento "salva vita", cui si ricorre quando dieta e movimento poco possono, e si deve cercare di assicurare, oltre alla qualità di vita, la stessa sopravvivenza, viste le complicanze legate all'obesità. Inoltre, l'intervento in sé non è esente da effetti collaterali (tipo cattivo assorbimento delle vitamine del gruppo B); magari risolve l'aspetto estetico, visto il calo ponderale. Non possiamo però dire altrettanto per il DCA, che necessita di ben altro approccio e, fortunatamente, questo approccio terapeutico non passa per la sala operatoria. Insomma, con tutto il rispetto per la commentatrice, la difficoltà di Giuliana non è tanto dimagrire, quanto mantenere il risultato e, prima ancora, tenere testa ai problemi della vita. E non certo perché debole o priva di carattere. Ripeto quello che ho già scritto: tieni duro, perché un pò di bene arriva e detto da me (che tanti calci in faccia ho preso) è una garanzia.

laprugna ha detto...

In un certo senso ti capisco. In 3 mesi avevo perso 25 kg, non ero lontanamente come volevo essere, ma portare un M mi dava soddisfazioni e il mio umore ne ha beneficiato per qualche tempo. Poi casini, esami, impegni e io non ho retto più. Non ho saputo gestirmi e ne ho ripresi 5. Son stati solo 5 perchè già dopo il primo mi sono odiata così profondamente che non sapevo nemmeno come reagire. Ho capito che non devo scaricare ogni frustrazione sul cibo, anzi, non lo devo pensare se non 5 minuti prima di metterlo in tavola, cerca di farlo anche tu Giuliana, sono sicura che puoi farcela, è un discorso di volontà, difficilissimo, ma che impegnandoti, poco a poco, puoi mettere in atto. Non sentirti senza speranze.

Cupcakes ha detto...

Ragazze, ma che diamine di problema avete???

Dolcestefy che è passata da una 42 a una 44 non può avere problemi solo perchè non è mai stata obesa?
Ma lo sapete cosa vuol dire prendere peso?
Prendere venti chili come me è da persone squilibrate, ma prendere cinque chili e veder cambiare il proprio corpo non è una bella sensazione, e una persona magra se acquista anche solo cinque chili li nota tutti.

Perchè dovete aggredire una persona solo perchè ha problemi che A VOI sembrano meno gravi dei vostri?

A parte il fatto che anche chi soffre di anoressia e pesa 25 chili non si fa abbracciare per paura che qualcuno possa sentirne i rotoli (?) e cambia strada quando vede dei bulli che potrebbero apostrofarla con epiteti poco gentili.

La questione psicologica non è da sottovalutare, e i problemi e le manie colpiscono anche le taglie 38, non solo le 54 che non trovano i jeans e le maglie della propria taglia.


Florrie e chi ti attacca : a te ti ringrazio, a chi ti attacca vorrei dire che non potevo restare a Catania solo per portare a termine la terapia, e che la mia terapeuta stessa mi ha fatto notare che la mia terapia poteva anche finire nel momento in cui avevo avuto la forza di fare un biglietto di sola andata, mostrando un coraggio e una volontà che non avevo mai avuto prima.

G , i commenti come i tuoi mi danno tanta speranza e mi fanno sentire anche un po' stupida. Grazie.

Anonima Catanese , ho una ventina / Trentina di chili in più, non cinquanta né sessanta. Solo un macellaio accetterebbe di operarmi. E sono dell'idea che con la dieta e un po' di sport io possa risolvere tutti i miei problemi. Ci sono riuscita una volta, posso farcela anche adesso.

Anonimo ha detto...

Allora ingrassa ancora di 20 kg e fai l'operazione...tanto ormai ti manca poco

Anonimo ha detto...

Hai una quarantina di chili in più. Non sono 50, ma neanche 20.

Unknown ha detto...

beh quindi... sottoporsi a un'operazione dolorosa, invasiva e e che può smerdare per sempre il piacere di mangiare quando non se ne ha bisogno è proprio la cosa migliore da fare.

ma quanto sei coglione anonimo delle 19:48?

