7 febbraio 2012

Martedì 7 Febbraio 2012


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Ma comunque io ho dei problemi psicologici da non sottovalutare.

Penso sempre alla morte.

Quando ero piccola, mi venivano i sudori freddi e dei mini attacchi di panico se ci pensavo. Avrò avuto sette anni o una simile età, e da quel momento non ho più smesso di pensarci.
Ricordo che anche mia sorella minore una volta pianse disperatamente dicendo a mia mamma che non voleva che lei morisse, e aveva quattro anni al massimo.
Cioè, ma perchè una bambina di quattro o sette anni deve già pensare all'esistenza della morte?
Se io penso che un domani non esisterò più, sudo freddo ancora, difatti mi ripeto di non pensarci, ma non è mica facile.

La cosa brutta che non mi fa godere la vita (nonostante io l'ami), è il pensiero che moriremo tutti.
Non so come spiegarvelo.
Io non amo i concerti, il teatro, il cinema, le discoteche ed i posti dove tante persone si divertono e sono felici.
Forse perchè quando io sono in quei posti non sono felice.
Penso sempre che moriremo tutti e mi estraneo. La musica fortissima o il volume alto del film mi fanno estraniare.
L'altro giorno dicevo proprio che più folla "silenziosa" c'è (e cioè il pubblico del film, o quello del concerto... ascoltano tutti una cosa ma sono zitti), più mi sembra di essere a letto, sola e sotto le coperte.
Persino al concerto dei Foo Fighters, pur provando ad autoconvincermi di essere nel posto giusto, al momento giusto e con la persona giusta, mi sentivo come se fossi in silenzio a casa mia. Cioè, avevo Dave Grohl a mezzo metro di distanza e mi sembrava di stare dormendo.
Ma non è che mi sento sola o cose simili, mi sembra proprio di non esistere, di non avere un corpo, di non avere la mente legata al corpo.

Piango sempre: quando guardo film, quando ascolto certe canzoni, quando vedo dei bambini perchè sono ingenui e quando degli anziani perchè moriranno. Piango quando vedo gente malata, gente grassa, gente presa in giro da altra gente.
Piango ogni volta che vedo i fuochi d'artificio e piango quando penso a mia nonna o ai miei genitori.
Mi è capitato di piangere anche una volta ripensando a un commento anonimo ricevuto qua.
Piango persino quando vedo siti internet come questo.
Ecco, diciamo pure che io non riesco a godermi nulla di bello perchè poi morirò.
Tipo il sito internet sopracitato è simpatico e nostalgico ma a me fa piangere perchè poverini, sono cresciuti.
Piango anche quando vedo Striscia lo striscione perchè vedo che le persone ridono quando gli intervistati sbagliano i nomi di Greggio e Iacchetti.
Ma cosa c'è da ridere se una persona sbaglia un nome o non sa parlare bene?
O quando una persona inciampa e gli altri ridono mettendola in imbarazzo? Non solo una rischia di rompersi il collo, ma c'è anche qualcuno che ride.
Ecco, io provo pena per le persone. Ma non tenerezza, mi fanno proprio pena, e io peno anche.

Oltre a piangere, mi faccio prendere spesso dall'ansia, sempre col pensiero della morte.
Mi viene l'ansia al cinema o a un concerto (ansia come pensiero, non soffro d'ansia vera e propria), e mi viene l'ansia anche vedendo film dove le persone che muoiono vengono trattate come pedine inesistenti. Per dire, mi è venuta l'ansia anche guardando Le cronache di Narnia, dato che c'è la scena di guerra dove i popoli si incontrano e si uccidono cadendo come pere cotte ad ogni "forchettata".
Oppure mi viene l'ansia quando vedo la pubblicità della macchina dove ci sono i porcospini che attraversano la strada. C'è quella musichetta dei boschi che mi fa stare male.

Ecco, ora lo capite perchè sono pazza?
Ma voi pensate che una che piange vedendo i porcospini possa avere una mente per stare dietro gli altri, le loro dipendenze, i dieci hot dog, i commentatori anonimi, le critiche e via discorrendo?
Già io ho la mia bara a cui pensare, ci manca solo che mi metto dietro le idee altrui.
Morirò sola e pazza, lo so già.
E non mi divertirò mai.

E no, non mi sto autogiustificando, sto solo dicendo che ho dei pensieri strani per la testa e non mi è facile chiarirmi le idee anche sui pensieri altrui, ma prometto che ci proverò.

Ps: Forse il mio errore, è ed è stato quello di circondarmi di persone qualsiasi pur di non restare sola. Amici per modo di dire.
Ma la solitudine non la desiderò né credo riuscirei ad accettarla.
Non è molto facile.

