29 aprile 2013

Lunedì 29 Aprile 2012

Nonostante io mi automantenga e non chieda soldi ai miei
Nonostante io viva all'estero e vada avanti con le mie sole ed uniche forze
Nonostante possa iniziare a considerarmi indipendente
Nonostante io non conduca la vita da eterna ragazzina... io mi sento una bambocciona.

Mi sento una bambocciona perchè condivido la casa con sconosciuti e non potrò mai permettermi una casa mia.
Bambocciona perchè vivo alla giornata anche se vorrei mettere radici per un futuro.
Bambocciona perchè la persona con cui avrei voluto piantar radici non ne voleva e voleva vivere a sua volta alla giornata.
Bambocciona perchè pur non conducendo la vita dell'eterna ragazzina, vivo come un'eterna ragazzina: niente casa (non di proprietà, dico una casa da non condividere con gente a caso ma solo con il mio compagno di vita), niente futuro, niente di niente.

Ho 25 anni e non ho la mentalità del "a 25 anni sono giovane".
Sono giovane anagraficamente, ma NON sono una ragazzina.
Ho 25 anni, voglio un futuro.
Un futuro SERIO.

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24 aprile 2013

Mercoledì 24 Aprile 2013



So di essere fuori di testa, ma io vorrei proprio sposarmi.
O comunque accasarmi.
Vorrei il mio porto sicuro dove rifugiarmi dopo una giornata stressante.

Io lo so che 25 anni non sono 50, ma credo siano abbastanza per fare qualcosa di più di ciò che faccio io.

E' passato un mese da quando io e Dani non siamo più insieme, e dire che mi manca sarebbe riduttivo.
Avevo sempre pensato che nonostante i nostri litigi, un giorno ci saremmo sposati, e invece io sono qui e lui è lì.

Sapete che non ho avuto grandi esperienze in campo emotivo, sentimentale ed amoroso.
Ho avuto solo due storie. La prima sappiamo tutti com'è finita. Sono stata male ma sapevo che Giusi non era l'uomo della mia vita. Quando hai avuto solo un partner, è normale ed umano avere la curiosità di provare altro.
Poi ho provato altro, e non è andata bene come speravo.

Quello a cui penso spesso, è che io e Dani ci siamo amati davvero. Ma cos'è successo poi?
Il nostro primo anno insieme è stato praticamente perfetto. Ok, non perfetto, però io ero davvero ma davvero innamorata. Dopo un paio di mesi insieme ero praticamente impazzita sperando di poter andare a vivere con lui e sposarlo.
Poi le cose sono precipitate e non so perchè, io ho iniziato a fregarmene, lui ha iniziato a fregarsene.

Credo che nessuno al mondo mi conosca e mi accetti come ha fatto Daniele con me.
E' così pesante sapere che c'è qualcuno che di te sa tutto e con cui puoi fare tutto, e allo stesso tempo sapere che probabilmente non potrai mai più farci nulla.

E adesso veniamo a noi: io ho un problema con me stessa e di conseguenza con gli altri, perchè vorrei tenere sotto controllo le vite altrui, non riuscendo a tenere sotto controllo la mia.
Ho l'ossessione per lo stile di vita straight edge o come si dice, ed ovviamente tutti sappiamo che è più facile trovare qualcuno senza testa, braccia e gambe piuttosto che qualcuno che non beva e non fumi (anche moderatamente dico).
E giù a dire che se fumi fai pena, che se bevi una birra lo fai per fare il convintone davanti agli altri, che fai schifo... e quindi alla fine Dani si ritrovava a fumare di nascosto e bere di nascosto, come se io fossi una mamma despota e non una fidanzata.

Dovrei rapportarmi ad un ragazzo alla stessa maniera con cui mi rapporto ad un'amica: se una mia amica vuole drogarsi, bere, fumare, sfarfalleggiare in giro e via discorrendo, per me può farlo. Io avrò la mia idea ma non gliela imporrò, e soprattutto le starò sempre vicina.
Ecco, con i fidanzati invece ho sempre avuto la mania di controllo senza accettarli così com'erano.
Vuoi fumare? NO! Vuoi bere? NO!

(Penso di avere ragione su una cosa però, e cioè sul fattore economico: se mi dici di non avere i soldi per andare a prendere un gelato e poi scopro che ti vai a comprare la stecchetta allora puoi morire proprio. Cioè, non accetto che il mio ragazzo preferisca fumare a fare una passeggiata con me. Su questo spero conveniate anche voi... o no?)

Nella mia mente malata c'è il pensiero che io e Daniele torneremo insieme rendendoci conto di non poter stare l'uno senza l'altro e allo stesso tempo cambieremo i nostri caratteri rendendoci conto che la cosa più importante è stare insieme, costruirci un futuro e poi sposarci.
Sogna ragazza, sogna.