PS: ci mancava pure l'altra ignorante con gli spottoni pro-Ana.
cup sarà anche grassa ma voi proprio siete di una meschinità senza ritorno e per quella non c'è bendaggio o dieta che tenga

anonima catanese ha detto...

guarda la ragazza che conosco io ne pesava 120, che non sono 300 kh e sono vicini a 105 in fondo, ed è stata operata non credo da un macellaio. ora, non conosco i termini tecnici ma lei, per quello che mi ha detto, si è fatta proprio togliere un pezzo di stomaco, per cui qui i problemi alimentari o li risolvi o li risolvi, perchè se mangi di più stai malissimo.... sarebbe opportuno di certo affiancare anche una terapia psicologica, perchè di certo se non ti puoi sfogare col cibo lo fai con altre cosa, quindi il sostegno psicologico è d'obbligo almeno secondo me (anche se lei non lo ha mai fatto). detto ciò, Giuliana, è vero che ci sei riuscita una volta, ma sai i tossicodipendenti quante volte ci provano? non credo che un disturbo serio passi al primo colpo, e credo anzi che di "colpi" ce ne vogliano più di uno. Quando la forza di volontà non basta, perchè no scegliere una via che te lo imponga? poi come dicono spesso le anoressiche, meno mangi e meno hai fame... sarà così anche per chi si opera allo stomaco no? se mangi poco oggi, domani, dopodomani, e per sempre... ti passa pure la fame o comunque ti abitui. Ma poi, visto che hai un disturbo dell'alimentazione... non ti è mai venuta la curiosità di sapere a quali traumi è legato il tuo disturbo? devi fare una terapia seria (non ricordo di preciso, ma una volta discutemmo del fatto che la tua non fosse una psicologa ma una psichiatra, sbaglio?)... comunque in ogni caso, psicologa o psichiatra, se non hai risolto il problema o lei è scarsa o tu non ti sei impegnata. cambia psicologo e vacci con buona volontà come se fosse un dietologo! che tanto se non risolvi il problema mentale, quello fisico si ripresenterà ora e sempre.

Unknown ha detto...

anonima catanese, secondo me è diverso non abbuffarsi perché non ne si sente il bisogno e non abbuffarsi perché semplicemente non lo si può fare perché ha lo stomaco stretto.
è una soluzione per tirare per i capelli persone che sono letteralmente enormi e impedir loro di morire, ma in ogni caso non credo possa avere la funzione di educazione alimentare.
fai il paragone con i tossicodipendenti e secondo me è un po' rischioso, credo sia un problema diverso, prima di tutto a livello di pericolo di vita( un neuropsichiatra/neurologo potrebbe anche dire se la dipendenza da droghe è una cosa più fisica e chimica che quella da cibo, cosa che io non so).
riconosci anche tu che ci sono dei problemi psicologici, quindi anche se poi quest'operazione andasse a buon fine (e non soffrisse come un cane come quelle due-tre persone che conosco che si sono sottoposte all'intervento) non è detto che la perdita di peso risolva tali problemi, anzi. probabilmente si potrebbe trovare un alto problema per il quale angustiarsi, quindi magra o no, si sarebbe sempre al punto di partenza.

cioé comunque secondo me no, sarebbe una cosa da pazzi.

Unknown ha detto...

nel senso: ben venga la psicoterapia, ma da sola. secondo me non lo dovrebbe fare.

Cupcakes ha detto...

Non ho una quarantina di chili in più.

Se conosceste l'esistenza del BMI, sapreste che se perdessi una ventina di chili sarei perfettamente normopeso.

Non peso 105, poi. Chi ha detto di pesare 105?

E se anche pesassi 110 o 120 non valuterei l'opzione operazione se non in caso di rischi sulla mia vita. Non mi farei mai togliere un pezzo di stomaco. Non ho bisogno di farmi togliere un pezzo di stomaco, per fortuna, e mi dispiace per chi purtroppo ha bisogno di un'operazioe simile perchè cambia completamente il modo di cibarsi... o di GODERSI il cibo.