23 commenti:

Irene Pazzaglia ha detto...

Ma no, Giuliana, non sei pazza!
Hai mai pensato di fare del volontariato? Può sembrare una scelta egoistica, ma aiutare le persone e alleviare, almeno in parte, le loro sofferenze, fa sentire meglio noi e gli altri. Si può fare in tanti modi, a volte basta anche poco, e un po' del tuo tempo.
Non sei pazza, e non sei sola, perchè sono tante le persone che stanno male e che soffrono nel profondo, e che magari si chiedono che cosa ci stiano a fare al mondo.
In fondo, la morte è anche chiudersi in sè stessi e chiudersi alla vita...se ci rifiutiamo di vivere e di fare delle esperienze è un po' come morire. ma tu non devi vivere "da morta",ma da viva!
Coraggio, che la forza ce l'hai!Un forte abbraccio!

Anonimo ha detto...

Anche io ho un pò questo chiodo fisso.
La conseguenza più ovvia si ravvede nel fatto che rabbrividisco all'idea del "figliare" (anche quando non mi riguarda direttamente).
Lo vedo come mettere lì il proprio rimpiazzo genetico, mentre io, egoistissima, va bene, non voglio lasciare il mio posto proprio a nessuno.

Credo sia tanto collegato al non credere (sia a livello inconscio che a livello conscio) in un aldilà.

Altrimenti tutti avremmo paura di morire. Il nostro pensiero è sempre rivolto al domani (cosa faremo, come saremo, che film uscirà, che libro verrà pubblicato, dove andremo, come ci vestiremo, cosa mangeremo), siamo sempre proiettati nel futuro.
E questo lasso di tempo si accorcia sempre di più, ogni giorno, ogni ora, minuto.


La solitudine per me è un problema relativo: godo di compagnie piacevoli, ma la migliore di tutte rimane la mia.

L'unica soluzione che ho trovato è annoiarmi. Se la percezione del tempo è dilatata, forse riuscirò a farmi sembrare la vita più lunga.

Ci vediamo al manicomio.

Sluggard

Violet ha detto...

mi dispiace che ti senti così :(
anche io mi sono circondata di persone cattive che era meglio non incontrare, solo ora questo sta migliorando, beh per modo di dire, perchè sono spesso e volentieri a casa da sola...
per fortuna non sono fissata con la morte in se, ma con il morire da sola, senza nessuno accanto, senza aver costruito niente, ma forse è un pensiero che ho adesso legato al fatto che lavoro poco e quindi non mi sembra di star costruendo nulla per la mia indipendenza, per il futuro con il mio ragazzo, o magari la mia futura famiglia..
per i pianti, anche io sono una piangiona, è uno dei motivi per cui evito i film troppo impegnati, per cui evito i film d'amore, per cui evito tante cose, ma non lo dico a nessuno perchè mi vergogno, mi emoziono con niente e piango di continuo.. e non tutti lo capiscono..!!
per quanto puoi, cerca di pensare a cose belle, al tuo ragazzo, a Londra, alle tue amiche vere... :)
un abbraccio!

pu31 ha detto...

sembra che questo post l'abbia scritto io ...è il mio chiodo fisso e al solo pensarci ansia,attacchi di panico. pensa che da quanto sono terrorizzata dal perdere persone a me vicine io telefono 200 volte al giorno ai miei , al mio ragazzo e cosi via....

carmen ha detto...

Io sono il tuo esatto opposto: non penso mai alla morte. Spesso mi chiedo il motivo di 'sta cosa e l'unica mia spiegazione è che avendo perso un nonno ed una sorella quando ero solo una bambina ho imparato ad accettare la morte come una parte della vita. Spesso quando qualcuno mi fa notare che sto facendo qualcosa di pericoloso/azzardato io rispondo "tanto prima o poi devo morire!" e questo pensiero non mi fa né caldo né freddo. Ecco ora non so proprio chi di noi due sia quella strana, ti dico solo una cosa, cerca di godere appieno di ogni momento, sforzati di ignorare questo pensiero ossessivo che ti tormenta, rischi solo di rovinarti l'età più bella inutilmente.