Lui è a Catania, si diverte, esce, conosce gente, conosce ragazze.
Io sono qui, lavoro, sono stanca, esco, conosco gente, non conosco molti ragazzi ma tant'è.

Ci siamo lasciati perchè insieme non facevamo scintille da un pezzo.
Io l'ho lasciato libero pensando e sperando che da solo si rendesse conto di voler stare con me, di vivere a Londra ma non sotto mia costrizione, di crescere senza che gli tenessi io la mano.
L'ho lasciato sperando che tornasse grazie alla libertà acquisita.
Ed invece la libertà lo sta giustamente facendo volare. E sono felice per lui.

Però mi manca.

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17 aprile 2013

Mercoledì 17 Aprile 2013

Ok, aggiorno (anche per te che hai appena lasciato il commento, Sara).

Aggiorno dalla mia nuova camera.

Non voglio scrivere chilometri su cosa sia successo nell'ultimo mese, ma il succo del discorso è che adesso vivo in una camera singola, che ho avuto problemi con i vecchi coinquilini, con litigi ed insulti vari (da parte loro. Io non mi abbasso a tanto né l'ho mai fatto), che credevo di aver trovato un'amica qui a Londra ed invece mi sono ritrovata con un pugno di mosche in mano e che la mia nuova stanza è tre volte più piccola della precedente, con un letto a castello, in una sorta di casa/baracca che si trova in un cortile con altre case/baracche che pullulano di italiani.

Insomma, il posto peggiore dove potevo andare a stare.
Avevo troppa fretta di cambiare stanza e adesso mi ritrovo qui, sperando di andare via presto.
Oggi pomeriggio arriveranno Sabrina e Duff, e in teoria dovremmo cercare una casa tutti insieme, ma chi lo sa se ce la faremo.

Se non ci fosse stata Viviana ad aiutarmi con il trasloco non so come avrei fatto. Abbiamo fatto in tutto sei viaggi tra le due case per portare valigie su valigie di roba che adesso non so dove mettere (per fortuna il letto di sopra l'ho adibito a mensolone...).
Lei sostiene che io soffra della sindrome di Diogene -.-

Il succo del discorso è che adesso vivo da sola in una casa sporca senza freezer (?), senza microonde, senza tende alla finestra e con tre italiani. Maschi e, inutile dirlo, luridi. Io non sono la persona più pulita del mondo, per cui se vi dico che la casa è sporca dovete credermi.
Tra un po' andrò a comprare detersivi e saponi vari, ed è una cosa che mi urta non poco, soprattutto se, come spero, farò un altro trasloco entro un tempo ragionevole.
Ma la cosa peggiore sarebbe non fare un altro trasloco e restare qui.

Ah, ma chi me l'ha fatto fare!

La cosa positiva è che la casa nuova si trova a 100 metri da una fermata tube nonchè da un parco con zona palestra/attrezzi annessa e gratuita, per cui non ho più scuse di pigrizia per una corsetta o per un circuito.

Ho ripreso la dieta e per adesso va avanti, ma la mia mente come al solito vaga altrove. Spero di non cedere, ma chissà.

Per la questione Daniele, se vivo in una camera singola se ne capisce il motivo.
Non dirò altro perchè non ha senso parlarne qui.

Saluti e buona giornata!

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8 aprile 2013

Lunedì 8 Aprile 2013

Dunque.

In realtà vorrei scrivere un post molto lungo, un post riepilogo delle cose successe nell'ultimo periodo, un post sfogo ed un post novità, ma per adesso non scriverò nulla di simile perchè devo ancora trovare le parole, il tempo e l'umore adatto per farlo.

Nel frattempo sto cercando una nuova stanza dopo essere stata sfrattata (!) ufficialmente dai miei coinquilini, ho ripreso ad avere una vita sociale, sto lavorando molto, sto comprando scarpe e la Primavera sta arrivando, forse, così da permettermi di usarli questi nuovi acquisti.

E devo cercare un modo per riuscire a struccare bene gli occhi quando uso dosi eccessive di matita nera (di solito uso struccante bifasico più latte detergente, ma gli occhi restano lo stesso anneriti quando metto la matita nella rima inferiore interna).

E devo trovare il modo di togliere le macchie dai vestiti bianchi che lavo insieme ai colorati a 40°. E non farò una lavata di soli bianchi, dato che ho solo le due camicie del lavoro di quel colore.

E devo finalmente imparare ad usare la mia reflex. Vivo in una città dove ogni angolo misero varrebbe la pena di uno scatto, e pur avendo il mezzo per poterlo fare non lo faccio.

E quindi sì, sono in una fase da "Dato che ho i mezzi per fare le cose, è arrivato il momento di farle".

Buonanotte!

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Ps: é il mio TRECENTESIMO POST, wow!