
Oggi è la festa del papà, e ho disegnato per mio padre un bigliettino d'auguri. Non credo l'abbia gradito molto ma avrà certamente apprezzato il pensiero.
In macchina, ho sentito la chiamata di un padre sulla cinquantina o poco meno, che parlava dei regali ricevuti dal figlio quando era piccolo, e che adesso, adolescente, non gli avrebbe più fatto (per fortuna! Infatti scherzavano sulle cravatte, i posacenere e altre trashate che si regalano in queste occasioni). Mi sono immaginata mio padre che chiama Radio DJ. Secondo me neanche sa dell'esistenza di questa radio.
Un po' come mia mamma che fa la professoressa di Musica e non conosce gli U2. E neanche Mark Knopfer, e forse neanche i Dire Straits.
Mio padre però una volta mi ha regalato una musicassetta degli INXS che era sua molti anni fa.
Mio padre, lavorando alla base militare americana, è sempre stato in contatto con gli americani appunto, e mi ha fatto conoscere tante cose in anteprima. E' stato lui che mi ha portato il cd di Kelis proprio quando uscì all'inizio, facendomi conoscere la sua bellissima
Caught Out There (ve l'avevo già detto mi sa).
Mi ha comprato le mie prime Vans quando ancora qua non esistevano, mi ha fatto bere l'Arizona Tea e mangiare i biscotti Oreo prima che li vendessero qui. Idem con patate per il burro d'arachidi e la cheesecake.
Mio papà mi ha sicuramente dato più retta di quanta me ne abbia data mia mamma.
Era lui che mi portava a comprare i vestiti da
Città Mercato prima che si trasformasse in Auchan, ed era lui che nei giorni liberi dal lavoro mi portava alla Fiera o alla galleria commerciale di Misterbianco. Ed è a lui che chiedo consigli prima di uscire sul mio abbigliamento.
D'altra parte, anche dalla parte materna della famiglia ho avuto questo esempio: era mio nonno che la Domenica mi portava a pattinare alla
bambinopoli, ed era mio nonno che mi portava a fare shopping in via Etnea.
Mio padre è un tipo un po' orso, ma credo sia incompreso. Vive con quattro donne. Le sue tre figlie, cioè io e le mie sorelle, sono tanto difficili. Leggendo il blog di mia sorella, sembrerebbe che mio padre sia Satana. Povero papà.
E il mio povero ed incompreso papà, è anche intelligente e non si capacita del fatto che mia madre o io non capiamo un cavolo e passiamo oltre senza voler conoscere le spiegazioni delle cose.
A me si rompe l'orologio? Ne compro un altro o smetto di usarlo.
No, lui lo aggiusta.
Chi ha mai visto in 24 anni un idraulico? Io no. Un elettricista o un muratore?
No no, fa tutto lui. E si sveglia alle 4,30 del mattino per andare al lavoro, poi torna e si deve sorbire noi pazze, aggiustare le cose rotte, piantare i chiodi che quella cappata di sua figlia Giuliana non sa piantare, aggiustare la macchina che io ho distrutto in questi anni, ascoltare le nostre lamentele e le nostre critiche, e non scappare di casa.
Io me ne sarei andata via per molto meno.
Povero papà.
Lo amo comunque.
E penso a chi il papà non ce l'ha e vorrei stringere forte chi non ce l'ha, e poi voglio piangere perchè anche io un giorno non l'avrò più.
E tanti auguri a tutti i papà. Non a tutti, solo a quelli buoni o amorosi.