La Lau ha detto...

ti capisco benissimo. E ti dico solo (perché a me non piace molto aprirmi..) che quando avrai un figlio sarà ancora peggio...

coccinellaverde ha detto...

l'ansia è un flagello che ho da sempre,e stanamente la mia ansia è focalizzata più sugli altri che su me stessa,ho paura per chi amo,nei momenti peggiori di ansia sono capace di mettermi a piangere se non riesco a rintracciare qualcuno o cose simili e ci sto davvero male.Spesso faccio cose davvero strane,e anche io mi emoziono davvero con poco,specialmente se ci sono riferimenti a problemi che ho avuto da piccola e cose che dentro di me nn sono mai state risolte e nn so se si risolveranno...non sei strana Cup,ognuno ha le sue ansie e le sue paure,siamo esseri umani.Non sai quanto invidio chi non si preoccupa mai di nulla,chi è spensierato...io sono capace di farmi problemi anche un mese prima di un eventuale cosa da fare,tanto che ci penso tutti i giorni finchè non arriva :/ credo che le stranezze ce le abbiamo tutti

Virginia Dolci Magie ha detto...

Hey Ciao! E' la prima volta che passo da questo blog...!vedo che abbiamo molte cose in comune...in particolare l'amore per i donuts, Londra e lo stile vintage!
Ti seguo subito!

silvia ha detto...

Credo sia una cosa abbastanza comune invece, anch'io da bambina avevo il terrore che mia mamma o i miei nonni morissero, forse colpa della tv... mia sorella ad esempio l'è venuta la fobia dopo aver visto bambi e, poverina, quando aveva 2/3 anni metteva su il whs e mi diceva "magari questa volta la mamma di bambi non muore..."
Non bisogna aver paura della solitudine, perchè quando stai bene da sola stai bene, solitamente, anche in mezzo agli altri. Io fino a poco tempo fa avevo l'angoscia di star sola, a casa, in giro, per negozi ecc. poi per fatti della vita mi son trovata sola sola e me ne son fatta una ragione, anzi, ho cominciato a star bene con me stessa. Non è stato un percorso facile, ma ci son state tante soddisfazioni alla fine... anche andare al cinema o a cena da sola non lo trovo più paurosissimo come prima ^_^ e ho selezionato anche gli amici, ho avuto un sacco di dentate in terra purtroppo e ho dovuto resettare tutto... ma meglio pochi su cui puoi fare affidamento che una miriade de inutilità intorno (che magari ti chiamano solo per loro comodo)

Elisa ha detto...

Non è così strano sai? Capita a molti di pensare alla morte, per quanto mi riguarda soprattutto in riferimento alle persone che amo, magari anziane.

Forse per te è diventato un pensiero troppo ricorrente, una cosa su cui ti sei fissata magari anche perchè non ti senti pienamente felice o al posto giusto. Penso che se realizzerai un po' dei tuoi sogni (Londra, per dire), magari smetterai di concentrarti sul fatto che il tempo passa invano, e che tutti moriremo eccetera.
Secondo me, ed è sempre una mia opinione quindi vale quello che vale, il fatto che non lavori non è per niente d'aiuto, perchè ti ritrovi con un sacco di tempo vuoto, magari insoddisfatta di te stessa, e senza obiettivi di sorta.

(Non dico che lavorare sia la manna dal cielo, a volte fa proprio cagarissimo, però di sicuro conosci persone nuove, fai cose, e hai qualche soddisfazione monetaria. Ti senti un po' più utile, ecco. Penso che se riuscirai ad andare a Londra, a cambiare vita, potrebbero passarti molti di questi pensieri fissi)

beingme ha detto...

secondo me questa fobia la dovresti affrontare, io seguo il tuo blog da poco e non so se segui già qualche percorso di questo tipo, ma non sarebbe strano che fosse tutto collegato (anche il cattivo rapporto col cibo). Magari dovresti aprirti con qualcuno che ti sappia indirizzare a delle conclusioni, il blog è un grande sfogo ma purtroppo non sempre chi legge è all'altezza di capire. un bacio

Pentesilea ha detto...

A me tutto questo capita quando effettivamente ho casa vuota e non ci voglio girare nelle altre stanze.


Ma a conti fatti, pure io ho fatto quel errore e ora rimedio una uscita al mese con l'unica persona che se scompaio non se ne spaventa ma che nemmeno mi fa sentire così sola x)


Oh, su...

red_hot_ice ha detto...

ciao cup, per il libro che ti ho suggerito nel post precedente, lo puoi trovare abbastanza facilmente, in genere lo trovi nelle sezioni autobiografie.
per quanto riguarda questo post, anche io penso molto alla morte, ma in modo diverso dal tuo. sarà perchè non credo, ma non la vedo come il male maggiore: è la vita che ci pone le sfide più difficili e che ci prova ogni giorno in modo diverso per ciascuno di noi. io personalmente ho più paura di soffrire nel morire. in fondo, come diceva epicuro, "di cosa dobbiamo avere paura? quando ci siamo noi la morte non c'è, quando c'è la morte,non ci siamo noi".
credo nell'immortalità, nel senso che gli elementi di cui siano fatti siano eterni: noi siamo un aggregato temporaneo di sostanze chimiche, che un giorno saranno sotto altra forma: dentro una pianta, un animale o disciolte nel mare. quando dico questo ai miei amici dicono che sono morbosa e che è una cosa deprimente. io trovo invece questo pensiero molto consolatorio, se vogliamo anche poetico.