Anonimo ha detto...

Io conosco perfettamente il BMI, e per altezza 170 cm il normopeso è intorno ai 65 kg, per cui non dire cazzate, grazie. Se pesi 95 kg ti mancano esattamente 30 kg al normopeso e non una ventina.

Cupcakes ha detto...

Non dirle tu le cavolate.
Fino a 72 chili si è in normopeso con 1,70 di altezza, e adesso ne peso 93, per cui ho "solo" una ventina di chili in più.

E comunque una trentina non sono una quarantina come hai scritto nel commento sopra.

Anonimo ha detto...

cento cento cento cento cento cento cento

Cupcakes ha detto...

A breve arriverò anche a quelli, non disperare!

anonima catanese ha detto...

il BMI dev'essere preso con le pinze, faccio un esempio io ho un bmi di 17.5 quindi a modo loro sarei sottopeso, quando invece con i miei 163 cm per 52 kg (che fino a qualche mese fa erano 48 ma la pillola anticoncezionale sta dando i suoi effetti collaterali) l'ultima volta che mi sono provata dei jeans non mi chiudeva la 40 dai fianchi... una 42 ti sembra sottopeso? non penso proprio.

detto ciò sono contenta che mi hai risposto che non ti opereresti, però Giuliana davvero fai un bel percorso di psicoterapia, migliorati.. lo sai bene tu in primis che i disturbi alimentari sono "fine pena mai", quindi se non vuoi passare tutta la vita a fare la fisarmonica, cerca di capire cos'è che ti spinge a farlo e combatti!

anonima catanese ha detto...

ps: dicevo 105 kg perchè ricordo che sei arrivata a pesarne tanti (forse sbaglio?), quindi non riferito al presente

Cupcakes ha detto...

Secondo il BMI sarei normopeso fino ai 72 chili, ma per la mia struttura ossea andrebbe bene anche che io pesassi di più, difatti la mia dietista, pignola e rigorosa come poche, mi aveva detto che anche a 75 chili avrei potuto iniziare il mantenimento.
E' per questo che i commenti acidi lasciano il tempo che trovano in questo caso, perchè conosco bene il mio corpo e so quanti chili di sovrappeso mi porto dietro.

Il mio massimo è stato 102,500 comunque.

Anonimo ha detto...

sei una piccola lardy, mi fai stare male solo a guardarti <3

Anonimo ha detto...

102.5 very normal people ahaha!!! I don't think so!!!

Anonimo ha detto...

Florrie predica bene e razzola male....dai della cogliona (vogarissimo insulto tra l'altro, potevi trovarne un altro, la lingua italiana è ricchissima in tal senso) a una che, magari trolleggiando o magari ingenuamente ha consigliato a cup di fare l'intervento allo stomaco...ma vai a buttare il tempo delle tue ferie in altro, fai più bella figura

Anonimo ha detto...

Anonima catanese (appurato che non sai quello che dici)...
1,63 x 53 chili dà un bmi di 19,9 e sei normopeso, dove lo hai tirato fuori 17,5?
...una taglia 42 su una donna, magari di 180 cm o oltre, potrebbe essere un sottopeso.
In ultimo, basta aver seguito il percorso della Cup per rendersi conto che la sua struttura fisica non dimostra mai i chili effettivi che "porta". Alta quanto lei, se pesassi anche 70 chili, apparirei sovrappeso (non lo dico per ipotesi), contrariamente a quanto dicono le tabelle. Non a caso il bmi è una scala con un range molto ampio...e il peso ideale di ognuno, dipende da vari fattori(a te sconosciuti).
Ora, dopo averle proposto un'operazione invasiva e averle detto quanto dovrebbe pesare,non sarebbe il caso t'informassi prima di scrivere altre cavolate?

Anonimo ha detto...

