18 marzo 2013

Lunedì 18 Marzo 2013

L'Italia mi fa bene, direi.

Amo essere qui in vacanza.

Spero il buonumore mi faccia compagnia anche al mio ritorno in Inghilterra, anche se la vedo dura, con il lavoro e tutto.

Ma non si può vivere come se fosse sempre una vacanza purtroppo, ed è questo il mio problema.

Boh.

.

11 marzo 2013

Lunedì 11 Marzo 2013

Attenzione: il mio blog, in questo momento mi serve SOLO come sfogo. Se non volete leggere lamenti vari, passate oltre.

Quindi userò il blog come sfogo personale, e i video come sfogo per le mie frivolezze.

Questo è il destino di una disperata.

Ieri, durante uno dei miei pianti quasi immotivati, mi sono chiesta come si senta Daniele ad avere accanto una persona triste.
Non dev'essere facile.
Piango sempre. Ogni giorno.

Ieri al lavoro mi sono cavata un occhio per sbaglio infilandomi delle pesanti buste di cartone e mi è salita troppa nausea. Ed ho anche iniziato a vederci doppio. Mi sono spaventata, perchè ho paura di diventare cieca da una vita e gli occhi sono comunque delicati.

E di sera lacrimavo e piangevo e non potevo aprire l'occhio.

E piangevo, e piangevo.

Oltre all'occhio, c'è da dire che ho avuto un precedente malaticcio solo due giorni prima: mi ero sentita male a lavoro e avevo vomitato (nel lavandino dell'ufficio, cari miei). Io non vomito MAI. L'ultima volta risaliva a cinque anni fa se non sbaglio, e l'ultima volta ancora a più di dieci anni fa.

Nove giorni di lavoro sono un po' stressanti per chiunque, credo. Da noi la settimana lavorativa inizia di Giovedì, e ho ho lavorato per nove giorni di fila perchè ho avuto i giorni liberi nei primi giorni di una settimana e negli ultimi della successiva.

Io non vedo l'ora di andare in vacanza. Mi serve. Ne ho bisogno.

E OGGI SONO LIBERA. E ne sono felice.

E se ho un tumore non so che fare.
Lo so che sono esagerata, ma le persone malate non sospettavano di esserlo.
A mio nonno è iniziato tutto con forti dolori ad una gamba ed io ho forti dolori alle ginocchia e ad un lato del bacino. A lui si era "incricchiata" una vertebra più o meno dove ho io i dolori.
E lui era già in metastasi.

Non vedo l'ora di fare un check up completo, così almeno posso disperarmi per motivi veri (ad esempio, la mia obesità che mi sta spezzando il corpo in due e che ha reso le mie ginocchia grosse come arance mature).

Ciao.

Ah, e dopo una settimana a 15 gradi, oggi che sono libera... nevica.

Cià -.-

.


3 marzo 2013

Domenica 3 Marzo 2013

Avete presente quando allo specchio vi vedete in una certa maniera, poi qualcuno vi scatta una foto e capite invece come vi vedono gli altri?

Ieri mi è successa una cosa simile ma non vedendomi attraverso una foto.

Ero a cena fuori con amici, mi alzo per andare in bagno e camminavo con uno specchio nella parete di fronte, per cui ho visto me stessa in movimento.
Ci mancava poco che mi sentissi male.
Ero e sono enorme, e non lo dico tanto per dire.
Forse era trascorso molto tempo dall'ultima volta in cui avevo percepito me stessa così, come un ripugnante ed immondo spreco di spazio, ma è successo.
Non ricordavo di essere stata così l'ultima volta in cui il mio peso era di circa cento chili.
Non ricordavo di essere mai stata così veramente.

E' difficile da spiegare.
Non ho solo visto me stessa grassa rimandendoci male.
Ho visto me stessa mostruosamente enorme. Ingombrante. Imbarazzante.
Ho visto l'umiliazione di una cicciona impossibile da non notare.

Quando sono arrivata a Londra ho comprato una bilancia. Pesavo cinque chili in più rispetto ad un paio di mesi prima, ma li avevo riacquistati negli ultimi giorni catanesi.
Avevo una bilancia, non avevo scuse.
Vedevo ogni mattina il mio peso salire, ed ogni mattina mi ripetevo che alla fin fine erano solo cinque chili, mica i venti di un anno prima.
Nonostante la bilancia e nonostante la conoscenza del mio peso, ogni giorno acquistavo qualcosa in più.

