2 aprile 2013

Martedì 2 Aprile 2013

 .

No.

Non torno.

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43 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava!!!
Ti leggo da sempre, ma non ti ho mai scritto. Ti sono comunque vicina con il pensiero... e chissà quante altre persone insieme a me!
Facci sapere!!!

Veronica

Anonimo ha detto...

Perché? Cup stiamo aspettando un aggiornamento serio!

Anonimo ha detto...

Brava. Era troppo presto per decidere di tornare. Ce la puoi fare a raggiungere un tuo equilibrio, se lo vuoi e se ci credi.

Anonimo ha detto...

Aggiorna Cup!

Non ci sto capendo nulla...

Perchè volevi tornare?
Perchè ora vuoi restare?

Un bacio

Sara

La Lau ha detto...

:-D

Anonimo ha detto...

se vuoi puoi...basta crederci...l'equilibrio lo si trova da soli....ma davvero credete alle baggianate che scrivete? e tu, cup, ci credi?
tu hai bisogno di aiuto e un equilibrio non lo risolverai stringendo i denti e ingoiando polvere. l'equilibrio lo si trova quando si riesce a fare un passo indietro e chiedere aiuto. tornare e ripartire finalmente forte e finalmente consapevole. tu hai ancora sbalzi d'umore un giorno sì ed uno no, sei di nuovo obesa, hai un sacco di problemi (anche fisici, e da sola in una città straniera è più complicato affrontarli), stai ancora a fotografare panini al prosciutto avvolti nella stagnola. non è colpa tua, ma renditi conto. e lavorare tutto il giorno tappando gli occhi verso tutto il resto non ti aiuterà.

Margherita ha detto...

Brava!!!!!

Cupcakes ha detto...

Per ora non è il caso di scrivere un aggiornamento serio, scusatemi.

Lo farò in seguito.

Ultimo Anonimo , in realtà dipende dai giorni... o da interi periodi.
Non voglio tornare per iniziare una psicoterapia. L'ho fatta per quasi tre anni e avrei potuto continuare per altri quindici anni per quanto mi riguardava, ma non si vive di sola terapia e mi terapizzerò da sola per adesso. Se le cose cadranno precipitosamente di nuovo, se impazzirò, se i miei sbalzi d'umore mi soffocheranno, allora richiederò aiuto.
La vita è solo una, non posso rinunciare ai miei sogni per degli incidenti di percorso.

Anonimo ha detto...

non sono incidenti di percorso, ma la tua vita. se non risolvi quelli che tu chiami incidenti di percorso, non potrai mai vivere decentemente la tua vita e di conseguenza i tuoi sogni. E nessuno ti dice di rinunciare ad essi ma di saper dare la priorità a te stessa e poi vivere i tuoi sogni pienamente, non a sbalzi come ora. per quanto riguarda il terapizzarsi da sole: non funziona. se non a catania, perche a quanto pare torneresti li solo per la psicologa, trova una soluzione li. le persone forti superano i momenti di difficoltà senza ausilii esterni, ma tu non lo sei, non hai ancora raggiunto un equilibrio e devi trovare qualcuno che ti aiuti a trovarlo. hai lasciato catania nel momento più delicato per la tua dieta e la tua psiche....magari ti sarebbe bastato solo un altro anno per stabilizzarti. e cosa vuoi che sia un anno? ad ogni modo il danno è fatto. ma non dire che ti terapizzerai da sola. è una cazzata.

Cupcakes ha detto...

Per terapizzarmi da sola non intendo fare autoterapia ma solo vivere provando a dare il massimo senza scuse di pigrizia e stanchezza.

Anonimo ha detto...

non per guardare sempre troppo oltre in ogni circostanza ma magari, dico magari, non si tratta solo di pigrizia e stanchezza.

Anonimo ha detto...

Scusa ma come mai non riprendi nelle linee essenziali la dieta che avevi fatto?
Io ho fatto una dieta e sono due anni che resisto nei miglioramenti perchè ho sempre riadattato in tutte le situazioni le linee generali della dieta.
Per esempio ho visto il video del primo giorno di dieta, è troppo poco. Con la zuppa devi mangiare almeno del pane integrale altrimenti ti esponi a degli attacchi di fame e al rischio di perdere il controllo.
Anche crackers al limite, un pacchetto, e anche a metà pomeriggio dovresti mangiare qualcosina.