Anonima catanese (appurato che non sai quello che dici)...
1,63 x 53 chili dà un bmi di 19,9 e sei normopeso, dove lo hai tirato fuori 17,5?
...una taglia 42 su una donna, magari di 180 cm o oltre, potrebbe essere un sottopeso.
In ultimo, basta aver seguito il percorso della Cup per rendersi conto che la sua struttura fisica non dimostra mai i chili effettivi che "porta". Alta quanto lei, se pesassi anche 70 chili, apparirei sovrappeso (non lo dico per ipotesi), contrariamente a quanto dicono le tabelle. Non a caso il bmi è una scala con un range molto ampio...e il peso ideale di ognuno, dipende da vari fattori(a te sconosciuti).
Ora, dopo averle proposto un'operazione invasiva e averle detto quanto dovrebbe pesare,non sarebbe il caso t'informassi prima di scrivere altre cavolate?

Unknown ha detto...

mi ripeto: prima di farmi il fervorino, gradirei che almeno vi metteste a leggere i miei commenti. troppo lunghi? allora risparmiatevi il disturbo di metter bocca, grazie!

comunque, tanto per spiegare l'ovvio, me la son presa e ho insultato soltanto l'anonimo delle 19:48 che diceva a cup che già che c'era poteva ingrassare fino a prendere altri venti chili solo per fare l'operazione, non certo con anonima catanese o gli altri che che si son comportati con rispetto.


accoglierò volentieri il tuo invito, però solo per quanto riguarda il rispondere a chi mi fa la predica e mi dice come dovrei impiegare il mio tempo libero ( spero che tu non sia al lavoro perché allora la brutta figura la fai te). Semplicemente non sono una maestra elementare e non mi va di farvi dei corsi gratuiti di comprensione del testo.

zao zao.

anonima catanese ha detto...

fino a 4 mesi fa RIPETO pesavo 48 kg, fatti di nuovo il conto e vedrai che avevo 17.5... ma oltre il fatto che ora sono ingrassata, non è che a 48 kg fossi anoressica, la pancia e i fianchi li ho avuti sempre, e mai nessuno mi ha detto "sembri malata, mangia!", mentre invece ho ricevuto sempre dei "perchè non ti iscrivi in palestra?".

ma poi io ho chiesto come mai non ha mai pensato di fare l'operazione, dicendo anche per 2 volte che non sapevo niente a proposito di questa tecnica, non è che sono arrivata ed ho detto "ciao sono un chirurgo, consiglio di farti l'operazione"... siccome conosco una che l'ha fatta e ne ha tratto beneficio (da 120 a 60 kg) mi chiedevo come mai non ci avesse pensato anche lei, mi ha risposto, e le ho anche detto che mi faceva piacere che avesse risposto così, e mi dite che ho fatto chissà cosa, che devo informarmi... chiedere non è peccato mortale.

poi secondo me questa storia della struttura ossea perdonatemi ma è un pò una minchiata, sempre basandomi su quello che ho visto, cioè la ragazza che ha fatto l'operazione, a 120 kg sembrava enorme, tipo che anche lo scheletro sembrava enorme... ora che pesa 60 kg ha dei polsi piccolini che prima mai e poi mai l'avresti detto.. quindi o gli sono dimagrite anche le ossa, o più o meno le ossa ce le abbiamo tutte uguali (non facciamo come Cartman che dice "non sono grasso, ho le ossa grosse")... ho un'amica che a 173 cm pesa 50 kg, e sta benissimo sembra una modella... a 75 kg per 170 cm sempre cicciottella saresti (non obesa certo), poi bisogna anche vedere l'armonia del fisico, per esempio una kim kardashian anche se è culona e non magra sta bene, ma non mi sembra che qua parliamo di stessa forma fisica (forma proprio intesa come forma, dei fianchi, del seno, etc)

Anonimo ha detto...

ma che palle siete tutti quanti...tra i tuoi nuovi followers accaniti e le anonime trolleggianti questo blog diventa giorno dopo giorno spazzatura. le uniche cose carine e intelligenti che vengono scritte vengono sommerse da quest'ondata di discussioni senza senso. che vomito.