Non è accettabile la consapevolezza quotidiana del mandare tutto a rotoli e, nonostante ciò, il mandare tutto a rotoli.

Non posso accettare la pena che mi sono inutilmente inflitta.

Non posso accettare il non aver avuto neanche un motivo valido per rovinare la mia vita e la mia salute così. E la mia autostima, e la mia certezza di essere diventata ciò che volevo diventare. E la mia felicità.

Non posso semplicemete accettare di aver sbagliato, perchè l'errore è troppo grosso.
E' imperdonabile.

E sì, lo so che se ce l'ho fatta una volta posso farlo di nuovo, che gli errori si commettono, che si può sempre risolvere la situazione, che ho cambiato vita, che ho orari strani, che ho dovuto affrontare solitudine e via discorrendo, ma non esiste neanche una VERA giustificazione al mio comportamento.

Mi sono rovinata la vita.

.

1 marzo 2013

Venerdì 1 Marzo 2012

Ogni giorno penso che sia il giorno buono per girare un video.
L'audio del pc funziona da schifo, non so usare Imovie per editarlo, non ho voglia di collegare la macchinetta digitale o l'Iphone, sono impresentabile, la camera è impresentabile, la luce non c'è, i coinquilini sono nella stanza accanto e via discorrendo.
E mi passa la voglia.

Ogni tanto penso che vorrei girare un video per dire qualcosa ma che scrivendola renderei meglio.
Ed anzi vorrei solo scriverla.
Ed anzi la scriverò quando me ne verrà voglia.

E quindi quando mi deciderò a fare video li pubblicherò su Youtube.
Quando vorrò scrivere pubblicherò tutto qua.
Quando non vorrò fare un piffero non farò un piffero.

Il blog non mi è mancato molto i primi tempi, ma poi ultimamente pensavo che "Questo potrei scriverlo sul blog", o che "su questo potrei fare un post apposito".

Eccomi di nuovo qui dunque.
Niente scadenze fisse, niente obblighi, niente sorrisi forzati.

In questi mesi di assenza ho dato un'occhiata al numero delle visite sul blog.
Scomparsi i litigi ed i flame, scomparse le visite.
I miei lettori fissi, abitauli e sinceri sono dunque dieci.
Ed io ricomincio da voi, ringraziandovi uno per uno.
Dieci persone preziose per me.
Dieci amiche, probabilmente.

Come sto?
Che domande.
La risposta è MALE, ovviamente.
Male perchè sono grassa, male perchè ho un lavoro che mi piace ma contribuisce alla brutta percezione fisica di me stessa, male perchè i miei problemi fisici a schiena e gambe stanno peggiorando, male perchè perchè non avrò mai l'opportunità di avere una casetta mia, nostra, neanche in affitto.

Non dico di stare bene per certi versi, ma ci sono anche cose positive: Dani ha trovato un lavoro (lavoretto per meglio dire, ma si inizia a piccoli passi), io sono diventata "zia" di un bellissimo bambino che vedrò tra sole due settimane, tra due settimane scenderò appunto a Catania a fare visita alla mia famiglia, ho capito che anche io voglio una famiglia (figli compresi! Quando ne avrò voglia dedicherò ad ogni argomento un post, o comunque vi aggiornerò meglio se vi può interessare l'argomento Giuliana), farò le analisi al sangue e le visite mediche alle gambe e alla schiena, ho migliorato la mia acidità e la mia aggressività e sono diventata ancora più sensibile di quanto non fossi già, ho un lavoro che mi piace e credo che mi tatuerò una volta a Catania, anche se non ne sono sicura.

Se non fosse per il mio aspetto fisico, starei davvero BENE.
Ma purtroppo le ossessioni non passano facilmente.

Vivo a Londra. Il mio sogno si è avverato.
Questa città mi sta insegnando tantissime cose. La adoro.

Quando avremo più soldi faremo qualche piccolo viaggetto, anche se io vorrei andare in Indonesia a fare un viaggione spirituale. Ma questa è un'altra storia.

La lontananza da casa mi fa riflettere. Mi ha fatto riflettere. Mi ha fatto arrivare a certe conclusioni non da poco. Quasi tutte negative, purtroppo.

Le persone vanno e vengono, io sono me stessa e finchè non morirò, diciamo pure che "non andrò". E quindi sono qui, in attesa di qualcosa. Di un'illuminazione.

Sono tornata.
Forse.

.