Anonimo ha detto...

ti leggo a periodi, ma sappi che ti invidio (non a periodi) per londra.
e il vivere da sola.
grr.

Blondie
http://inhershoes-blondie.posterous.com/

Miss Pansy ha detto...

Giuly ti ricordi il mio post su questo argomento di qualche tempo fa? Se tu sei pazza, lo sono anche io. Quelli che descrivi a me sembrano proprio il principio di attacchi d'ansia. Le ragioni possono essere tante, ma oltre ad un fattore psicologico, a me hanno spiegato che può trattarsi anche di un ricettore che non fa pienamente il suo dovere. Non sarei mai voluta ricorrere ai farmaci, ma quando gli attacchi hanno cominciato ad occupare gran parte della giornata (6 o 7 al di), disperata mi sono affidata alle cure. Questo mi sta permettendo di capire a mente lucida quali sono i momenti in cui devo stare più attenta.

Anonimo ha detto...

Dietro la corazza di quella che se ne frega e che si lascia scivolare tutto addosso c'è una persona molto sensibile e che sicuramente deve trovare ancora serenità ed equilibrio. Io la penso così, ed è quello che penso anche di me stessa. Mi sono ritrovata in molti punti dei tuoi post. Stessi piccoli attacchi di panico da piccola, stesse reazioni davanti a film, pubblicità, fotografie e diverse categorie di persone. Non è semplice commozione, è proprio disperazione. Sì ok è momentanea, ma quella è. Quando mi succede di disperarmi e di piangere penso sempre che da un lato l'essere sensibili ed empatici sia un dono prezioso, dall'altro penso che ci sia qualcosa che non va nella mia vita, che non ho raggiunto la giusta dose di serenità e il giusto equilibrio. Perchè certi pensieri e certe reazioni non sono normali, proprio no.
Sulla solitudine invece sai come la penso.
BlackTea

Anonimo ha detto...

Giuli se l'ansia è così forte da non farti godere un concerto a cui tieni tanto o una serata divertente o addirittura un film per bambini va indagata.

Così ti rovini la vita e se dici di non provare emozioni ed essere estraniata in mezzo agli altri mi fa pensare ai depressi. scusa se sono rude ma io cambierei psicologa, è tanto che ci vai. Sei sicura che sia quella giusta?
Ci sono cose di cui riesci a gioire?
Così ti rovini la vita!

E te lo dice una che la depressione l'ha avuta a 16 anni!

Ora mi è rimasta l'ansia anticipatoria ma non mi condiziona l'esistenza. Mi agito prima di fare qualcosa ma cerco di fare training autogeno e farmela passare.

Caro

Anonimo ha detto...

Io ti seguo e seguo le discussioni che si formano tra i commenti e…io darei ascolto a qualche suggerimento che ti è stato dato qualche post fa. su nomi di persone che a volte si firmano e a volte no intendo. anche io ho avuto gli stessi dubbi su alcune persone.sii un po piu arguta e ci resterai meno male sulle persone e sui commenti anonimi,..ne sono certa!!!!!!! quando capirai che il mondo non cel ha con te, ma sono sempre le solite 2 3 persone che cel hanno con te e con altre blogger che ti seguono…vedrai che non starai troppo a riflettere sui commenti anonimi cattivi. Con affetto, Caty

Cupcakes ha detto...

So che molte di voi, come me, pensano alla morte, e credo sia un pensiero normale che in tanti hanno e avranno.
La parte peggiore che ho io quando ci penso, è proprio quella di avere questa idea nella quotidianetà, e mi impedisce di vivere bene i momenti migliori, come ho già detto.
Noto "con piacere" che c'è anche qualcuno che invece la prende con filosofia. Vi ammiro per questo, sappiatelo!

Non soffro di depressione o attacchi d'ansia veri e propri però, è solo che non riesco a unire bene corpo-mente-cuore.
E devo lavorarci su, ovviamente.