Anonimo ha detto...

Le discussioni fra commentatrici sono di una noia pazzesca. Discutate di giuliana, a nessuno interessa dei fatti vostri

Unknown ha detto...

anonima cat., da quel che mi ha detto il medico di base ci sono davvero persone che hanno una struttura ossea "più importante" di altre. un anno fa sono andata a farmi un checkup completo prima di partire all'estero, e visto che ero ingrassata sono andata in lieve sovrappeso. il dottore mi ha pesato, misurato l'altezza e poi ha appunto misurato il mio polso, che è solo osso. ha trovato una misura se non ricordo male di 17 cm, che equivale, per una donna, a ossa più grosse della media (che se non ricordo male di nuovo è di 15 cm). pertanto ha detto che dovevo perdere solo 2-3 chili, e che in ogni caso se mi vedevo più robusta delle altre a parità di peso era dovuto alle ossa.

ovvio che la storia "delle ossa grosse" per giustificare l'obesità è una cagata, ma se si parla di persone normopeso la struttura fisica (anche larghezza delle spalle, del bacino, della vita ecc) ha la sua importanza perché è quella che ti fa apparire curvacea o più stecchino.
non vale nemmeno tanto la pena che ti insolentiscano sul bmi secondo me, che è appunto un'indicazione di massima.
oltretutto esistono persone (i falsi magri) che anche se son normopeso hanno accumuli di grasso in percentuale pari a quelli di uno in sovrappeso grave e organi interni ridotti di conseguenza.

Anonimo ha detto...

Ma le commentatrici hanno mai misurato la profondità della loro vagina?
GL

Anonimo ha detto...

Dove è finita quel troione che si faceva le scopate pazzesche con il tipo a suo dire bellissimo?? Quasi quasi la rimpiango visto questo batti e ribatti. Mai una volta che si parli di q.i.

Anonimo ha detto...

Giuly :*
Coly.

Anonimo ha detto...

ciao, riguardo le taglie grandi io ho sempre trovato una certa varietà di taglie nei negozi UK, tipo ho guardato H&M online qui
http://www.hm.com/gb/product/03334?article=03334-L
un top a caso come esempio, e arrivano fino alle taglie 22-24 (la 12 è circa una 44).
anche Debenhams (un pò più caro) arriva alla 22.
http://www.debenhams.com/webapp/wcs/stores/servlet/prod_10001_10001_028020710760_-1?breadcrumb=Home%7EWomen%7EJumpers+%26amp%3B+cardigans
se guardi bene secondo me le taglie si trovano :)
Gio (UK)

Anonimo ha detto...

Ciao,
premessa enorme: ho letto solo il post, non i commenti e le tue relative risposte.
Ecco, questo post mi ha fatto un po' sorridere, quasi ridere... ma non per ridere dei tuoi dispiaceri, ci mancherebbe, semmai è il modo in cui hai sintetizzato tutta una serie di pensieri, emozioni, reazioni che mi ha strappato un sorriso.
Su una pagina fb ho letto la seguente frase: Everything offends somebody, so don't try so hard to make everyone happy.
Penso che sia molto vera, e che vada applicata. Io condivido tanti dei tuoi dubbi, e dei tuoi problemi, ogni giorno mi incazzo con qualcuno che non mi capisce / che mi critica o fa delle carognate del tutto gratuite / che trovo semplicemente idiota e basta... ma voglio dire, chi non ha di questi problemi? Ma alla fin fine... cosa ce ne frega??? L'importante è trovare sempre la voglia di andare avanti, la vita è tua, fottitene e vivila come ti pare. Buone feste! :-)
France.

Anonimo ha detto...

Ascolta i buoni consigli, gli amici e quelli che ti vogliono davvero bene. E il resto buttalo via, é solo inutile spazzatura.
Mentre tu no, non lo sei (ergo smettila di buttarti giù <3)

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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