Anael ha detto...

Bravissima! Se vuoi qualcosa dalla vita, devi allungare la mano e prendertela, cara, e rimanere è il modo giusto di far ciò ;*

Unknown ha detto...

Spero tu ce la possa fare...questo forse e' il momento della svolta, provaci almeno! Come ti diceveo nel commento al post precedente il rischio tornando a CT e' quello di riprendere la stessa vita di prima...l'equilibrio va trovato, se possibile, anche in situazioni difficili, poi per carita, vedi come va e se non impazzisci...

Anonimo ha detto...

Da quanto tempo non scrivo, anche se ti leggo sempre. Giuliana, non tornare! Te ne pentiresti per sempre. Gli sbalzi d'umore, i problemi col cibo, i tuoi problemi insomma te li porterai ovunque andrai. Non è tornando "a casa" che risolverai i problemi. Devi solo cominciare a vivere di più la città, anzi a vivere di più, magari cercando anche un lavoro con orari più umani. E vedrai che starai già meglio. Non arrenderti, mai.Però snetti aanche di lamentarti, e riprendi inmano la tua vita. Non lo didico perché sono stanca di sentirti, ma perché più ti lamenti più piombi giù. Un forte abbraccio. CHICAPINK

Anonimo ha detto...

Siete tutte cretine. Tornare non significherebbe necessariamente restare a Catania, solo risolvere i suoi problemi psicologici innanzitutto, ma anche fisici. Se siete convinte che basti trovare un lavoro con orari migliori e mangiare i cracker con la zuppa per stare meglio e smettere di lamentarsi siete delle illuse. Voi forse non avete grossi problemi perciò ragionate a questo modo:basta volerlo e puoi essere felice, basta volerlo per smettere di lamentarsi. Non per tutti è tanto semplice. Altrimenti, avendo esaudito il suo più grande sogno, ora starebbe benissimo e non così.

Anonimo ha detto...

sei una psicolabile

Cupcakes ha detto...

Vabbè, psicolabile è un tantino esagerato.
Sono solo bipolare -.-

Unknown ha detto...

Ciao sono nuova qui, mi iscrivo con molto piacere! Se ti va, ti aspetto da me! ciaoo :)

Anonimo ha detto...

non sai nemmeno cosa vuol dire essere bipolare. quando la smetterai di esagerare e di fare le tue sceneggiate napoletane?

Cupcakes ha detto...

La faccina finale stava ad indicare ironia.
Nessuna sceneggiata, forse sei tu che parti prevenuta/o.

Anonimo ha detto...

visto che ti lamenti spesso, anche di cose pesanti che magari stanno solo nella tua testa (mi fa male una gamba=sto morendo) è inevitabile partire un po' prevenuti.

Anonimo ha detto...

Per l'ennesima volta inizi la dieta il primo del mese, in questo caso pure di lunedì (ti rendi conto che non è normale pensare sempre che sia meglio iniziare l'1 e non, chessò, un qualunque giovedi 25??) e fai una colazione ridicola, non sostanziosa (un vasettino di yogurt con 2 grammi di muesli prima di andare al lavoro??) e un pranzo che andrebbe bene come cena, al massimo. Quanto credi di resistere a questo modo??? il problema è nella tua testa, non nel tuo corpo. quando lo risolverai li, comincerai la tua dieta un qualsiasi giovedi 25 di qualsiasi mese, mangiando come si deve, non avendo il pensiero fisso del cibo e di cosa mangerai non mangerai per tutto il santo giorno. è un ossessione la tua e anche il fare video durerà poco e lo vivrai (erroneamente) come un altro fallimento. hai bisogno dello psicologo e poi magari anche della dieta, non il contrario.

Anonimo ha detto...

parole sante.

Anonimo ha detto...

Che tristezza vedere che perseveri nei tuoi errori alimentari, nel tutto o niente, senza mezze misure e senza aver imparato dalle esperienze fallimentari passate...per chi ha problemi psicologici legati al cibo, questo nuovo regime, come quello della tua ex nutrizionista, sembra il solito preludio per altre abbuffate compulsive in futuro, dopo un periodo, più o meno lungo, di apparente 'controllo'. Mah, in bocca al lupo.