Per la questione solitudine, specifico che da sola sto bene, che esco spesso senza compagnia, faccio shopping e cose così anche senza qualcuno accanto, e sono anche stata al mare o al cinema da sola, quindi non mi faccio problemi di questo genere, però l'idea di andare al pub e sedermi con una balla di fieno rotolante, ad esempio, non mi sfiora affatto. Se vai a fare un pranzo fuori è ok, ma se esci la sera, di solito lo fai per fare cose in compagnia, e il pub diventa la scusa per fare quattro chiacchiere...
Ho tanti amici e conoscenti e ognuno di loro ha dei difetti, come me che ne ho decine, solo che non so più quali difetti posso giustificare in nome dell'affetto e quali no.

Sluggard, io invece penso sempre, egoisticamente come te, che non voglio figli perchè
1) Poi dovrebbero andare via da grandi e dopo che io "perdo la mia vita" per loro, non posso accettare il fatto che loro debbano abbandonarmi
2) Poi morirebbero. Cioè, fai un figlio sapendo che morirà e finirà in una tomba? Ma poverino!

Silvia, ma tua sorella era un cuore, povera docilona =(

Elisina, quando guido, soprattutto la sera, penso sempre alla morte, e ricordo che quando andavo a lavoro, all'uscita stavo un quarto d'ora in macchina, in tangenziale, a pensare al fatto che moriremo tutti -.-
Credo anche io che la felicità potrebbe ridimensionare i miei cattivi pensieri (e la mia felicità sarebbe la realizzazione inglese, quindi tengo le dita incrociate!)

Eva25, seguo una psicoterapia da più di due anni ormai =)

MissPansy, scrivendo il post pensavo proprio a te. Mi pare che anche allora ti dissi che avevo spesso di questi pensieri, proprio come te.
Per adesso, gli attacchi d'ansia vera e propria mi vengono solo se mi soffermo a pensare all'argomento, altrimenti ho solo un malessere generale che non mi preoccupa. Cioè, vorrei che non ci fosse ma non lo reputo preoccupante dal punto di vista della salute (e anche la mia terapeuta non lo reputa grave). Boh. Io spero non peggiori.

Caro, sono sicura che sia quella giusta e credo di aver fatto tanti, tantissimi passi avanti con lei.
Non saprei spiegare il perchè, ma sto sicuramente meglio da quando sono in terapia.

Caty, io ho in mente un paio di nomi di qualcuno che mi commenta con il proprio nome e poi si slogga, ma non posso averne la certezza e preferisco non avvelenarmi il sangue, dato che potrei non scoprirlo mai.
Vivrò in eterno col dubbio =(

pinupmarylin ha detto...

anche io ci penso sempre.....ogni movimento che faccio mi chiedo "e se muoio"? ti giuro che ci penso tutti i giorni....e se sento la notizia che qualcuno che conosco è morto addio proprio....ci penso il triplo delle volte......

la Simo ha detto...

Purtroppo ci penso pure io, e anche spesso.. Poi da che è mancato mio padre me ne sono resa ancor più conto, di come siamo solo degli esseri viventi che si dannano una vita dietro a ideali effimeri per poi semplicemente morire, anche se l'uomo nel corso degli anni si è creato una miriade di possibilità del dopo morte, per non accettare che ci decomponiamo come qualsiasi altro essere vivente.. Evviva il cinismo, vedi Giuly?! Bacio

Ladra di Caramelle ha detto...

Io piango sempre quando vedo gli animali maltrattati e c'ho TRENTASEI ANNI, dovrei avere dei pensieri più grossi ma niente, se anche solo ci penso mi sento malissimo e vorrei prenderli tutti.
Ognuno ha la sua pena, poi forse la scomparsa recente di persone care può aver aggravato la situazione, dipende anche molto da come si vivono 'ste cose in famiglia e da come ti hanno trasmesso il concetto, se in modo tranquillo e fisiologico, oppure se te l'hanno sempre paventato come catastrofe.

Anonimo ha detto...

anch'io penso alla morte ma non mia quella dei miei cari. la morte è per chi resta, non per chi vai via, sono i vivi che devono fare i conti con la mancanza, il senso di vuoto ed il lutto. la penso come te anche sul fatto di ridere quando uno cade, infatti odio programmi come Paperissima, dove lì veramente la gente si fa malissimo. Anch'io sono ansiosa, sebbene vorrei essere una psicologa in futuro e questo è un bello scoglio che dovrò superare prima o poi. io non riesco a godermi nulla, il mio ragazzo studia fuori e quando torna a napoli io piango perchè già penso a quando andrà via, invece che godermi i brevi momenti insieme a lui. riguardo il tuo "ps", io credo che tu sia già sola, almeno è quello che traspare da questo post. si può essere soli anche se ci si circonda di tanta gente...

roberta