Anonimo ha detto...

Vorrei solo aiutarti a dimagrire perché so già per esperienza che gli altri problemi si risolveranno di conseguenza. Cerca su internet " dimagrire da campioni" e iscriviti al minicorso gratuito. Non è una pubblicità ! prova ! Non costa nulla. L'unica cosa che puoi perdere è il tempo. Spero che almeno ci darai uno sguardo. Fammi sapere. Barbara

Anonimo ha detto...

spam.

Scusiscende ha detto...

Se ho smesso di fumare io, chiunque può smettere di fare qualsiasi cosa. FORZA!

Cupcakes ha detto...

No, scusate, ma secondo me è più ossessionante seguire alla lettera una dieta (anche se a me ha sempre aiutato) piuttosto che mangiare ammuzzo.

Quel giorno ho mangiato due zuppe perchè c'erano quelle, allo stesso modo oggi ho mangiato la zuppa ma, avendo fatto la spesa, ci ho aggiunto anche una pitta come carboidrato. O frutta, o yogurth o... nel senso che adesso che lavoro e ho a disposizione del cibo gratuito ma NON dannoso, ed in più negli orari di pausa, non posso ossessionarmi con le calorie o con le quantità.

Credete non esistano persone al mondo che mangino solo due zuppe al giorno "di loro natura" e sensa seguire una dieta?

Barbara , conosco il sito di cui parli perchè me ne parlarono anni fa, ma come aiuto credo sia meglio un forum come Amici Obesi.

Anonimo ha detto...

Io mi sono trovata bene. Ho seguito in silenzio senza mai scrivere ai partecipanti. Ho perso 25 kg seguendo i consigli sul mangiare emotivo , che è il mio problema. Ora ho avuto un lungo periodo di crisi e ne ho ripresi 5. Però ho imparato tante cose e mi sforzerò di ritrovare l'equilibrio. Grazie per la tua risposta. Anch'io sono lontana da casa. Spesso è dura ma forse tornare è peggio. Tanti auguri per tutto.Barbara

Anonimo ha detto...

Giuliana non voglio passare come la "stronza" della situazione ( e chiedo venia per il termine colorito), però penso che il problema non sia la capacità di seguire o meno una dieta; il problema, semmai, è farsi condizionare la vita dal peso. Senza DCA, magari, saresti laureata, oppure ancora a Londra, oppure non saresti mai partita. Mi spiego meglio: il DCA non scompare solo perché mangi bene per un anno; il DCA scompare o comunque lo curi seriamente nel momento in cui non condizione il tuo presente. Adesso sei elettrizzata perché hai un lavoro nel tuo paese, hai ripreso la dieta. Però, di fatto, cosa stai facendo per il disturbo alimentare? Uscirne da sole è difficile e il rischio è di farsi più male che bene, perché o si resta impantanati nella malattia, oppure si cade nell'estremo del salutismo a tutti i costi (quando, invece, nel coccolarsi con un buon alimento, in linea di principio, non c'è niente di patologico). Poi - e scusa ancora la franchezza - la nutrizionista che ti ha seguito due anni fa meriterebbe di essere segnalata all'ordine dei medici, perché temo che proprio non ti abbia trasmesso le dritte di una sana alimentazione. A sua volta ha sottovalutato che il tuo peso non è quello di una persona semplicemente golosa, ma quello di una persona che sfoga l'emotività sul cibo, perché solo in questo caso si è capaci di introitare 5000 Kcal in un botto. Senza un supporto psicologico ed, eventualmente farmacologico, il nutrizionista da solo sortisce pochi effetti.
Ad ogni modo, in bocca al lupo!
P.S. Mi auguro che questa operazione di reset preveda la presa di distanza da Daniele che, francamente, non ha contribuito più di tanto, per quello che ho compreso, al tuo benessere emotivo.

Anonimo ha detto...

Non mi permetto di giudicare come fanno altri qui sopra il rapporto col tuo fidanzato o con la nutrizionista, ma francamente è ovvio che tu hai un problema. Nel video tiri giù una manfrina perché lo yogurt non è magro e senza grassi (non dovresti nemmeno pensarci, stai mangiando uno yogurt non una fetta di sacher!) e sostieni che non è così strano mangiare due zuppe al giorno (passi da 5000 calorie a due zuppe al giorno?) il modo in cui parli del cibo rivela un ossessione bella e buona, mangiare in questo modo, a mezzo come dici tu, non ti aiuta, mentre seguire una dieta ti aiuterebbe, una dieta che ti permette di variare cibi e dove non pesi calorie e quantità al cucchiaino... Nel tuo caso nutrizionista e psicologo dovrebbero collaborare, creando la dieta giusta per una con i tuoi problemi e lavorando sulla emotività, sulla autostima, sulle tue idee errate sul cibo, sulle calorie, sui grassi. Questo fai da te fatto di zuppe e video allo specchio mi da l idea di una di quelle strategie appese a un filo, in cui basta un soffio di vento o un brutto momento x cascare faccia a terra.

elisabetta pendola ha detto...

ehi, che succede?

Anonimo ha detto...

Per anonimo delle 09:31. Non sono un medico, né una psicologa, però penso che nella cura dei DCA sia fondamentale il supporto dei medici e degli affetti (in quest'ultimo caso, non mi riferisco solo ai familiari stretti, ma anche a compagni, fidanzati, conviventi). Per il resto, condivido tutto ciò che dici. Purtroppo (e per questo sono dubbiosa sulle competenze della nutrizionista di giuliana)dire a una persona "mangia questo, questo e quello; controlla i grammi, controlla i condimenti; no al dolce, no alla cioccolata", equivale ad accentuare il problema alimentare. Magari per un anno stai a "stecchetto" e dimagrisci pure; però fino a quando non trovi un equilibrio tra emotività e compulsività alimentare, il rischio è di sprofondare nel disturbo alla prima difficoltà, sia poi questa dovuta al trasferimento in un altro paese o a problemi di coppia (e il trasferimento a Londra di Giuliana, almeno all'inizio, ha visto coniugare le due cose, perché Daniele, a meno di un mese dalla partenza, era ritornato sui suoi passi). I DCA sono intessuti di problemi personali e familiari: tanto la individuazione del tipo di disturbo alimentare (anoressia, bulimia, binge), quanto la cura non possono prescindere da questa commistione tra patologia e vissuto personale. La malattia, altrimenti detto, non ha una genesi oggettiva, del tutto scevra dal vissuto personale di chi ne soffre. Mi dispiace se sia passato il messaggio che voglio fare la ficcanaso, tirando in ballo ora Daniele, ora la nutrizionista.

Anonimo ha detto...

chi se ne frega

Anonimo ha detto...

senti, hai deciso di restare, almeno per ora, lì. Londra è la tua città e quindi devi trovare il modo di stare bene a Londra, anche curandoti se necessario. Ti stai dando da fare in questo senso? Non puoi continuare a rimandare alcune cose per via della lingua o dei soldi. Hai un medico della mutua? (immagino che esistano anche in Inghilterra). Chiedi consiglio a lui. Non sono in grado di capire quanto ti potrebbero essere neccessari un dietologo o uno psicologo, ma nel caso dovresti essere pronta ad andarci lì dove sei.

Anonimo ha detto...

mi mancano le foto dei tuoi outfit fèscion e dei tuoi acquisti poraccissimi :'(

Claro claro ha detto...

il tuo blog è semplicemente E'

c'è un piccolo premio per te

complimenti

Anonimo ha detto...

Ma dov'e Steven quando serve?

Anonimo ha detto...

Clara caro che sei cretina.

Anonimo ha detto...

"adesso che lavoro e ho a disposizione del cibo gratuito ma NON dannoso, ed in più negli orari di pausa, non posso ossessionarmi con le calorie o con le quantità".
Volutamente ho fatto copia/incolla di queste tue parole, perché nelle stesse è racchiuso tutto il tuo disturbo. Il problema non risiede nel lavoro, nei suoi orari, anzi di questi tempi averlo un lavoro è un lusso. Il problema alimentare ha altre origini e da sola è difficile andare lontano. Se veramente la sola perdita di peso fosse sufficiente, tu dovresti stare bene da un pezzo. Prima londra sembrava la terra promessa, la chiave di svolta della tua vita.....sei molto contraddittoria...

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 23:58 dovremmo conoscerci!

Tiziana ha detto...

Grande!!! ;)